15/06/2011, 12:39
In teoria ciò che ti hanno detto è possibile, però a quanto indicato dalle autorità sanitarie tedesche sembra che il problema sia un altro…….
17/06/2011, 20:40
ora l'E.coli viene dalla carne tritata.ma allora fino ad oggi era pura fortuna che questi casi nn si verificassero o venivano semplicemente nascosti?
17/06/2011, 22:20
eugenio ha scritto:ora l'E.coli viene dalla carne tritata.ma allora fino ad oggi era pura fortuna che questi casi nn si verificassero o venivano semplicemente nascosti?
non credo nella fortuna.....
ma di solito succede che per abbassare i costi di produzione vengono saltati o abbassati delle procedure di sicurezza..
infatti
è venuto dai supermercati
lidle che sono imbattibile per i prezzi bassi io ci compero solo atrezzi e giochini a basso prezzo e i cetrioli sottaceto
(davvero hanno cetrioli tedeschi buonissimi) ho provato a dare le loro scatolette ai miei gatti ma l'hanno rifiutata con disgusto... loro sanno quello che è buono
ciao Nino
18/06/2011, 11:27
Premesso che il caso francese pur arrivando immediatamente dopo quello tedesco, sembra che non abbia collegamento in quanto i due ceppi che hanno causato il problema sembrano diversi, almeno così dicono le autorità competenti.Vedremo gli sviluppi.
Detto questo, purtroppo è vero che abbassando sempre di più la politica che rapporta qualità/prezzo soprattutto nella GDO si arriva a casi limite. Fino a quando il prezzo alimentare di un prodotto non tornerà ad essere una variabile intrinseca alla produzione e quindi ai suoi fattori, di questi casi, aihmè, ne potremmo avere altri... Oggi in i prezzi vengono per lo più dettati da regole di marketing e di finanza dimenticandoci che questi fattori non si mangiano.....
Consiglio a chi volesse approfondire maggiormente questi temi sullo spreco, di vedere questo sito:
http://www.lastminutemarket.it/ e leggere questo libro:
http://www.lastminutemarket.it/media_ne ... a-il-cibo/Buon week end
29/06/2011, 9:07
Quella di Garattini, scienziato serio e indipendente, è una posizione da cui partire per un dibattito.
"Si è creata infatti una netta contrapposizione fra il prodotto alimentare biologico e il prodotto industriale. Il primo essendo naturale - anche i batteri sono naturali - avrebbe tutti i vantaggi a parte il maggior costo: più vitamine e meno pesticidi. Il secondo sarebbe invece il frutto di manipolazioni tecnologiche e quindi sarebbe da abolire». In realtà, conclude Garattini «molti di questi giudizi sono autoreferenziali, perché nessuno ha mai fatto seri confronti per stabilire come stiano le cose. Sarebbero tuttavia confronti inutili perché non si possono fare valutazioni generali di categoria. Ogni prodotto va valutato per i suoi contenuti e per la sua qualità non per la sua etichetta».
Marco
02/07/2011, 22:43
In relazione al messaggio di Marco.
Non ho dubbi sul fatto che Garattini sia uno scienziato indipendente; magari è quasi sempre serio, ma non lo è stato questa volta.
Le sue considerazioni nei confronti degli alimenti biologici, infatti, partono dalla convinzione (come sappiamo, del tutto errata) che nel processo di produzione dei germogli sia coinvolto il letame.
Gli unici fattori produttivi utilizzati sono, invece, semplicemente semi e acqua: nessuno, a livello domestico o a livello d'impresa, ricorre al letame per far germogli.
Dato che "su questa pietra" ha costruito la sua casa, la casa gli è venuta del tutto storta e di staticità precaria.
Le autorità tedesche ritengono che l'azienda biologica di Uelzen (prima incolpata, poi scagionata, poi di nuovo incolpata) sia coinvolta in un centinaio di casi, e restano da spiegare gli altri 4.000.
