Una nuova ricerca inglese promuove il dolce frutto a beneficio della salute.

Se soffrite di allergie e asma allergica, prima di cacciare da casa vostra tutte le ‘cose’ pelose, provate ad andare dal fruttivendolo e fatevi ‘prescrivere’ una bella cura a base di mele.
Lo dicono gli scienziati inglesi del London National Heart and Lung Institute all’Imperial College di Londra che ha compiuto uno studio su 2.640 bambini dai 5 ai 10 anni d’età, controllando e registrando i dati ottenuti a seguito di un’assunzione programmata di succhi di frutta.
I risultati sono stati che i bambini che hanno bevuto succo di mela concentrato almeno una volta al giorno, hanno ridotto il rischio di dispnea (difficoltà a respirare) provocata dall’asma del 47% rispetto a quelli che hanno bevuto il succo di mela solo una volta al mese o meno.
Questo studio fa seguito a precedenti studi che hanno dimostrato come la funzionalità polmonare sia stata migliorata in seguito a una maggiore assunzione di frutta negli adulti e che vi era una correlazione tra la riduzione dei sintomi e il mangiare le mele o bere il succo. Tuttavia, avverte il dottor Seif O. Shaheen, del team che ha condotto lo studio, che sarebbe sbagliato affermare con certezza che bere succo di mela riduce il rischio di asma. “Abbiamo solo mostrato un’associazione e dobbiamo ancora fornire la prova definitiva che il collegamento non è casuale”.
Lo studio ha poi mostrato che anche mangiando banane tutti i giorni si riducevano i rischi sui sintomi da attacco d’asma. A questo fatto rispondono che, molto probabilmente, questo è dovuto alla concentrazione di antiossidanti contenuti nella frutta, che riscontriamo in misura maggiore nei succhi.
Anche se una serie di ricerche hanno riportato risultati positivi nell’assunzione di antiossidanti per mezzo della frutta, soprattutto mele, per limitare i sintomi e i postumi di un attacco d’asma, i ricercatori affermano che sono necessari ulteriori studi per ottenere ulteriori e più decisive prove.
Altri studi sembrano mostrare che le donne in gravidanza che consumano molta frutta, tra cui mele e banane, hanno meno rischi di mettere al mondo bambini con predisposizione all’asma e alle allergie.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... mentazione" target="_blank

Roma - Ricercatori americani della Cornell University hanno individuato nella buccia delle mele Red Delicious diverse sostanze che potrebbero diminuire il rischio di sviluppare tumori. I triterpenoidi, questo il nome delle sostanze, svolgono infatti un'azione di contrasto contro lo sviluppo delle cellule cancerose, fino ad eliminarle direttamente. Le sostanze protettive si dimostrano particolarmente efficaci contro lo sviluppo di alcune tipologie di tumore, come quello al fegato, al colon e al seno.

I risultati della ricerca, condotta dal professor Rui Hai Liu (nella foto), sono stati pubblicati sul "Journal of Agricultural and Food Chemistry" e sono disponibili online

In precedenti studi, i ricercatori avevano già utilizzato con successo le sostanze contenute nelle mele (flavonoidi e fenoli) per combattere le cellule tumorali in laboratorio e per ridurre il numero e la grandezza dei tumori mammari nei ratti. Ora i ricercatori pensano che i triterpenoidi siano i maggiori responsanili per gli effetti anti-tumorali. Ma non basta, in quanto sempre i ricercatori della Cornell University hanno anche individuato nelle mele sostanze protettive contro l'Alzheimer.

