Molti di noi mangiano una scatoletta di tonno per un pasto veloce, un’insalata o un sandwich.
Ogni casa europea ha nella sua dispensa almeno una confezione di tonno, il cui consumo aumenta di mese in mese. In Europa sono i gamberi si attestano al di sopra del tonno per i consumi procapite.
Ma questo cibo molto amato potrebbe essere un veicolo di sostanze tossiche, in particolare del mercurio.
I genitori in particolare dovrebbero monitorare con attenzione il consumo di tonno dei loro figli, poichè i bimbi e in particolare i neonati e maggiormente i feti, sono molto vulnerabili ai danni provocati dal mercurio, dal momento che il loro cervello e il sistema nervoso si trova ancora in fase di sviluppo.
Possono quindi soffrire di disabilità dell’apprendimento e dello sviluppo a causa di prolungata e ripetuta esposizione a anche piccole quantità di mercurio.
I neonati che hanno assunto mercurio prima della nascita possono andare incontro a problemi della coordinazione e dello sviluppo celebrale.
I genitori possono comunque continuare a dare il tonno ai loro figli ma facendo attenzione alla frequenza e alla tipologia di tonno.
Fonte:
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