Secondo un rapporto diffuso dall’Efsa due giorni fa sulla nuova influenza aviaria “è plausibile che il virus abbia fatto il suo ingresso in allevamenti avicoli in Germania, Paesi Bassi e Regno Unito in maniera indiretta, attraverso materiale contaminato da uccelli selvatici infetti venuto in contatto con attività umana, movimentazione di veicoli o attrezzature. Poiché tutti gli allevamenti colpiti utilizzano sistemi di stabulazione al coperto, gli esperti hanno concluso che è improbabile che sia avvenuta una trasmissione diretta da uccelli selvatici al pollame d’allevamento. Una delle ipotesi è che gli uccelli migratori infetti provenienti dall’Asia orientale trasmettano il virus ad altre specie nei luoghi di riproduzione e sosta intermedia in Eurasia, ma tale ipotesi necessità di ulteriori indagini”.
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