Fortunatamente, le mele sono molto popolari in Europa, con un consumo di circa 20 kg all'anno, pari a una media di una mela e mezza al giorno. Negli Stati Uniti, invece, il consumo annuo è di soli 9 kg di mele, pari a una mela ogni quattro giorni.

http://www.unamelaalgiorno.com/index.ph ... e-proprietà-curative-delle-mele_26/ricerca-proprietà-antitumorali-nella-buccia-delle-mele_35/ricerca-proprietà-antitumorali-nella-buccia-delle-mele_36/

• La mela è il frutto per eccellenza, simbolo di prosperità e bellezza. Il modesto contenuto calorico e la sua caratteristica
di indurre un senso di sazietà, dovuto all’alta concentrazione di pectina, la rendono un alleato essenziale nei
regimi alimentari. La pectina, fibra alimentare contenuta specialmente nella buccia, è infatti capace di unirsi all’acqua,
formando in tal modo una consistente massa all’interno dello stomaco, bloccando la sensazione della fame.
• La pectina, inoltre, regolando il passaggio del glucosio dall’intestino al sangue, contribuisce a tenere sotto controllo
il livello di glicemia e ne assicura un lento ma continuo assorbimento evitando bruschi innalzamenti.
• La mela è costituita per l’84-88% da acqua e per questo motivo può rappresentare un valido alimento per l’approvvigionamento giornaliero dell’organismo umano
COMPONENTI VALORI
PARTE EDIBILE % 94
ACQUA G. 85,6
PROTEINE G. 0,2
GRASSI G. 0,3
ZUCCHERI DISPONIBILI G. 11
SOLUBILI G. 11
FIBRA G. 1
ENERGIA KCAL 45
FERRO MG. 0,3
CALCIO MG. 6
FOSFORO MG. 12
AMIDO G. 11
POTASSIO MG. 260
VITAMINA B1 MG. 0,02
VITAMINA B2 MG. 0,02
VITAMINA PP MG. 0,3
VITAMINA A retinolo eq. MCG. 8
VITAMINA C MG. 5
Valore nutritivo della frutta fresca, riferita a 100g di parte edibile.
(Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione)
MELE
LE PROPRIETÀ DELLE MELE
(che ha bisogno di almeno un litro d’acqua al giorno).
• La mela contiene anche un’elevata percentuale di vitamine, in particolare di vitamina C che, trasportando l’ossigeno, consente la respirazione delle nostre cellule, favorisce l’assimilazione del ferro e la buona condizione delle cartilagini, legamenti ed ossa; facilita inoltre la cicatrizzazione ed aumenta la concentrazione di anticorpi.
• Il succo della mela, la buccia e la polpa, applicati sulla pelle producono un effetto tonificante sull’epidermide. Il suo PH acido, la presenza di vitamine (il beta-carotene), di acidi fosforici e benzoici, rendono questo
frutto un vero e proprio composto dermatologico naturale.
Una mela al giorno
toglie il medico di torno:
• Mela e intestino: le fibre presenti in elevata concentrazione nella polpa e nella buccia della mela, favoriscono un buon funzionamento del transito intestinale e sono utili sia per stimolare l’intestino pigro sia come elemento
coadiuvante contro i fenomeni di diarrea.
• Mela e cervello: la presenza di azoto ed acido fosforico nella mela aiuta a riprenderci dalle fatiche intellettuali.
• Mela e cuore: la presenza di vitamina C costituisce un ottimo elemento per la lotta al colesterolo ed alle malattie cardiovascolari.
• Mela e polmoni: Studi recenti hanno dimostrato che mangiando almeno 5 mele a settimana si contribuisce ad una buona funzionalità polmonare;
le mele infatti sono ricche di quercetina, un flavonoide che protegge il polmone dal fumo e dall’inquinamento atmosferico rallentando la degradazione cellulare. Occorre però che le mele siano fresche: dopo 20 giorni dalla raccolta, infatti, il potere antiossidante si dimezza, fino a sparire completamente se la mela è conservata per oltre 6 mesi.
• Mela e denti: Una mela fornisce 0,2 microgrammi di fluoro, elemento indispensabile per la salute dei denti, poiché inibisce l’attività di numerosi enzimi, causa della fragilità dello smalto dentario e della carie. Una donna incinta, per favorire una buona dentatura del nascituro, dovrebbe bere almeno un bicchiere di succo di mela al giorno.
http://www.unacoa.it/gamma/mele_com8.pdf" target="_blank

