Marco,
ogni leggenda metropolitana ha un fondo, in fondo
, di verità.
In questo caso so che nelle patate lesse conservate inizia la fermentazione dei molti amidi contenuti, aumentando quindi la concentrazione di solanina. La solanina è un alcaloide glicosidico tossico: la patata è infatti una Solanacea.
Questa sostanza rappresenta per la pianta una difesa contro funghi e insetti, ma è tossica per l'uomo, causando ad alte concentrazioni disordini gastrointestinali e neurologici, come nausea, diarrea, vomito, crampi allo stomaco, bruciore alla gola, ma anche mal di testa e vertigini.
Essendo concentrata soprattutto nella buccia, è quindi meglio toglierla prima di conservarle, per diminuire l'accumulo di solanina nel tubero che poi mangeremo. La solanina non viene infatti mai eliminata dalla cottura, essendo degradata solo a temperature superiori ai 240 °C.
Ciò non toglie che io faccia delle patate "rifatte" (=lesse del giorno dopo) con la pomarola che sono la fine del mondo e se ho la nausea è perchè ne ho mangiate 1 kg con altrettanto pane!!!
Jacopo