Ciao, si è appena diffusa la notizia che il ministro Zaia ha inaugurato a Roma la nuova linea McItaly presso il McDonald's di Piazza di Spagna, "consegnando" anche il patrocinio gratuito del ministero. McItaly consiste in panini e insalate preparati con il 100% di prodotti italiani: carne nazionale, olio extravergine di oliva, Asiago Dop, Bresaola della Valtellina Igp, pancetta della Val Venosta, grano saraceno, cipolle di Tropea e carciofi romani. Quindi mi chiedo se questa operazione permetta di "allargare gli orizzonti della nostra agricoltura", investendo immagine e risorse in "un network mondiale come McDonald’s", oppure rappresenti un'altro fallimentare tentativo di porre il Mad in Italy alla stregua degli altri prodotti agroalimentari non di qualità, spersonalizzandoli sempre più? Sono i prodotti italiani che cercano un rilancio attraverso il colossale circuito Mc Donald's, oppure siamo noi che cerchiamo con la nostra faccia di far "resuscitare" un colosso un po' ammaccato che da poco ricorre alla "salubrità" alimentare per rilanciare la propria immagine? Sarebbe più opportuno diversificare sempre più ciò che è qualità, tradizione e cultura del cibo da quello che è la sua completa antitesi, solamente in nome di promesse (1.000 tonnellate di prodotti italiani utilizzate, per un valore di 3,5 milioni di euro)? Non ho chiaramente certezze a riguardo, ma dubbi moltissimi. E' come quando lo stesso gruppo iniziò anni fa a fare una campagna a favore del benessere animale...l'etica c'è sempre o non c'è mai...non si chiama etica lo "sfruttamento" di una tendenza a proprio vantaggio...quello è puro marketing... Jacopo
Jacopo, ritorniamo sempre su punti fermi, la scelta consapevole. Se tutti i cittadini si impongono con le scelte etiche i mercati cambiano e anche in fretta. Io quando sono in giro per lavoro acquisto pizza anche se prodotta in massa da catene, non prendo un panino multinazionale. Le scelte del consumatore fanno e faranno la differenza. Posto l'esempio del colosso IKEA, a Napoli ha modificato il suo ristorante (unico caso ) cucinando anche piatti locali, perché la cucina svedese lasciava indifferente il cliente.. Questi sono esempi da promuovere.
paolo ha scritto:Posto l'esempio del colosso IKEA, a Napoli ha modificato il suo ristorante (unico caso ) cucinando anche piatti locali, perché la cucina svedese lasciava indifferente il cliente.. Questi sono esempi da promuovere.
Riporto quanto da me giàpostato in Coltivazioni Erbacee a completamento della notizia... ...aggiungo...e Futuragra non ha torto, chiaramente con le sue idee, ma la contraddizione c'è ed è forte... Jacopo
FUTURAGRA: McITALY OPERAZIONE OGM FREE? Pordenone, 4 febbraio 2010 – C'è da chiedersi se coerentemente con la sua posizione contraria agli OGM, il Ministro Zaia abbia verificato se la filiera di McDonald's sia OGM free, visto che il 100% della carne bovina e' italiana, come dichiarato dalla stessa azienda. E in Italia il 92% dei mangimi sono etichettati OGM; quindi, nella nostra filiera zootecnica la stragrande maggioranza degli animali sono nutriti con OGM. Non c'e' nulla di male, visto che le biotecnologie offrono oggi prodotti più sani e più sicuri, ma forse sarebbe il momento che i detrattori delle biotecnologie parlassero chiaramente ai consumatori, senza alimentare false paure che rischiano poi di ritorcersi contro gli stessi che le alimentano.
Fa bene il Ministro Zaia a promuovere con l'operazione McItaly i prodotti italiani sostenendo la filiera in un momento difficile. Il Ministro sa, come tutti coloro che si occupano di agricoltura, che senza soia OGM la filiera agroalimentare italiana non reggerebbe. Oggi il 90% della soia nella filiera mangimistica italiana e' OGM. I nostri produttori sono costretti così ad approvvigionarsi all'estero negando agli agricoltori italiani una preziosa fonte di reddito grazie a rese maggiori.
Quello che Futuragra aspetta da anni è che finalmente il Ministro arrivi a occuparsi anche della situazione dei maiscoltori italiani in estrema difficoltà. "La nostra filiera utilizza OGM, ma deve acquistarli all'estero: non potrebbe essere anche questo un mercato per i nostri agricoltori?” commenta Duilio Campagnolo, presidente di Futuragra, l’associazione che si batte per l’introduzione delle biotecnologie e la libera scelta degli agricoltori. “Per quanto tempo ancora l'Italia, con i suoi consumi, deve continuare a promuovere lo sviluppo delle superfici OGM negli altri Paesi, sostenendo gli agricoltori all'estero e penalizzando quelli italiani?”.
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: McItaly: opportunità o autogoal?
10/02/2010, 17:01
leggendo questo testo mi viene una grande confusione ( dove deve andare a parare?) Che poi il distributore in Italia di carne bovina sia pressochè unico si sa da un pezzo....
Per quanto riguarda la soia mi domando se esista ancora una soia non OGM, mentre l'idea di trasformare in Ogm anche i raccolti di mais mi sembra un azzardo, visto che si sono notati dei danni all'ambiente là dove si produce..( senza contare la distruzione della biodiversità) Sto facendo troppa confusione? Illuminatemi!
Milli, se non erro allevi maiali?? se non è cosi scusa.... Nel caso proponi uno scambio, maiale vitello e per il tuo nucleo familiare sei a posto...
In Italia un 'unico rivenditore..... è parzialmente vero la GDO acquista anche in modo diretto. Mi spiego la carne francese/argentina ecc non è detto che passi sotto monopolio. Ma il problema non è chi vende la carne , ma cosa mangiano i bovini, e la risposta è: mangiano quasi tutti soia. Ci sono anche catene Gdo che vendono carne Ogm free, che esclude proprio la soia... si fanno anche controlli per presenza assenza OGM e ti indico anche dei prezzi 160 euro ca per analizzare. LEGGERE L'ETICHETTA.
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: McItaly: opportunità o autogoal?
10/02/2010, 23:37
Nel caso proponi uno scambio, maiale vitello e per il tuo nucleo familiare sei a posto...
Sì, ma non li macello, li vendo a 30kg ( ho cominciato da poco, mi considero poco più di un utente medio, ma non distratto, le etichette le leggo sempre e a tante schifezze ho rinunciato per forza).
Quindi dici giustamente che un erbivoro non deve mangiare per forza della soia proteica, può bastare il foraggio ( come da secoli e secoli).
Per distributore unico della carne bovina italiana pensavo a quel signore omonimo del cantante bolognese che andava in vespa ,
Milli, i ruminanti possono anche essere ingrassati EFFICIENTEMENTE con "fieno e farina" come un tempo: un buon fieno prima e poi una farina di grano, orzo, avena, mais e favino e/o pisello proteico. Carni ottime e con pochissime perdite di acqua in cottura.Solamente che ci vuole più TEMPO... ...e qui mi sembra che vada molto di moda l'allevamento "tutto e subito", in barba al gusto e alla qualità!
Comunque NESSUNO ancora si è sbilanciato con un commento sulla questione McItaly...non capisco il perchè...