Allora mi permetterai una deduzione.Se è un azzardo mi correggi.Di meloni qualitativamente uguali ai tuoi se ne possono ottenere anche in Trentino.Il laboratorio direbbe questo,ma il palato no.E io concordo pienamente. Il palato vuole poche fertilizzazioni artificiali, varietà giuste e luoghi vocati.Questo vuol dire clima adatto e terreno giusto,che abbia determinate caratteristiche capaci di conferire gusto all'ortaggio.
nn è vero riguardo alle concimazioni artificiali xchè hai visto che quelli della Noria col fuori suolo e quindi concimazioni oculate e mirate riescono a produrre anche x qualità
Non sono riuscita a capire bene.Hai scritto che per il gusto occorrono concimazioni artificiali oculate e mirate? E il favino che influenza ha sul sapore?Non lo si poteva evitare a favore di una terza fertiirrigazione?
eugenio ha scritto:risparmio sull'acquisto di concime, sostanza organica per il terreno, una coltura autunno-invernale che intercetta nitrati che nn vanno in falda
Tutti questi problemi si evitano presto in coltura fuori suolo.Il favino non serve.Otteniamo meloni gustosi e profumati come i tuoi?Se si,quando la smettiamo di coltivare i campi? Desidererei che mi chiarissi il concetto di luogo vocato. Ogni situazione pedoclimatica è ripetibile in ambiente artificiale.Oppure no?
Chi sarebbe il dott.Cozzolino? Diamo la parola ad orsoweb,ma tu potresti aprire un topic sul tema.Oppure non ritieni opportuna la disussione? Io aspetto che lo apra tu.Sarebbe giusto
Vabbè, abbiamo fatto tutti l'università e qualcuno anche il dottorato.Si duscuteva semplicemente e sarebbe piacevole continuare a farlo.Bisognerebbe capire il gusto da dove venga.Ma sai anche un'altra cosa? Su di un forum non esiste l'agronomia,la chimica,la botanica,la fisica e la storia:esiste l'amatriciana.Nella vita esiste l'amatriciana.Quindi anche la persona vergognosamente più ignorante può spiegare meglio di tutti come si faccia un ottima amtriciana.Quella esiste veramente.Le discipline solo delle soluzioni di comodo.Sono artificiali.
Non sono assolutamente daccordo con la teoria all'amatriciana. Come in tutti i campi, anche in agricoltura non ci si improvvisa. Comunque meglio tornare all'orto di Danilo. Marco