Celebrato come "spezia delle meraviglie", l'aglio è sempre stato considerato un rimedio per diversi disturbi. Per molto tempo si è pensato che fosse la presenza di zolfo la chiave del potere medicinale dell'aglio. Ora però, ricerche recenti hanno individuato nel composto organico allicina la vera chiave di lettura delle virtù del prezioso bulbo.
Un gruppo di ricercatori della Queen's University di Kingston, in Ontario (Canada), coordinati dal professore di chimica Derek Pratt, si è focalizzato sul modo in cui l'allicina lavora nell'organismo umano, trasformandosi in un potente antiossidante (gli antiossidanti proteggono il corpo dai radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento cellulare).
"Se veramente l'allicina è la responsabile dell'azione curativa dell'aglio, vogliamo saperne di più - spiega Pratt - Non capiamo infatti come l'aglio possa contenere un antiossidante così efficiente, dato che non possiede nessun tipo dei composti solitamente all'origine dell'attività antiossidante delle piante, come i flavonoidi presenti nel the verde o nell'uva."
Il team di Pratt ha scoperto che l'allicina si scompone, fino a diventare una sostanza dal potere antiossidante. La ricerca è stata pubblicata nel numero di gennaio della rivista "Angewandte Chemie".
I benefici dell'aglio si dispiegano soprattutto nella sua forma cruda, che va però usata con parsimonia. Alcune persone infatti sono allergiche all'aglio, sviluppando sintomi come sfoghi sulla pelle, mal di testa e un aumento della temperatura corporea.
D'altra parte, l'aglio è un potente antibiotico senza controindicazioni. Un modo per non dovervi rinunciare potrebbe dunque essere quello di assumere integratori di aglio in forma
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