Benvenuto PetitPetrof!

Sempre, concordo in pieno! Siamo tutti un po' neofiti che facciamo esperimenti nei nostri pezzi di terra con semine, consociazioni, pacciamature, macerati, innesti... col tempo si acquisisce un bel bagaglio di errori e soddisfazioni, è proprio questo il bello che ci dà l'energia per ripartire l'anno dopo con altri "esperimenti"!
Ciao, buon lavoro!

Felicissimo di vedere un nuovo utente alla conoscenza / sperimentazione del sinergico !!
Anche io qui nel nord italia mi sto cimentando con questo modo naturale di fare agricoltura. Staremo a vedere che sorprese ci riserverà!
Un saluto

Grazie per avermi fatto entrare in questo forun, anche noi in famiglia sperimentiamo un po sulle culture d'orto con risultati più o meno buoni ma con certa passione, una ventina di bancali, essendo secco questanno un po trascurati, poi quasi coper un terreno con il fieno per fare trapianto su sodo di patate dolci, pomodori, cocomeri nani, ecc. sperimentato lo scorso anno con ottimi risultati. Su faceboc ci sono foto e presentazione della nostra passione (non so se qui si può citare,si chiama comunque orto sinergico e voglia d'arte). Sono stasera entrato per caso per sapere se è meglio il fieno o la paglia per la paciamatura come sostanza, si sa che gli svantaggi del fieno sono i semi. Grazie per avermi seguito e buona serata.

Ciao a tutti, di nuovo. Sono stato un po' latitante ma non ho dimenticato il mio orto sinergico del Nord, anche se confesso che ho bisogno di qualche consiglio. Qui il tempo è stato decisamente inclemente fino a circa 10 giorni fa quando ha virato finalmente al bello (inteso all'inglese ovviamente) con giorni anche molto caldi. Il mio problema -legato sicuramente all'inesperienza - è che sto ottenendo l'effetto che mi ero proposto solo in una piccola porzione di un bancale, quella con i piselli e (penso) dei cavoli che stanno crescendo rigogliosi e fitti, mentre il resto è desolante con tante eccellenze qui o là, a partire dalle antiche varietà di pomodori che stanno crescendo splendidamente. COSA STO SBAGLIANDO?????
Ho seminato con attenzione e quando mi sono reso conto che il tempo non mi aiutava ho sfruttato ogni cm della mia piccola serra. Ma, credo, lumache e altri piccoli amici mi hanno mangiato tutto, a partire dalle melanzane per passare alle carote, al prezzemolo, basilico, cipolle quant'altro compresi i tageti. Ho seminato e piantato così tanto (sempre seguendo le consociazioni indicate) che ora non riesco più a capire cosa è nato e cresce rigoglioso anche dove vedo piante sane e belle e faccio fatica a distinguere fra piantato e spontaneo. Insomma un simpatico e previsto casino a cui però devo trovare un bandolo.
PERCIÒ VI CHIEDO AIUTO A PARTIRE DAL RICONOSCERE CHE PIANTE SIANO QUELLE CHE CRESCONO COPIOSE CON I PISELLI, Ravanelli, cavoli o cosa? Poi cosa mi consigliate per evitare che tutto quello che pianto mi venga mangiato? E per finire, so perfettamente che non devo eliminare le radici delle piante spontanee, ma devo lasciare questo senso di "disordine" sui bancali o posso intervenire in maniera mirata? Grazie a chi vorrà aiutare un po' il mio orto del Nord.

Questa è la parte bella e riuscita con però quelle belle piante intorno ai piselli che non riesco a riconoscere.

Questa è la pianta.

Questi sono invece altri bancali con un'aria desolata. Cosa mi consigliate di fare?

Altro esempio.

Io non conosco la pastinaca perché non l'ho mai seminata, ma l'ho vista nel forum nei giorni scorsi... potrebbe essere lei?
Per il problema dei bancali non so esserti di aiuto, arriverà qualcuno che saprà risponderti. Non mollare!

io come primo anno ho evitato di seminare , a parte i legumi tutto il resto sono piantine trapiantate ,,in questo modo tutto quello che nasceva a parte l'ho considerato erbaccia e tolto , ora che si sono calmate le acque inizierò con i semi più piccoli tipo carote , ravanelli ecc. ma ho anche molte varietà che sono andate a seme ,come prezzemolo , cipolle , cavoli e insalate.
Il problema delle piantine che vengono mangiate esiste ,mediamente per ora pianto il doppio rispetto ad un orto tradizionale vediamo se con il tempo le cose migliorano