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Futuro? Cultura alimentare sui giovani!

03/12/2009, 16:06

Adolescenti da educare a tavola

I dati di un'indagine americana rappresentativa della realtà nazionale dimostrano che nell'ultimo anno soltanto il 38% degli adolescenti sono stati sottoposti a una visita a scopo di prevenzione e che il 50% degli adolescenti che hanno fatto tale visita hanno ricevuto indicazioni di carattere preventivo sulle abitudini alimentari. Da qui la necessità di richiamare all'attenzione del pediatra le cinque principali criticità: basso consumo di frutta e verdura, cereali e calcio e di derivati del latte ipolipidici; elevato consumo di bevande zuccherate e frequente consumo di pasti al fast food. Meno del 2% degli adolescenti assumono un quantitativo adeguato di frutta e verdura in rapporto al personale fabbisogno energetico, per cui è consigliabile che i genitori tengano sempre a disposizione tali elementi. Fondamentali sono poi la condivisione con la famiglia di un piano dietetico condiviso, il consumo di cereali integrali piuttosto che raffinati, e la limitazione delle bevande zuccherate, che negli USA americani possono apportare fino a 750 calorie al giorno. Indicazioni, queste, utili anche per i bambini italiani.

Pediatrics in Review 2009; 30, in press


USA: livelli di colesterolo ancora poco monitorati

Seppure negli ultimi anni, il numero di americani con livelli elevati di colesterolo Ldl sia diminuito di circa un terzo, in un'alta percentuale di adulti questi livelli non vengono ancora monitorati. Lo ha stabilito uno studio pubblicato su Journal of the American Medical Association che ha, inoltre, evidenziato che il maggiore contenuto di colesterolo Ldl si riscontra nelle persone a più alto rischio cardiovascolare. Ricercatori dell'US Centers for disease control and prevention in Atlanta, considerando oltre 7mila partecipanti al Nhanes (National health and nutrition examination survey) hanno definito, per i periodi compresi tra il 1999-2000, 2001-2002, 2003-2004 e 2005-2006, la percentuale di adulti che si è sottoposta regolarmente a valutazioni dei valori di colesterolo, quella che presentava le maggiori concentrazioni plasmatiche di Ldl e quella che faceva uso di farmaci anti-colesterolo. Dal 1999-2000 al 2005-2006, la percentuale di individui, di età pari o superiore ai 20 anni, con alti livelli di colesterolo è diminuita dal 31,5% al 21,2%. In aggiunta, è stata osservata un'incidenza di alti valori di Ldl pari al 58,9%; 30,2% e 11,0%, in presenza di un rischio cardiovascolare alto, intermedio e basso, rispettivamente. Infine, mentre l'automedicazione con farmaci anticolesterolo è aumentata dall'8% al 13,4, la quota di chi controlla periodicamente i livelli di colesterolo è rimasta invariata e cioè inferiore al 70%.

Jama 2009, 302, 19, 2104-2110

Fonte:Nutrizione33

Re: Futuro? Cultura alimentare sui giovani!

05/12/2009, 16:48

Indicazioni utili anche per i genitori.
Marco
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