Sospetto botulino in un lotto del Pesto di Prà, ritirato dal mercato in attesa di nuovi controlli. Ma attenzione anche ad altri marchi forniti dall'azienda ligure: ecco quali sono. Cos'è il batterio che si sviluppa soprattutto nelle conserve e quali sono le precauzioni giuste. http://www.altroconsumo.it/alimentazion ... re-attenti
Rientrato l'allarme, fortunatamente si è trattato di un falso allarme, confermato dalle analisi e controanalisi dei prodotti. La fuga di notizie aveva provocato una sorta di psicosi di massa e in meno di un giorno almeno 40 persone erano state ricoverate in tre ospedali diversi con il sospetto di una intossicazione alimentare. Si era subito detto che molti di loro erano più in preda all’ansia che a vero avvelenamento e che su 40 persone ricoverate (e un’altra settantina in visita per richiedere informazioni) solo 4 casi erano considerati davvero sospetti. Nel frattempo sono proseguiti i controlli e le indagini e il risultato finale è che l’allarme rientra, non era vero. Non c’è mai stato pericolo botulino nelle confezioni immesse sul mercato, quindi nessuno può averne subito le conseguenze. Se qualche sintomo c’è stato probabilmente era dovuto a qualche virus intestinale che circola spesso in questa stagione. Il Ministero si complimenta per la tempestività dell’azione dell’azienda, della Asl e delle forze dell’ordine che hanno risolto il caso in poco tempo, con una ottima notizia per il prezioso pesto genovese che torna ad essere sicuro e accessibile a tutti.