05/11/2012, 16:21
I livelli di radioattività nei pesci vicino alla centrale nucleare di Fukushima sono molto più elevati rispetto al previsto.
I pesci delle acque vicino alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone potrebbero contenere, secondo uno scienziato, livelli di radioattività troppo alti per poter essere mangiati per almeno dieci anni, visto che nei pesci analizzati livelli rimangono alti e non sembrano diminuire.
Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Science, le specie di grandi dimensioni e quelli che abitano nel fondo marino sono quelle più a rischio, il che significa che il merluzzo, platessa, halibut, pollock, razza e sogliola di quelle acque potrebbero essere off limits per anni.
I campioni di pesce, pescato nelle acque vicino ai reattori colpiti, hanno dimostrato che c’è ancora presenza di cesio o sul fondo marino o che ancora viene scaricato in mare, forse da ciò che resta dalle acque di raffreddamento. I livelli di isotopi radioattivi nei pesci non diminuiscono velocemente come dovrebbero, e le previsioni dicono che l’ attività di pesca nella zona sarà scarsa per i prossimi 10 anni, ha dichiarato l’autore dell’ articolo in sua intervista al quotidiano anglosassone Guardian.
“Queste specie di pesci dovrebbero essere proibite per lungo periodo. Il fatto più sorprendente è stato scoprire che i livelli di radioattività nel pesce non si stanno abbassando. I numeri dovrebbero essere più bassi”. Ha dichiarato Ken Buesseler, scienziato senior del Woods Hole Oceanographic Institution negli Stati Uniti, l’autore dell’articolo “Fishing For Answers Off Fukushima”.
Ken Buesseler ha detto che suoi risultati – presi in parte dalla ricerca giapponese e da campioni di pesce della zona – hanno dimostrato quanto fosse difficile prevedere il risultato di un incidente nucleare come quello di Fukushima. Nel 2011, dopo il terremoto e lo tsunami che ha colpito il Giappone l’11 marzo e ucciso circa 20.000 persone, i reattori nucleari hanno subito una serie di grave perdite di radioattività quando i loro sistemi di raffreddamento sono andati distrutti e il personale di Fukushima ha combattuto disperatamente per cercare di farli chiudere. Fukushima è stato l’incidente nucleare peggiore del mondo dopo il disastro di Chernobyl nel 1986.
Subito dopo l’incidente, il governo giapponese ha cercato di sedare le paure dei cittadini riducendo i livelli di radioattività che portavano il pesce ad essere considerato pericoloso per il consumo umano. Ad aprile 2012, i pesci possono essere venduti in Giappone solo se contengono meno di 100 becquerel di cesio 134 e 137 per kg di peso netto, il limite prima era di 500 becquerel.
Buesseler ha detto che questo non è stato fatto perché le opinioni scientifiche fossero cambiate al riguardo ma perche il governo ha voluto assicurare la gente. “Il livello non è mortale – non voglio essere allarmista”, ha detto. “Ma i livelli di radioattività nel pesce sono misurabili e consistenti. Si tratta di un piccolo aumento del rischio.”
Comunque, il consumo elevato di pesce per un lungo periodo potrebbe essere dannoso, ha detto.
Fonte MIPAAF
05/11/2012, 18:09
Speriamo che almeno non venga importato da noi.