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Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 0:11

Di nuovo giasone,
ho letto altri tuoi interventi e ti ripeto: sono in TUTTO d’accordo con te.
Continuando il tuo discorso: noi non abbiamo bosco, e ci teniamo il maiale da amici. Lo compriamo d’estate e lo “spurghiamo” fino a gennaio/febbraio. Preferisco cosi, che comprare la carne dal macellaio di “fiducia”. Ciascuno con le sue possibilità.
Saluto
Carmen

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 15:24

Giasone ha scritto:Carmen,non solo bi e trifamiliare,ma anche con poca spesa.Nel concetto,nella ragione e nel senso di orto familiare il computo economico deve entrare.Siamo intelligenti e capaci di un giudizio globale...Se no,parliamo di altri manufatti e non di orto.Potremmo parlare di cazzeggi e manie.Di opere d'arte,magari,ma non di orto.


sono d'accordo con Giasone, però magari bisognerebbe partire dal perché si inizia a coltivare un orto, ovvio che se è puramente per consumo famigliare, bisogna tenere conto dell'economia di gestione, cioè massima resa e minima spesa. Potrebbe invece essere per "puro e semplice" hobby e di conseguenza l'impatto della spesa è meno considerato.

In entrambi i casi però è un impegno si....ma molto ricreativo ;)

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 15:32

ciao giasone, seguendo il tuo discorso sugli orti, e sui maiali, oggi anziche usare la mietitrebbia dovremmo ancora battere con le verghe il grano come si fa ( forse) in certi paesi dell' africa, ed andare a tagliare gli alberi con l'accetta :?: :?: poi ti sei mai posto il quesito che forse...............una volta la civiltà era per il 90 % a cultura agricola mentre oggi lo è per il 30% e la persona o le persone alle quali ti riferisci criticandole dovrebbero essere lodate :?: :?: perchè pur facendo tutt'altro che i contadini, e potendo vivere (magari anche in modo agiato) senza doversi rompere la schiena, si sacrificano per passione in un' arte che non è la loro :?: :?:

non mi sembra corretto il tuo modo di criticare chi, avendo disponibilità finanziaria, la utilizza per soddisfare il suo hobby che in questo caso si chiama <<ORTO>> tieni presente che vi sono persone che per soddisfare i propri hobby spendono migliaia di euro, e non danno da mangiare a nessuno :!: :!: :!: numismatici, filatelici, miniassegni, fumetti antichi, discografia, ecc.ecc.

chiaro che se tu non hai hobby certe cose diventa difficile comprenderle.

ciao

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 17:08

Un saluto a tutti, sono nuovo di questo forum e vi leggo molto volentieri per confrontarmi e soprattutto per imparare. Mi avete dato tanti spunti e non so se riuscirò a metterne in opera tutto quello che mi avete insegnato, essendo io un orticultore ahimè domenicale. Va da se che, per mangiare non avrei bisogno di fare un orticello ma, per vivere si, per vivere meglio. Caro Giasone, come fai ad essere così sicuro, sapere con certezza cosa è un orto e cosa è un cazzeggio, una mania, magari un'opera d'arte ma ,certamente non un orto? Su questo sarei cauto. Se, la finalità dell'orto è solo mangiare allora hai ragione ma, spesso, chi coltiva un orto prescinde dalle patate che coltiva. Un orto ci somiglia. Guardando un orto possiamo capire qualcosa della personalità di chi lo coltiva. Io non potrei avere un orto senza fiori! Nel mio orto i fiori sono fondamentali, fanno bene allo spirito e ne traggono beneficio le orticole. E' ancora, se non sperimentiamo di continuo qualcosa tanto vale fare i mezzadri. Io nel mio orto metto tanti fiori quanti orticole, taglio pochissimo l'erba e mi piace creare uno stato di condivisione tra le piante utili e 'inutili'. Non tagliando l'erba del prato ho visto nascere splendidi papaveri, susini selvatici che poi innesto, aglio selvatico, piante nate dai semi dei frutti buttati quà e là e tanto tanto altro. Questo non mi impedisce di ammirare gli orti degli altri, ordinati, puliti dall'erba, fatti con passione, sono orti che a me insegnano tanto.Resto sbalordito dall'abilità di nolmar, di Carmen, di orsoweb, di tutti voi e vi ringrazio per quel poco che so fare.
Ora direte, ecco il classico domenicale che ci ammorba con le sue inutili elucubrazioni, se così è vi chiedo benevolenza.
Ciao.

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 17:54

Con tutta quell'insalata da taglio ci mangia un esercito. Io con i miei due piantinai sto facendo mangiare insalata a volontà ad almeno 3 famiglie!

