Il primo hamburger di carne sintetica ricavata da staminali di mucca
Sviluppate una a una in vitro in tre mesi 20 mila cellule di manzo in un gel di coltura
Si apre una nuova era per l'alimentazione. Sarà infatti cotto (e mangiato) lunedì a Londra il primo hamburger di carne sintetica, ricavata da colture di cellule staminali di mucca. Si tratta del debutto pubblico di un progetto condotto da Mark Post, ricercatore dell'Università di Maastricht, in Olanda, che da anni studia la possibilità di creare sintocarne facendo crescere in laboratorio cellule staminali bovine. Non si tratta solo di una «follia di scienziato», ma di un'idea alla cui base c'è il contributo per risolvere la fame nel mondo: fornire proteine animali a chi non se le può permettere, senza incidere sull'allevamento.
METANO E BOVINI - L'allevamento intensivo, specie in Sudamerica, per produrre carne bovina destinata ai Paesi industrializzati ha un pesante impatto sull'ambiente. Si disboscano intere foreste per ricavarne praterie e i bovini sono responsabili per circa il 37% delle emissioni mondiali di metano tramite le loro deiezioni, e il metano liberato nell'atmosfera è un gas serra circa 70 volte più potente e dannoso dell'anidride carbonica: infatti il metano è responsabile per il 18% dell'effetto serra globale. Tanto che lo scorso mese la Fao ha invitato il mondo intero a iniziare ad alimentarsi con le proteine ricavate da insetti: più nutrienti e più rispettose dell'ambiente.
APPOGGIO ANIMALISTA - Passare alle cavallette fritte o al guazzetto di scarebei con polenta non è culturalmente facile. Ecco quindi inserirsi la polpetta sintetica del prof. Post, che ha trovato l'entusiastico appoggio di associazioni ambientaliste come la Peta (People for the Ethical Treatment of Animals), che vede in questo progetto la possibilità di eliminare il trasporto e la macellazione di milioni di capi di bestiame.
SINTOCARNE - La polpetta di sintocarne da 150 grammi che sarà cotta a Londra è stata realizzato grazie alle cellule staminali di un mucca, sviluppate in vitro, sintetiche ma indistinguibili - tranne per il sapore - dalle originali. Post, partendo dalle staminali di un mucca, ha sviluppato in vitro 20 mila fibre di muscolo di manzo in tre mesi. Ogni fibra è stata sviluppata individualmente in un gel di coltura. Poi sono state compattate insieme per formare l'hamburger: il colore della carne è stato ottenuto aggiungendo succo di barbabietola rossa. Al momento il manzo sintetico non sa quasi di nulla, per l'assenza di grasso e di sangue. Per questo alla polpetta, oltre al succo di barbabietola rossa, viene agginto un po' di zafferano, sale, uova in polvere e pane grattuggiato.
COSTO - C'è solo un piccolo problema: al momento l'hamburger costa 250 mila sterline, circa 290 mila euro. Un po' caruccio. Passerà del tempo prima di assaggiare la sintocarne in un fast food.
http://www.corriere.it/scienze/13_agost ... 2122.shtml
