Recentemente il Ministero della Salute, Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione, ha diffuso un comunicato per invitare all'attenzione su alcuni prodotti ed i loro sospetti effetti collaterali. Come spiega il testo, "In attesa di ulteriori approfondimenti sull'eventuale correlazione tra consumo del prodotto e reazioni avverse, si invitano gli eventuali acquirenti, a scopo cautelativo, a non utilizzare i seguenti prodotti".
Ecco la lista dei "sospetti" del Ministero:
•Canah(olio di semi di canapa raffinato): avrebbe provocato in un bambino di due anni stato stuporoso, iperemia congiuntivale, tachicardia ed esito positivo all'esame dei cannabinoidi urinari. Le notizie desunte dal sito web del produttore indicano un'origine rumena (CANAH International S.r.l PO box 7 415500 Salonta - Romania). Questo prodotto è acquistabile online dai consumatori.
•Fisiodur: avrebbe provocato in un soggetto di sesso femminile di anni 66, insufficienza renale acuta severa. Si può acquistare sia tramite Internet che in farmacie, erboristerie e parafarmacie.
•Fu Fang Quing Dai Wan: prodotto a base di erbe cinesi (bustine da 6g). Le segnalazioni descrivono un' ospedalizzazione con una diagnosi di epatite acuta colestatica, di compatibile eziologia iatrogena. E' in vendita sul web (***** ed altri siti).
•Nimbus: possibile sospetta reazione avversa grave insorta in una bambina di anni dieci con diagnosi di epatite.
•Merluzzovis: Avrebbe provocato ipercalcemia per contenuto di vitamina D molto elevato rispetto a quanto dichiarato in etichetta. Dalle notizie apprese si tratterebbe dell'integratore Merluzzovis softgel Dr. Giorgini.
Re: Ministero: pericolo per effetti collaterali nocivi
04/12/2009, 20:37
Non vi sembra una contraddizione: il Ministero della Salute invita a non utilizzare prodotti sospetti che sono regolarmente in vendita, alcuni addirittura in farmacie!! Marco
Re: Ministero: pericolo per effetti collaterali nocivi
05/12/2009, 8:06
...è per quello che ho inserito la notizia...un'altra follia italiana... E' come quando lo Stato invita nelle sue pubblicità al gioco d'azzardo (perchè questo sono i gratta e vinci!) a "giocare con moderazione" e poi ne immette settimanalmente un nuovo tipo di "scommessa" con vincite sempre più diverse e dai colori sgargianti e attraenti...e questa sarebbe promozione della cultura? E noi chiediamo che si faccia cultura sul cibo? Ma se non si fa su nessun Valore con la "V" maiuscola... Che tristezza! Jacopo