Importante per l'uso degli agrofarmaci non è importantissimo sapere solo come funzionano, è decisamente più importante sapere come degradano e se degradano nei tempi giusti, quindi mi ripeto usate con parsimonia i prodotti, sopratutto se non fate analisi, e se pensate che non ci sono è normale non si vedono, fate le analisi, di sicuro avrete sorprese.
Paolo, grazie per la tua precisa spiegazione. Per quanto mi riguarda, ogniuno può essere integralista e dire come la pensa sempre e comunque. La libertà di parola è un diritto inequivocabile assoluto e anche particolare di questo forum, mi sembra. Ai lettori spetta poi un costruttivo commento su quanto da ogniuno di noi scritto. Jacopo
Ciao di nuovo a tutti, ho appena letto questo "botta e risposta" in termine di residui nei nostri piatti e penso possa dare ulteriori nuovi spunti a tutti noi! Jacopo
Agrofarmaci nel bio. Il bluff della lettera di Agrofarma
Ogni tanto l'industria chimica sente il bisogno di chiamare in causa il mondo del biologico, cercando di convincere l'uomo comune che “tra noi e loro” non c'è poi tutta questa differenza. Questa volta ci prova Agrofarma-Federchimica, che con una lettera pubblica del Presidente, Luigi Radaelli, ci tiene a precisare che “la stessa agricoltura biologica non può fare a meno di utilizzare questi prodotti (gli agrofarmaci) per riuscire ad ottenere raccolti adeguati e salutari per il consumatore”, e aggiungendo inoltre: “Gli agrofarmaci destinati all’agricoltura biologica seguono le stesse procedure di registrazione a quelle degli altri agrofarmaci”. Dunque, secondo Agrofarma non c'è motivo di fare tanto rumor e attorno alla superiorità del biologico. Alle affermazioni di Agrofarma risponde Vincenzo Vizioli, Presidente della Firab, la Fondazione Italiana di ricerca in Agricoltura Biologica e biodinamica: “È evidente che parliamo di due mondi diversi. Il solo dato che circa un terzo di frutta e verdura abbia residui di pesticidi fa pensare. Del resto, nell'agricoltura convenzionale è ammessa la presenza di residui di agrofarmaci, mentre in quella biologica no. Se all'interno del prodotto bio viene trovato un residuo di agrofarmaco, viene declassato. E vale anche per le sostanze ammesse in agricoltura bio, come il rame”. Vizioli continua: “Nel regolamento del biologico è ammessa solo una piccolissima parte di agrofarmaci, comunque mai di sintesi, e questi non entrano all'interno della frutta o della foglia, cosicchè basta un lavaggio per eliminare qualsiasi tipo di possibile residuo. Questo vuol dire che mentre nei prodotti convenzionali ci sono residui che possono entrare in circolo nell'organismo del consumatore, nel biologico non è possibile”. Il presidente Firab aggiunge: “C'è poi una differenza nel tempo di carenza e nella tossicità dei prodotti. Va poi detto che, a parte il fatto che sugli effetti per la salute dell'accumulo di residui tossici non ci sono studi univoci, fino ad ora nessuno ha mai voluto studiare seriamente l'effetto sinergico di residui di diveri agrofarmaci ingeriti da una stessa persona”. A questo si aggiungano i vantaggi ambientali e per la qualità del terreno nel tempo, con i metodi di coltivazione biologici. In altre parole, con buona pace di Agrofarma, i motivi per preferire il biologico sono e rimangono tanti. (Aiab)
Qui un non comment non sarà accettato come risposta.... Se il bio è vero siamo tutti d'accordo, ma le analisi questi signori le fanno??? come sempre ci sono grandi persone e grandi aziende che lavorano in modo serio, ma di sicuro sono la minima parte.
Qui un non comment non sarà accettato come risposta.... Se il bio è vero siamo tutti d'accordo, ma le analisi questi signori le fanno??? come sempre ci sono grandi persone e grandi aziende che lavorano in modo serio, ma di sicuro sono la minima parte
Quoto Paolo e devo dire che biologico o non di disonesti in giro ce ne sono tanti e senza scrupoli.Effettivamente pur lavorando nel settore mi chiedo xchè negli anni nn sono mai iniziati studi sugli effetti sinergici dei residui diversi di agrofarmaci. Dò ragione a Paolo quando spesso nn và oltre nei suoi interventi xchè per chi è dentro viene veramente lo schifo.E stavolta mi fermo anche io per quanto ho visto settimana scorsa. A buon intenditore poche parole. Dico solo che forse un pò meno idealismi aiuterebbe ad interpretare meglio le realtà di campagna
i proverbi, che dicono siano la saggezza del popolo, ve ne è uno che narra<< non è mai troppo tardi>> quindi puoi sicuramente esplicitare il tuo credo.