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Imballaggio secondario anonimo? 
Autore Messaggio

Iscritto il: 21/04/2010, 16:01
Messaggi: 33
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Un nostro cliente ci ha chiesto di spedire i nostri prodotti (già confezionati ed etichettati secondo le normative vigenti) all'interno di cartoni completamente anonimi, che non facciano riferimento alla nostra azienda nè con il nome, nè con l'indirizzo dello stabilimento, nè con il bollo di autorizzazione sanitaria.

Potremmo incorrere in qualche problema accettando questa richiesta?

Si parla di prodotti alimentari pronti.

Grazie.


19/05/2010, 12:16
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Iscritto il: 17/07/2009, 18:35
Messaggi: 1302
Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Non penso vi siano particolari problemi a riguardo.
Jacopo

_________________
Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva


19/05/2010, 18:15
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Iscritto il: 19/07/2010, 14:41
Messaggi: 22
Formazione: laurea scienze delle preparazioni alimentari
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Ho trovato solo ora il tuo messaggio: spero che la mia risposta possa comunque esserti ancora utile.
Mi sembra di capire che il "cliente" cui fai riferimento possa essere equiparato ad un grossista: in altre parole i prodotti che tu gli spedisci arriveranno al consumatore finale soltanto in una fase successiva.
Se è così, allora l'articolo cui fare riferimento è il 14 del d.to leg.vo 109/92, ed in particolare i commi 5, 6, 7.
In merito al tuo caso (prodotti confezionati ed etichettati) ti riporto quanto scrive il dott. De Giovanni (già dirigente del ministero dell'industria e massimo esperto di etichettatura a livello nazionale:
Se le indicazioni di cui all’articolo 3 figurano sui singoli preimballaggi, l’operatore interessato può riportare sull’imballaggio globale le indicazioni che preferisce: il decreto, infatti, gli ha lasciato, in questo caso, completa libertà.
De Giovanni, però, precisa che, nel caso in cui sorgessero problemi, ad esempio, di natura sanitaria, potrebbe essere utile, per agevolare le operazioni di identificazione, riportare sugli imballaggi esterni almeno: denominazione di vendita, nome e sede del produttore, numero di lotto.
Infatti (anche se non so se ciò potrebbe verificarsi nel tuo caso), supponi di effettuare spedizioni di prodotti e/o di lotti diversi, utilizzando sempre imballaggi esterni anonimi: nel caso il tuo cliente non fosse particolarmente ordinato, ci si troverebbe di fronte (in sede, ad esempio, di ispezioni nei suoi magazzini) ad un insieme di imballaggi tutti esteriormente uguali, il che, come minimo creerebbe qualche problema nell'individuare un determinato lotto/prodotto.
Problemi per lui, ma anche per te.
Non so come sia finita: sarebbe però interessante sapere PERCHE' il tuo cliente ti ha fatto quella richiesta.
Scusa se l'ho fatta un po' lunga.

Saluti.

alfclerici


23/07/2010, 17:54
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