Le analisi di routine e quelle specifiche effettuate in questi giorni dalle aziende biologiche italiane che trattano sementi da germogli e quelle disposte dall'autorità sanitaria hanno dato tutte esito assolutamente negativo. Lo stesso ministro Fazio ha dichiarato ”Non risultano in Italia segnalazioni relative alla presenza di batteri killer, neppure è chiaro se ha avuto origine dai semi”.
Si registra, piuttosto, la contaminazione delle acque superficiali e di quella degli acquedotti delle aree rurali della Germania, al punto che l'Ufficio di Stato per la Sanità pubblica dell'Assia ha vietato con un'ordinanza la balneazione nelle acque interne del Land.
La serietà del Garattini traballa (appunto) quando addebita la responsabilità delle autorità pubbliche (che avrebbero omesso o comunque difettato nel controllo delle acque) alle aziende agricole (biologiche o convenzionali, è ininfluente: l'E. coli non fa preferenze) che tali acque hanno utilizzato per l'irrigazione.
Non è neppur vero, cone sostiene, che siano i produttori biologici a garantire "la purezza dei prodotti": come sappiamo, dall'ormai lontano 1992 esiste uno specifico sistema di controllo europeo, con organismi di certificazione incaricati dal ministero delle Politiche agricole e alimentari, accreditati UNI EN 45011/ISO 65 e vigilati dalle Regioni.
In Veneto, nei giorni scorsi, la Ulss n.3 ha confermato un'intossicazione da salmonella che ha colpito 63 persone a un pranzo di nozze.
Nonostante il fatto sia assolutamente vero, il pudore mi impedisce di emettere comunicati stampa con titoli quali "Vicenza, mangiano prodotti non biologici: intossicate 60 persone" e testi come «Forse non è una coincidenza o un caso che il prodotto non fosse biologico» «Ci si può chiedere se l’infezione sarebbe avvenuta se, invece d’usare mangimi non biologici e additivi chimici di sintesi nella fase di trasformazione, si fossero utilizzati foraggi biologici e le tecniche di trasformazione tipiche dei prodotti biologici» (sono pari pari le dichiarazioni di Garattini, ho solo modificato in "non biologico" il suo "biologico").
Vorrei, però, che un briciolo dello stesso pudore sconsigliasse a Garattini di rilasciare dichiarazioni tarocche basate su assunti inesistenti, rischiando di mettere con ciò a rischio non solo un sistema di oltre 50.000 imprese certificato e tracciato (e un indotto di tecnici, commerciali ecc.) che è quello che preme a me, ma anche l'autorevolezza che in altri campi gli si riconosceva, qualora premesse a lui.
Tutti i prodotti biologici che i consumatori trovano nella GDO e nei punti vendita indipendenti forniti dai maggiori distributori italiani provengono da aziende certificate ai sensi del reg. CE n.834/2007, accreditate e ispezionate dai tecnici delle piattaforme e delle catene, con certificazioni Globalgap, BRC, IFS, se del caso, notificate al ministero della Salute, sottoposte ad analisi campionarie).
Garattini, senza aver idea di che parla, dipinge invece una vignetta con contadinacci cialtroni che spandon liquami sulle derrate, senza alcun controllo e raccontando frottole ai consumatori.
Beh no, indipendente sta bene, ma serio proprio no.
Come sarebbe piacevole un mondo in cui i Garattini di turno s’informano sugli argomenti su cui sentono l'irrefrenabile pulsione a intervenire, invece di sentenziare per partito preso su questioni di cui ignorano i fondamentali.
Roberto Pinton
Segretario AssoBio, Associazione nazionale imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici
08/07/2011, 6:51
Beh cetrioli che poi sembra siano stati i germogli, poi ancora i cetrioli poi i germogli.....
hanno fatto un casino incredibile, mandato a ....... coltivazioni intere e poi come è andata a finire?
Qualcuno ne sa qualcosa? O sono io che mi sono persa le ultime novità?
08/07/2011, 7:50
di tossico c'e' solo al carta su cui e' stampata...
prova a mangiarla poi vedi che mal di pancia