Per il 2030 l'acquacoltura - ovvero la pesca d'allevamento - fornirà quasi due terzi del consumo di prodotti ittici a livello mondiale, mentre la pesca da cattura si stabilizzerà e la domanda di un'emergente classe media, soprattutto in Cina, aumenterà in modo considerevole.
Questi sono alcuni dei principali risultati del rapporto Fish to 2030: Prospects for Fisheries and Aquaculture (La pesca nel 2030:Prospettive per la pesca e l'acquacoltura, n.d.t.)", una collaborazione tra la Banca Mondiale, la FAO e l'IFPRI, l'Istituto internazionale di ricerca sulle politiche alimentari, pubblicato oggi. Il rapporto mette in evidenza l'entità del commercio mondiale di pesce che tenderà sempre più a fluire dai paesi in via di sviluppo ai paesi sviluppati.
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