Si stanno tirando in ballo due concetti diversificati da una "sottile" linea: l'agroforestazione va oltre al "normale" sinergico....Qui si sta parlando di una vera e propria ristrutturazione e riadeguamento di ettari di campi sfruttati con monocolture e quant'altro, non di "semplici consociazioni, bancali, consociazioni fra piante o legge del non fare". Dubito fortemente che gli orti sinergici che tu hai visitato avessero prima attuato una risanatura del suolo mediante la collocazione di alberi specifici per rimettere in moto il terreno; dubito che coloro che facessero gli orti sinergici avessero studiato così bene come comportarsi in modo da non far mancare niente alla terra pur restando naturali al 100%. Personalmente credo che rizla sia stato esaustivo sia nelle risposte che nelle spiegazioni... Capisco benissimo il tuo senso di incredulità nick, che ti spinge a pensare che non sia oro tutto cio che luccica, però non avendo mai avuto a che fare con quella realtà (bada bene... AGROFORESTAZIONE, NON SINERGICO) non si può avere un'idea chiara e cristallina di come siano quel tipo di realtà... Non credo che rizla abbia alcun interesse nell'illudere le persone mostrando una realtà allettante, anzi, credo che sia lodevole che qualcuno come lui possa testimoniare un risvolto della medaglia aihmè ancora sconosciuto. Questa è a tutti gli effetti una pietra miliare per quanto riguarda l'agricoltura intensiva come la si conosce al giorno d'oggi, fatta da fitofarmaci, da multinazionali accanite di denaro e dalla totale mancanza di rispetto per la natura. Sarebbe meglio incominciare ad accettare l'esistenza di certe realtà e meditarci sopra, piuttosto che fare la gara di chi ha l'orto con le prode più fighe, con i pomodori più vigorosi, o con i sistemi d'irrigazione più all'avanguardia.
Sia ben chiaro il fatto che non sto accusando nessuno... Tutto questo post è semplicemente solo una mia presa di posizione su ciò di cui si è parlato sino ad ora.

Dev credo che sei stato più chiaro di me. Come già detto lo scopo di questa discussione era di mostrare passo dopo passo il cammino che sto effettuando da due anni a questa parte, soffermandosi di più sui vari processi naturali di rigenerazione del suolo partendo da un contesto dove veramente in pochi si sarebbero azzardati nel metterci solamente un piede li dentro. In così breve tempo già ho un microclima totalmente diverso da quando ho iniziato, con circa quaranta alberi di banane, anona, papaya giusto per citarne alcuni, cose mai viste da queste parti. Io ho avuto la fortuna di conoscere tre anni fa ernest gostch avendo la possibilità di apprendere e studiare i suoi modelli di agroforestazione, se proprio vogliamo essere precisi il termine esatto è agricoltura sintropica, quindi mostrare le foto di chi ha la zucchina più lunga non mi interessa minimamente visto che è una cosa totalmente banale

State parlando di un sistema che prevede ingenti investimenti e spazi che quasi nessuno ha. Comprare 40 banani non è come comprare 40 piantine di pomodoro, che poi voglio vdere dove li metto 40 banani in 75mq.

Fai uno po' diconti sia in termini economici, che di tempo energie e risorse se conviene piantare un solo albero di banana e uno di eucalipto nel tuo spazio di 75 mq che ti produrranno tutta la materia organica che ti occorrerà, oppure investire ogni volta in fertilizzanti chimici, naturali o quel che sia oltre al tempo e all ulterioreavoro che ti occorrerà fare ad ogni giro

Non potrei neanche farlo dato che il terreno non è mio. Il senso era comunque che a livello hobbystico il tuo sistema è difficilmente praticabile, per spazi e costi.

Basidiomiceti:

La presenza e la riproduzione di questi funghi all'interno del suolo significa aver un terreno fertile e pieno di vita dove l'attività microbica la fa da padrona. Materiali molto fibrosi come il legno creano le giuste condizioni per la produzione dei basidiomiceti, essi sono in grado di fissare l'azoto dell'atmosfera oltre a produrre enzimi, vitamine, aminoacidi, antibiotici ecc, tutte sostanze che a loro volta vengo trasportate alle radici delle piante per poi essere assorbite in un lungo processo di decomposizione, infine parte di questo luogo metabolismo viene completato dalla microfauna e microflora ed altri organismi come i vermi. Questo non è altro che il semplice processo naturale in una foresta. Riuscire a produrre questo materiale fibroso nel proprio spazio è il grande vantaggio per una corretta rigenerazione del suolo. Di seguito alcune foto che mostra l'enorme vita che c'è riproducendo il semplice abitat di una foresta.

Quindi al posto di portare il verde all'isola ecologica io potrei metterlo sul terreno del mio orto? Ma ci sono delle tabelle con tempi precisi?

Certo e' un ottimo fertilizzante in quanto ricco di azoto. L'ideale sarebbe utilizzare piante in piena fioritura e con un fogliame grande, una delle mie preferite e' l'acanto, ritiene bene l'acqua, produce un ottimo humus oltre ad essere una pianta medicinale

Circa duecento teste di aglio raccolte in questa settimana

Sono palline da tennis