dove li acquisto non ho mai visto l'etichetta, mi chiedono solo se li voglio lisci o no, non prendo quelli lisci, ma gli altri, solo perchè mi riesce meglio fare il sottovuoto, però adesso che mi dici che possono essere di diversi tipi di materiale, farò molta attenzione. sarebbe il colmo, cerco di essere autosufficiente, produrre per la famiglia , per evitare sostanze strane e poi magari rovino tutto con la conservazione.grazie.
Ciao, in genere i sacchetti sono fatti di diversi materiali atossici (poliamide, polietilene, poliestere e polipropilene) a strati di diversi materiali accoppiati, per avere una maggior effetto barriera. Esistono buste sottovuoto "normali" per il mantenimento di alimenti da temperatura ambiente, fino a quella di congelamento. Poi ci sono quelli adatti alla cottura dei cibi, cioè che resistono a temperature di forno (ca. 180°C). Debbono comunque essere "per alimenti". Jacopo
mi era venuto il dubbio perchè sulla pellicola c'è scritto di non usarla con alimenti grassi, invece vedo dappertutto cibi grassi e no, avvolti nella pellicola. un giorno finalmente mia moglie ha trovato quella adatta anche per burro, lardo ecc, mi pare che fosse senza pvc, ma non sono sicuro, so solo che finita quella sugli scaffali non ne ha più trovata. siccome usiamo il sottovuoto anche per il lardo e altri salumi che facciamo una volta l'anno e una volta stagionati tagliamo a tranci per un uso più agevole e per non sciuparne, temevo che i sacchetti avessero lo stesso problema della pellicola, però da quello che scrive iacopo vedo che sono materiali diversi dal pvc.sbaglio? non ho la minima idea di cosa comporta l'uso scorretto, però se dicono di non usare un certo tipo di plastica per certi prodotti ci sarà un motivo.grazie.