Avendo un piccolo vigneto per produzione di vino per consumo familiare mi trovo ad affrontare un problema. In pratica quest'anno i cinghiali hanno intaccato quasi tutti i grappoli d'uva mangiandone una discreta quantità. Poiché c'erano le tracce fresche a terra dalla scorsa notte e che ancora ho raccolto l'uva per metà e dovrei continuare domani, ho deciso questa sera di sostare vicino al vigneto così da allontanare in caso tornassero a fare visita. Qualche minuto fa ho visto una volpe e così mi è passato per la testa il fatto che la rabbia si trasmette per saliva, e che io quei grappoli d'uva mangiati li ho raccolti e qualche taglietto sulle mani lo ho dato che non indossavo nemmeno guanti il contatto c'è stato sicuro. Vorrei capire quanto il virus della rabbia possa sopravvivere sul grappolo. Posso continuare a vendemmiare? Mio padre si metterebbe a ridere se gli dicessi di non vendemmiare ma io ritengo che è sempre meglio porsi delle domande. Cosa ne pensate?
Penso quel che leggo in letteratura. La trasmissione del virus della rabbia per via alimentare è molto rara e segnalata attualmente solo nel sud-est asiatico. Il virus non sopravvive a lungo nell’ambiente essendo rapidamente disattivato dalla luce solare; inoltre è degradato da solventi lipididi (semplicemente anche il sapone), e da diverse sostanze (es. ipoclorito di sodio 1%). Ergo al limite è sufficiente lavare l'uva o passarla in una soluzione di candeggina. Poi la rabbia non è presente dappertutto: esistono delle mappe che puoi consultare e verificare in base a dove risiedi.
Che l'uva piaccia alle volpi lo si crede da tempi antichi: ricordi la favola di Esopo? Sei sicuro che nel tuo caso i grappoli erano troppo bassi e la volpe ci è arrivata a sgraffignarli?
Innanzi tutto grazie per la risposta. In pratica tra cinghiali ed anche volpi da come ho appena visto, hanno mangiato circa trecento chili di uva e rovinato la restante. Io raccogliendola ho sicuramente toccato i grappoli che in parte erano stati mangiati e su un dito avevo una piccola escoriazione (se metto acqua ossigenata brucia) per cui il fatto di aver visto la volpe mi fa stare un po' in ansia. Per il vino sono tranquillo perché l'alcol non permette al virus di sopravvivere sicuramente
L'antitetanica mi scade pure questo mese. Ma non mi preoccupa più di tanto, salvo ferite profonde. Invece per la rabbia un po' mi preoccupo perché ho letto che è letale. Dove posso vedere le varie zone dove è diffusa?
Anche il veterinario stamattina mi ha rassicurato dicendo che la rabbia non è più diffusa. Certo qui in Sicilia censire gli animali e verificarne lo stato di salute sui selvatici è l'ultima diciamo che è una cosa improbabile. Le ripartizioni faunistico venatorie non hanno mai censito ne ripopolato nessun selvatico. Speriamo bene, però da adesso utilizzerò sempre guanti per lavorare
principiante93 ha scritto:Avendo un piccolo vigneto per produzione di vino per consumo familiare mi trovo ad affrontare un problema. In pratica quest'anno i cinghiali hanno intaccato quasi tutti i grappoli d'uva mangiandone una discreta quantità. Poiché c'erano le tracce fresche a terra dalla scorsa notte e che ancora ho raccolto l'uva per metà e dovrei continuare domani, ho deciso questa sera di sostare vicino al vigneto così da allontanare in caso tornassero a fare visita. Qualche minuto fa ho visto una volpe e così mi è passato per la testa il fatto che la rabbia si trasmette per saliva, e che io quei grappoli d'uva mangiati li ho raccolti e qualche taglietto sulle mani lo ho dato che non indossavo nemmeno guanti il contatto c'è stato sicuro. Vorrei capire quanto il virus della rabbia possa sopravvivere sul grappolo. Posso continuare a vendemmiare? Mio padre si metterebbe a ridere se gli dicessi di non vendemmiare ma io ritengo che è sempre meglio porsi delle domande. Cosa ne pensate?
Ciao una volpe su 1000 può avere la rabbia. Sono dicerie di paese, mi preoccuperei piu dei metalli pesanti che la volpe. Mangia e bevi tranquillo. Salute