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Succo di frutta? Si se senza zucchero! 
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Nonostante il buon sapore e la facilità di consumo, i succhi di frutta, come del resto tutte le altre bevande zuccherate, provocano un aumento di peso.
Sulla rivista "American Journal of Cinical Nutrition" gli scienziati hanno così pubblicato che se i gusti dei soggetti si concentravano su latte o su succhi di frutta al 100% e non zuccherati, il peso restava nella norma; al contrario, se le giovani assumevano 1-2 bevande con zucchero al giorno il loro corpo era caratterizzato da maggiori percentuali di grasso, con una conseguente maggior probabilità di essere in sovrappeso rispetto a coetanei che non raggiungevano tale quota.
Tale differenza sembra essere amplificata nelle ragazze, rispetto ai coetanei di sesso maschile.

Ma non è maglio una buona spremuta di arance, mandarini e pompelmi con un po' di miele?
Guardate l'immagine e giudicate voi...
Ciao,
Jacopo


Fonte: Laura M. Fiorito, Michele Marini, Lori A. Francis, Helen Smiciklas-Wright, and Leann L. Birch, "Beverage intake of girls at age 5 y predicts adiposity and weight status in childhood and adolescence", American Journal of Clinical Nutrition, Ottobre 2009


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Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva
07/01/2010, 15:22
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Meglio una spremuta, ma a volte i succhi sono tanto comodi ... :)
Ciao,
Marco

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07/01/2010, 17:35
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sono d'accordissimo sulle spremute,ma cosa potete dirmi dei succhi che si trovano in commercio che sono dichiarati non zuccherati :?: quali altre sostanze nocive per la salute possono contenere:?:
visto che non sempre possiamo avere a disposione la frutta fresca per le spremute, e poi quando i ragazzi vanno in gita o a scuola come dice Marco sono molto comodi :!:
saluti
miria


09/01/2010, 12:23
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La legislazione vieta l'aggiunta di coloranti; in questo senso i succhi, escludendo completamente una categoria di additivi, sono più sicuri delle comuni bevande al gusto di frutta o alla frutta. La quasi totalità degli additivi utilizzati sono l'acido ascorbico (E300, usato come antiossidante), l'acido citrico (E330, fino a 5 g/l, come correttore di acidità), l'acido lattico (fino a 5 g/l), i carbonati di calcio (E170) e i tartrati di potassio (E336). Tuttavia nel processo di filtraggio del succo è ammessa la possibilità di utilizzare aromi per esaltare il gusto e di anidride solforosa per stabilizzare il succo (come avviene per il vino). L'anidride solforosa non deve essere citata tra gli additivi se la sua quantità non supera i 10 mg per litro (!). La dieta italiana suggerisce quindi di escludere succhi di frutta con additivi diversi da quelli precedentemente citati (tutti considerati ammissibili nel modello alimentare), escludendo quei prodotti in cui compaiono additivi sospetti (come l'anidride solforosa). Anche la presenza di aromi penalizza la classificazione del prodotto, in quanto è un tentativo di esaltare il gusto (non basta la frutta utilizzata) e catturare il favore del consumatore. Non è considerato un fattore da privilegiare la provenienza da agricoltura biologica della frutta, in quanto non è ben chiaro quanto incida l'uso di una coltivazione non biologica sul prodotto finale (il succo o il nettare) in cui la frutta è sottoposta a una lungo processo di spremitura, sterilizzazione e pastorizzazione.

http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BL ... succhi.htm

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09/01/2010, 20:43
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eugenio ha scritto:
Non è considerato un fattore da privilegiare la provenienza da agricoltura biologica della frutta, in quanto non è ben chiaro quanto incida l'uso di una coltivazione non biologica sul prodotto finale (il succo o il nettare) in cui la frutta è sottoposta a una lungo processo di spremitura, sterilizzazione e pastorizzazione.


Se pensiamo solamente al prodotto finito posso anche concordare, ma cerchiamo di pensare un po' più "in grande", come per esempio all'ambiente, cercando di diminuire sempre con ogni nostra scelta l'impatto che abbiamo sul Pianeta.

Miriap,
sarebbe bene fare attenzione alla provenienza della frutta: c'è un'allarme proprio oggi sui quotidiani che lamenta l'innalsamento vertiginoso anche il prezzo del succo di arancia per effetto della straordinaria gelata in Florida che ha costretto il Governatore del “Sunny State” a chiedere lo stato di emergenza per i danni alle coltivazioni di agrumi che stanno seriamente compromettendo i raccolti. Considerato che si tratta di un prodotto importato anche in Europa, si tratta di una vicenda che - sostiene anche la Coldiretti - dovrebbe presto riflettersi anche sul mercato nazionale dove invece le produzioni agrumicole sono in profonda crisi per effetto dei compensi agli agricoltori ben al di sotto dei costi di produzione.
Scegliamo arance Siciliane, anche loro a molto km, ma certo non americane!
Jacopo

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Vandana Shiva


10/01/2010, 0:27
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Grazie Eugenio,quando comprerò succhi di frutta leggerò più attentamente l'etichette.
Jacopo concordo con te nel scegliere prodotti nazinali,e magari anche di staglione,ma pultroppo a volte la grande distribuzione offre solo prodotti esteri esempio i limoni provenienti dall'argentina,e non hanno il limone italiano io l'ho notato spesso, oppure quello italiano costa tre volte il corrispondente estero,io posso capire il motivo,ma non tutti lo capiscono e quindi acuistano il prodotto meno costoso anche se più dannoso!
un saluto Miria


10/01/2010, 22:30
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spesso nn è una questione di capire ma proprio una questione di "sacca"(tasca)

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10/01/2010, 23:19
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Non sono completamente d'accordo con te Eugenio, perchè magari non si fanno questioni di "sacca" per l'abbonamento a sky,e si guarda ai 2 centesimi in + di un frutto più salubre :?:
a volte è anche questione di conoscenza e di fare una spesa responsabile o no :!:
saluti
miria


11/01/2010, 15:11
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nel mio contesto è proprio una questione di sacca
altro che sky c'è gente che nn riesce a mettere il piatto in tavola o assicurare il necessario ai figli.
Lo stato sociale nn funziona oppure i soldi vanno ai falsi poveri e se nn fosse per il volontariato.
Andare al supermercato e vedere carrelli stracolmi della pasta in offerta a 50 cent al kg nn è un buon segno.La pasta da sempre è l'alimento dei poveri e quando si sente che si mangia il piatto 2 volte al giorno........
Poi indipendentemente dal leggere l'etichetta degli ingredienti spesso il marchio ha il suo costo.Un celebre stabilimento di Ravenna confeziona succhi di frutta per tanti marchi commerciali ed i prezzi variano in base alla diffusione ed alla pubblicità di questi.Personalmente ho trovato dei succhi di frutta a marchio GDO che costano il 30% in meno e sono buonissimi.(prodotti dallo stesso stabilimento di marchi blasonati)

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11/01/2010, 16:46
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appunto spesa responsabile, non delle grandi marche solo perchè te lo impone la pubblicità, ma leggendo le etichette e scegliendo in base alle informazioni riportate!
Per il resto potresti avere ragione,ma io conosco anche gente che ha il cellulare di ultima generazione, tutti gli abbonamenti possibili alle pay tv e poi chiede i soldi per comprare il latte al figlio! forse qualche controsenso esiste,ma ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio esistono anche pultroppo le situazioni che descrivi tu.
un saluto miria


11/01/2010, 19:45
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