07/10/2010, 1:30
afabica ha scritto:peppe ho visto il tuo video.
quel forno li ce l'ho anche io ma non può essere considerato "forno a legna" in quanto la camera di combustione è separata da quella di cottura e quindi purtroppo non potrà mai dare quell'aroma che da il forno a legna vero.
ho letto temperatura a 330 °C per un'ora e mezza
hai provato ad utilizzare un termometro da forno che non sia la sonda in dotazione al forno??? mi sa che non è proprio corretta quella sonda lì.
io lo porto a 250 °C e dopo l'infornata cerco di tenerlo a 200 °C per un tempo che in genere è di 60 minuti.
07/10/2010, 9:35
07/10/2010, 10:38
07/10/2010, 12:13
07/10/2010, 17:49
07/10/2010, 18:34
09/10/2010, 19:34
09/10/2010, 20:59
Ciao Francesco finalmente ti fai sentire grazie per l'idea del 3D, lo abbiamo invaso soprattutto da parte mia spero non ti arrabbi, vedo che condividi le mie parole mi fa piacere, portesti dirmi se possibile, che tipo di grano si usava una volta dalle tue parti, (se puoi e vuoi la regione) e con quale grano e stato sostituito oggi? come gia detto dalle mie parti i abruzzo prov, teramo, si usava alcuni tipi di grano (il san pastore) (il marzotto) il migliore però era (l'autonomia) il pane appena sfornato aveva un odore inrisistibile e un colore dorato, mia nonna, poi mia madre faceva al forno a legna di una volta quello fatto di mattoni e cenere, fino a24 filoni alla volta, oggi usiamo il grano (bolero) non e male ma non ha niente a che vedere,Vincenzo87 ha scritto:Ciao peppinook le tue parole sono vere "il pane di una volta" è scomparso o meglio il tipo di grano riguardo la ricetta per fare il pane anche da me è molto simile
09/10/2010, 21:44
A questo punto credo non ci sia niente da aggiungere almeno da parte mia, e visto il tempo che ci vuole, la tradizione voleva che questo lievito passasse continuamente da famiglia a famiglia, e la voce correva attraverso i campi e chi ne aveva bisogno non doveva recarsi da chi la teneva al momento arrivava mano mano automaticamente a casa , e così ripartiva per altra famiglia,afabica ha scritto:come dice peppe non ci sono segreti per fare il lievito madre o pasta madre o pasta cida o madre acida, chiamatelo come più vi piace. il lievito madre è pasta acida, fermentata in modo naturale, cioè a dire che lasci un pezzo di pasta , impastata con farina e acqua, per un periodo sufficiente ad essere attaccata dai micorganismi presenti nell'aria che la fanno fermentare. questa è la base poi a questo ci si "ricamano" tante altre teorie e sperimentazioni che portano poi allo stesso risultato. non sono gli ingredienti che fanno più buono o più forte un lievito madre ma sono i microrganismi presenti nell'aria. tutti gli altri addittivi yogurth, purea di frutta, miele, olio di oliva,ecc. aiutano e in alcuni casi facilitano ed accelerano il processo. il lievito madre non ha bisogno di un ambiente sterile altrimenti hai voglia di aspettare..........io nella mia cucina non uso mai ipoclorito
lievito madre
impastare 50 g di farina con 25g di acqua tiepida, mettere in una ciotola, coprire con un panno e tenere in un ambiente temperato per due giorni. trascorsi i due giorni inumidire la superficie (che nel frattempo si sarà asciugata) impastare, coprire e lasciare ancora per due giorni. trascorso questo periodo dividere a metà detto panetto di impasto, pesarne 50 g metterlo a bagno in 25g di acqua tiepida, scioglierlo per bene e aggiungere 50g di farina, impastare, coprire con un panno e lasciare riposare per un giorno. trascorso questo tempo si dovrebbe già sentire una sorta di acidificazione. se così fosse si deve continuare a "rigenerare o rinfrescre" questo impasto fino ad ottenere una pasta che cresce e lievita ovvero raddoppia in 3-4 ore e ha perso il sapore di acido ovvero al gusto non si deve sentire. a questo punto la pasta madre è pronta ed attiva per poter essere utilizzata. ci vogliono in genere 20 giorni.
12/10/2010, 16:02
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