Qualità e analisi sensoriale delle mele

L’approccio dei consumatori nei confronti della produzione ortofrutticola è oggetto di interesse da parte di molteplici discipline scientifiche; aspetti tecnici, qualitativi, economici, e psicologici risultano essere parte di quella che viene definita “consumer science” (3).
Ricerche condotte sulle mele hanno dimostrato che gli aspetti qualitativi sono i più considerati nella scelta delle mele da parte del consumatore. L’aumento del livello di qualità è sempre associato ad un elevato aumento della domanda del prodotto. È stato riscontrato che un aumento di un punto percentuale in termini qualitativi può portare ad un incremento della domanda del prodotto variabile tra il 12% e il 59% (5). Simili risultati emergono da un’indagine svolta su consumatori scozzesi nella quale si descrive come l’aumento di un’unità nel giudizio qualitativo (da qualità scarsa a qualità media) porti ad un aumento di 2.5 unità nel livello di apprezzamento dei frutti (3).
Per la mela le caratteristiche qualitative che sono state sempre tenute in grande considerazione da parte del consumatore sono il colore, il calibro e l’apparenza in genere; recenti ricerche indicano tuttavia come preponderante l’interesse alle caratteristiche sensoriali interne dei frutti cioè alla struttura (texture), al gusto e all’aroma (4, 5). Anche il concetto di salubrità, che storicamente ha rappresentato un fattore di traino per questo frutto, è stato recentemente ridimensionato dall’evidenza che i consumatori sono restii ad acquistare frutta poco soddisfacente dal punto di vista della qualità sensoriale, anche se a questa vengono attribuite proprietà terapeutiche (2, 5). Un contributo alla conoscenza delle proprietà intrinseche del frutto e della qualità del prodotto percepita dal consumatore può venire dall’analisi sensoriale tramite test sensoriali descrittivi e test edonistici.
L’analisi delle qualità intrinseche dei frutti (QDA, Analisi Quantitativa Descrittiva) viene condotta da un ristretto gruppo (panel) di assaggiatori esperti con compito di descrivere e quantificare gli attributi organolettici. Gli attributi che vengono analizzati nell’analisi sensoriale delle mele sono relativi alla texture (consistenza, croccantezza, farinosità, succosità), all’aroma (composti volatili caratteristici della mela) e al gusto (valutazione dei gusti fondamentali acido, amaro e dolce).
Per stabilire come il consumatore reagisce al prodotto si eseguono test sensoriali edonistici nei quali i frutti vengono sottoposti ad un elevato numero di consumatori o assaggiatori non addestrati ai quali viene richiesto di esprimere un giudizio di gradimento complessivo ed eventualmente di valutare uno o più descrittori (2, 4, 7, 8, 9).
I risultati di test edonistici realizzati sulle cultivar Fuji e Gala hanno evidenziato che il gradimento è strettamente correlato all’aroma e alla dolcezza dei frutti (7). Altre ricerche sulle mele riportano come la texture e il gusto ricoprano una grande importanza nell’apprezzamento del consumatore (1). L’importanza della texture emerge anche dai risultati di un recente studio relativo ad un sondaggio su oltre 4700 persone ai quali era richiesto di esprimere le principali caratteristiche considerate nella scelta di una mela. Assieme al gusto e all’aroma che risultano essere gli attributi più importanti compare l’attributo “freschezza” sintesi, secondo gli intervistati, degli attributi croccantezza, succosità (legati alla definizione di texture) e gusto (6).
Molti studi hanno inoltre accertato che per i consumatori la qualità è più importante del prezzo quando questo rientra in ambiti di accettabilità (3). La conoscenza fattori che descrivono la qualità di una mela, che viene fornita l’analisi sensoriale, può quindi risultare estremamente importante se inserita in programmi di supporto sia alla ricerca che alla promozione commerciale delle varietà di mela da proporre al mercato
http://rqpa.ibimet.cnr.it/folder.2005-0 ... 9502405813