Premetto di essere ignorante. Se un animale presenta queste anomalie, può essere dannoso se noi ce ne cibiamo? In teoria, se un animale si iba di OGM i suoitessuti non dovrebbero essere costituiti da OGM. Giusto? Cosa diversa se noi ingeriamo prodotti OGM direttamente.
Il passaggio "alimento - animale - carne/latte - uomo" certamente attenua il problema, ma siamo sicuri che sia sicuro - scusa il gioco di parole - cibarsi per anni di animali alimentati con alimenti forse dannosi? Finchè non si organizzano ricerche nel lungo periodo non possiamo avere risposte. I dati scientifici che legano un'alimentazione a base di OGM e problemi alla salute, però, inziano ad essere pubblicati su riviste interazionali, come quella da me precedentemente citata, degne di nota e attenzione e non più solamente provenienti da voci allarmistiche di ambientalisti estremisti. Riflettiamo. Jacopo
Fosse per me qui non verrebbero ne coltivate ne tamtomeno importate. Purtroppo mi rendo conto che tentare di evitare roba ogm per i miei animali è anche ridicolo, perchè anke ruscendo a non dare ogm ai miei avicoli e cunicoli, quando compro latte, carni bovini, suini e anche i pulcini, sono tutti animali che in un modo o nell'altro hanno mangiato ogm.
Giusto, l'unica via è la totale autarchia, oppure la collaborazione tra "colleghi": compri pulcini, latte e carni da qualcuno che ha i tuoi stessi ideali! Jacopo
Per chi non conoscesse il caglio genetico (da http://www.italiaeuropaliberidaogm.org" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank):
Con lo sviluppo dell’ingegneria genetica è emersa la possibilità di utilizzare geni che sintetizzano gli enzimi del caglio di vitello (chimosina) per modificare geneticamente alcuni batteri, funghi, o lieviti e produrre quimosina ricombinante. La chimosina artificiale così prodotta è stata registrata e autorizzata dalla FDA (Food and Drug Agency) degli Stati Uniti d'America. La via più comune usata per produrre il caglio genetico è attraverso il fungo Aspergillus niger, un comune fungo del terreno, lasciato crescere in grandi fermentatori per la produzione dell’enzima ricombinante; un altro microrganismo usato nella produzione di caglio transgenico è il lievito Kluyveromyces lactis, in questo caso sono inseriti geni che sintetizzano le proteine transgeniche e dopo la fermentazione il lievito viene ucciso con acido benzoico ed isolato per il filtraggio della chimosina. Nel 1999, negli Stati Uniti, quasi il 60% di caglio è composto da chimosina geneticamente modificata, soprattutto perché questo tipo di caglio transgenico (Chymogen ®) è sviluppato dalla Genencor International e commercializzato da Chr. Hansen's. La produzione di enzimi industriali è un business che all'inizio del XXI secolo si muove intorno a 1.600 milioni di dollari l'anno, di cui il 70% è dovuto ai prodotti del genere Bacillus. L'enzima chimosina genera profitti di $ 60 milioni l'anno per le multinazionali che lo producono.