Verissimo che siamo forti importatori, però le produzioni DOP nel disciplinare prevedono che la materia prima provenga da zone specifiche: nel caso del prosciutto crudo di Parma in 10 regioni italiane. Purtroppo delle volte non è così, come hanno messo in evidenza alcune inchieste che ho evidenziato.

Le produzioni DOP si, e i controlli vengono fatti. Gli altri prosciutti non a denominazione e alcune IGP no (Speck Alto Adige IGP, Bresaola della Valtellina IGP): per queste ultimi IGP la carne è quasi tutta di provenienza europea (per lo Speck Alto Adige) o sudamericana (per la Bresaola).

Quindi non ci vuole un'aquila per capire che ci si da la zappa sui piedi..
anche perche' sarebbe curioso capire effettivamente quanto c'e' di risparmio e quanto incida sul prezzo di vendita..

.......ecco un articolo sul made in Italy e quanto viene considerato a Bruxelles .

per loro è solo una barriera commerciale ...

non è piu obbligatorio indicare lo stabilimento di produzione .

largo al tonno delle filippine pescato dai bambini, e alla frutta dal marocco ...

http://www.ilnord.it/c-3922_GLI_OLIGARC ... ANITA_ECCO

Spesso in rete circolano articoli poco attendibili che strumentalizzano a fini politici.

...probabile...

Comunque è vero che il settore dell'allevamento suinicolo è in crisi, molta burocrazia, molte richieste di tipo sanitario, ma sull' altro piatto della bilancia nessuna tutela del nostro lavoro.

Purtroppo vale la regola aiutati che il Ciel t'aiuta..

bisognerebbe far partire dagli agricoltori una legge ad hoc e proporla alla provincia e poi alla regione, mettere sotto pressione i politici ogni giorno .

se aspettiamo che si muovono loro campa cavallo ....

Caro Neoagricolo, hai una mezza idea di quanto sia diviso e conflittuale il mondo agricolo?

Considerato poi, correggetemi se sbaglio, che i numeri del made in Italy agroalimentare li fa la trasformazione, non la produzione..