31/08/2011, 8:45
La direttiva europea 2001/18 affida agli Stati membri la scelta di decidere se limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul proprio territorio: fortunatamente l'Italia ha preso una posizione netta in materia di OGM, avvalendosi della clausola di salvaguardia.
Anche Austria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo e Ungheria hanno attuato provvedimenti simili, forse perchè spinte proprio dalla confinante situazione spagnola, in cui le coltivazioni transgeniche hanno cannibalizzato le coltivazioni biologiche e convenzionali di mais.
E l'Italia, con una media di 7 ettari di estensione delle aziende agricole, almeno stando ai dati del 6° Censimento ISTAT sull’Agricoltura, non è certamente ben orientata verso la strada di una coesistenza 'pacifica' tra coltivazioni transgeniche, biologiche e convenzionali.
E' notizia di questi giorni che il Corpo Forestale dello Stato ha sequestro in due aziende agricole del Friuli Venezia Giulia alcune partite di mais, evidenziando il probabile impiego di mais OGM, il Mon 810 di Monsanto. In questa regione, infatti, è proibita la coltivazione commerciale di piante OGM, anche se è stata lasciata la possibilità alla sperimentazione a pieno campo, sempre però sotto sorveglianza e autorizzazione dell'agenzia regionale per lo sviluppo rurale.
Un saluto,
Jacopo
31/08/2011, 15:03
Quindi non c'è alcuna novità legislativa e rimane il divieto, salva a scopo di ricerca?
Ciao,
Marco