Marco ha scritto:Io rimango molto scettico sull'uso del forno microonde.
Concordo!
Personalmente non ho a casa il microonde e non ho intenzione di acquistarlo...
Vi sono molte leggende a riguardo, in particolare su studi di cui è stata vietata la pubblicazione per legge, o citazioni da altri riportanti frasi a dir poco grottesche…
Sappiamo invece che le microonde scompaiono immediatamente quando si spegne il forno: i cibi non contengono quindi radiazioni, o residui di microonde, di nessun tipo.
Oltre a ciò, sappiamo che la cornea dell'occhio non è percorsa da vasi sanguigni che possano raffreddarla e questa può correre quindi il rischio di surriscaldarsi se colpita da microonde, anche perché non è trasparente a queste lunghezze d'onda. Per questo motivo l'esposizione cronica alle microonde (radiazioni ad alta frequenza) può aumentare l'incidenza della cataratta in età avanzata. Dalla luce solare, però, ci si può difendere con occhiali da sole, mentre sembrano non esistere protezioni simili contro le microonde. Pensate ad un vecchio forno a microonde con il portello difettoso o con guarnizioni logorate o sporche...la fuga di radiazioni massima ammessa è di 5 mW/cm2 a una distanza di 5 cm…provate a misurarla!!!
Un altro problema può essere quello legato all’impiego di contenitori poco adatti, magari proprio anche la stessa confezione di plastica nella quale acquistiamo il cibo, usati per scaldare cibi direttamente nel forno a microonde.
Ricerche e studi a parte, io lo vedo proprio come un simbolo dell’anti-cibo, dell’anti-cultura, del rendere veloce una cosa che richiede tempo e attenzione…fare il thè in 15 secondi, infilare il biberon direttamente nel forno, scongelare in 15 minuti un pollo, accorciare tutti i tempi legati all’alimentazione per “liberarsi da un peso”, da un pesante obbligo che abbiamo che oggi sembra essere quello di nutrirsi…l’unico però che ci permette di andare a lavoro, fare shopping, andare in palestra…
…ma questa è solo una mia visione delle cose…
Buona domenica,
Jacopo