Il tonno in scatola è uno degli alimenti preferiti dagli italiani: contiene proteine e pochi grassi (se si sgocciola bene l’olio), è economico e sempre pronto, si può fare la scorta e piace a tutti. Nel 2015 ne abbiamo mangiato 2,4 chili a testa. Le comode scatolette hanno però un impatto notevole sugli ecosistemi marini, perché gran parte delle navi usano sistemi distruttivi come i palamiti e i FAD (fish aggregation devices). Si tratta di strutture galleggianti che grazie a sagome posizionate sott’acqua attirano tonni e altri animali marini poi catturati con reti a circuizione.
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