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 19:13

come dice Mantovano, in un hobby in quanto passione, non è discutibile la spesa perché ognuno ha il proprio livello di possibilità.
Personalmente non mi sento assolutamente di criticare uno che spende centinaia di euro per una serra o un impianto di irrigazione computerizzato, così come non critico chi ne spende altrettanti per un francobollo raro.
Io sono fortunato perché la terra che ho in uso, non mia purtroppo, sarebbe incolta e piena di sterpaglia. Non ci ho fatto alcun investimento perché, sempre per mia fortuna, si trova nei pressi di una casa contadina per gran parte abbandonata e il proprietario mi consente volentieri di usare gli attrezzi, anche perché il luogo rimane ordinato e pulito.
Di quell'insalata, come di tutto il resto, vi garantisco che non andrà sprecato nulla ;)

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 20:56

carmen ha scritto:Di nuovo giasone,
ho letto altri tuoi interventi e ti ripeto: sono in TUTTO d’accordo con te.
Continuando il tuo discorso: noi non abbiamo bosco, e ci teniamo il maiale da amici. Lo compriamo d’estate e lo “spurghiamo” fino a gennaio/febbraio. Preferisco cosi, che comprare la carne dal macellaio di “fiducia”. Ciascuno con le sue possibilità.
Saluto
Carmen

Come ti capisco...Dopo tanti anni, questo è stato il primo nel quale non abbiamo fatto come te.E ci mancano i sapori di quei salami.Tra l'altro, nel mio paese c'è un microclima particolare che li fa venire buonissimi. Nemmeno l'amico nostro ha il bosco, ma usa patate, finocchi, mele cadute.Siccome non ho tempo e nemmeno so coltivare le mele, gliene raccoglievo a quintali sotto le mie piante. Ti assicuro che non lo si nutriva col malossol.Questo lo potrebbe fare uno sconsiderato sceicco,ed in questo caso tutti rideremmo dello sceicco.

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 21:15

mantovano46 ha scritto:ciao giasone, seguendo il tuo discorso sugli orti, e sui maiali, oggi anziche usare la mietitrebbia dovremmo ancora battere con le verghe il grano come si fa ( forse) in certi paesi dell' africa, ed andare a tagliare gli alberi con l'accetta :?: :?: poi ti sei mai posto il quesito che forse...............una volta la civiltà era per il 90 % a cultura agricola mentre oggi lo è per il 30% e la persona o le persone alle quali ti riferisci criticandole dovrebbero essere lodate :?: :?: perchè pur facendo tutt'altro che i contadini, e potendo vivere (magari anche in modo agiato) senza doversi rompere la schiena, si sacrificano per passione in un' arte che non è la loro :?: :?:

non mi sembra corretto il tuo modo di criticare chi, avendo disponibilità finanziaria, la utilizza per soddisfare il suo hobby che in questo caso si chiama <<ORTO>> tieni presente che vi sono persone che per soddisfare i propri hobby spendono migliaia di euro, e non danno da mangiare a nessuno :!: :!: :!: numismatici, filatelici, miniassegni, fumetti antichi, discografia, ecc.ecc.

chiaro che se tu non hai hobby certe cose diventa difficile comprenderle.

ciao

Non colgo l'attinenza dell'orto col collezionismo:esistono famiglie che hanno costruito un patrimonio, facendo colelzionismo.Quindi, mi sfugge completamente il senso del tuo intervento. Ho proposto la mia idea di orto e ripeto che un orto ordinato, che mi lasci il colore mutevole della terra, e tenuto così col solo uso di qualche attrezzo mi interessa molto più delle distese di plastica.Nella valutazione complessiva di un orto io uso anche il parametro dell'economicità. Ritengo inopportune le tue considerazioni sul progresso e di nuovo non attinenti. Per esemplificare, mi interessa molto l'utilizzo dei funghi per la lotta ai nematodi. Quei funghi comprendono in sè molta più tecnica e tecnologia del film di plastica o della serra. E costano anche abbastanza.

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 21:45

caro giasone, purtroppo se non comprendi l'attinenza del mio post alle critiche che hai fatto tu verso altre persone, la colpa non è mia, tanto più che altri hanno risposto dimostrando di aver compreso.

ciao

Re: i primi frutti della fatica

03/05/2011, 22:11

mantovano46 ha scritto:caro giasone, purtroppo se non comprendi l'attinenza del mio post alle critiche che hai fatto tu verso altre persone, la colpa non è mia, tanto più che altri hanno risposto dimostrando di aver compreso.

ciao

Ma tu sei sempre ed assolutamente innocente...
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