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Produzione, qualità e valorizzazione dei prodotti agroalimentari
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Macellazione e tracciabilità

07/03/2015, 22:54

Buonasera a tutti,
creo un nuovo argomento poichè le precedenti discussioni non hanno soddisfatto a pieno i miei quesiti.
Attualmente gestisco una piccola azienda di allevamento polli ruspanti,che vendo vivi partendo dai pulcini. Volevo tuttavia passare anche alla macellazione, con apposito impianto modulare. A tal proposito, vorrei creare un sistema di tracciabilità e di etichettatura in regola con la nuova norma europea della sicurezza alimentare. Ho letto i precedenti post relativi all'argomento, ma ci sono ancora alcune questioni che non riesco a capire. Vorrei a questo punto chiedervi:

1) Questo sistema di tracciabilità e rintracciabilità lo devo progettare io oppure devo coinvolgere qualche organizzazione, come ad esempio l'ASL?
2) Ai miei fornitori (mangimi, pulcini) devo richiedere qualche documento particolare per realizzare questa rintracciabilità?

Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
Alberto

Re: Macellazione e tracciabilità

09/03/2015, 18:02

1) Questo sistema di tracciabilità e rintracciabilità lo devo progettare io oppure devo coinvolgere qualche organizzazione, come ad esempio l'ASL?

Il riferimento normativo è il Regolamento CE 543/2008, recante le modalità di applicazione del Regolamento CE 1234/2007, che ha stabilito le norme di commercializzazione per le carni di pollame (pollo, tacchino, anatra, oca, faraona) al fine di fornire al consumatore informazioni adeguate,
chiare ed oggettive sui prodotti posti in vendita. Il sistema volontario di etichettatura fa invece riferimento al DM del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 29 luglio 2004, dove sono state emanate le “Modalità per l’applicazione di un sistema volontario di etichettatura delle carni di pollame”. L’etichetta può dare ulteriori informazioni sull’animale e sulle relative carni e riguardare elementi come, ad esempio, l’alimentazione, il tipo di allevamento, la razza o il tipo genetico, l’età dell’animale macellato (art. 8 del DM).
Gli operatori interessati ad adottare un sistema volontario di etichettatura, devono predisporre un apposito disciplinare da far approvare dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e designare un organismo di controllo indipendente, riconosciuto e rispondente ai criteri della norma europea EN 45011, che si occupi di predisporre ed applicare i piani di controllo specifici. Il citato disciplinare deve contenere in forma chiara:
1. le informazioni aggiuntive che si intendono fornire
2. le misure adottate per garantire la veridicità delle informazioni e gli eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dell’ operatore, aderente al disciplinare volontario, che non dovesse rispettare il disciplinare medesimo
3. i criteri e le modalità previste per garantire il nesso fra l’identificazione della carcassa, del quarto o dei tagli di carne, da un lato, e il singolo animale o il lotto degli animali interessati, dall’altro
4. il funzionamento del sistema di etichettatura con particolare riguardo alle modalità di autocontrollo
5. le caratteristiche del logo dell’organizzazione da apporre sulle carcasse o sui tagli di carne.
Per ulteriori info:
http://images.to.camcom.it/f/EIC/15/156 ... 112012.pdf
https://www.politicheagricole.it/flex/c ... AID%3D7048

2) Ai miei fornitori (mangimi, pulcini) devo richiedere qualche documento particolare per realizzare questa rintracciabilità?

Solitamente quando si imposta un sistema di tracciabilità volontaria (vedi quanto sopra indicato) ai fornitori di mangimi per esempio, viene richiesto una certificazione che garantisce l'alimentazione esclusivamente vegetale e NON OGM ecc.. chi fornisce i pulcini invece, per esempio viene richiesto se sono nati in allevamenti in Italia, oppure cresciuti in capannoni aerati, ben illuminati, se sono alimentati con mangime vegetale privo di grassi e farine animali e che non contiene e non deriva da mais e soia geneticamente modificati, ecc.

In bocca al lupo

Re: Macellazione e tracciabilità

09/03/2015, 21:56

Maurob ha scritto:
1) Questo sistema di tracciabilità e rintracciabilità lo devo progettare io oppure devo coinvolgere qualche organizzazione, come ad esempio l'ASL?

Il riferimento normativo è il Regolamento CE 543/2008, recante le modalità di applicazione del Regolamento CE 1234/2007, che ha stabilito le norme di commercializzazione per le carni di pollame (pollo, tacchino, anatra, oca, faraona) al fine di fornire al consumatore informazioni adeguate,
chiare ed oggettive sui prodotti posti in vendita. Il sistema volontario di etichettatura fa invece riferimento al DM del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 29 luglio 2004, dove sono state emanate le “Modalità per l’applicazione di un sistema volontario di etichettatura delle carni di pollame”. L’etichetta può dare ulteriori informazioni sull’animale e sulle relative carni e riguardare elementi come, ad esempio, l’alimentazione, il tipo di allevamento, la razza o il tipo genetico, l’età dell’animale macellato (art. 8 del DM).
Gli operatori interessati ad adottare un sistema volontario di etichettatura, devono predisporre un apposito disciplinare da far approvare dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e designare un organismo di controllo indipendente, riconosciuto e rispondente ai criteri della norma europea EN 45011, che si occupi di predisporre ed applicare i piani di controllo specifici. Il citato disciplinare deve contenere in forma chiara:
1. le informazioni aggiuntive che si intendono fornire
2. le misure adottate per garantire la veridicità delle informazioni e gli eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dell’ operatore, aderente al disciplinare volontario, che non dovesse rispettare il disciplinare medesimo
3. i criteri e le modalità previste per garantire il nesso fra l’identificazione della carcassa, del quarto o dei tagli di carne, da un lato, e il singolo animale o il lotto degli animali interessati, dall’altro
4. il funzionamento del sistema di etichettatura con particolare riguardo alle modalità di autocontrollo
5. le caratteristiche del logo dell’organizzazione da apporre sulle carcasse o sui tagli di carne.
Per ulteriori info:
http://images.to.camcom.it/f/EIC/15/156 ... 112012.pdf" target="_blank
https://www.politicheagricole.it/flex/c ... AID%3D7048" target="_blank

2) Ai miei fornitori (mangimi, pulcini) devo richiedere qualche documento particolare per realizzare questa rintracciabilità?

Solitamente quando si imposta un sistema di tracciabilità volontaria (vedi quanto sopra indicato) ai fornitori di mangimi per esempio, viene richiesto una certificazione che garantisce l'alimentazione esclusivamente vegetale e NON OGM ecc.. chi fornisce i pulcini invece, per esempio viene richiesto se sono nati in allevamenti in Italia, oppure cresciuti in capannoni aerati, ben illuminati, se sono alimentati con mangime vegetale privo di grassi e farine animali e che non contiene e non deriva da mais e soia geneticamente modificati, ecc.

In bocca al lupo



Grazie Maurob, sei stato veramente esaustivo. Non mi resta quindi che andarmi a studiare il regolamento per la tracciabilità, poi per l'etichettatura preparerò la disciplinare. grazie ancora, gentilissimo!
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