Coltivare angurie nel deserto, la sfida della startup norvegese. A marzo un team di esperti è andato a Dubai per piantare i primi semi di angurie e zucchine in un’area molto arida. Dopo cinque mesi la sabbia ha lasciato spazio alle foglie rigogliose di frutta e verdura. A rendere possibile questa impresa è la liquid nanoclay, la nanoargilla liquida, sviluppata dalla Desert Control. Si tratta di un particolare composto di acqua e argilla che penetra nel terreno e contribuisce a renderlo più fertile. https://www.repubblica.it/dossier/ambie ... 27-S2.4-T1
A metà degli anni 80 nel Sahara algerino c'erano società americane che sperimentavano colture di grano e granturco. Le piante venivano su bene e velocemente e, paradossalmente era facile irrigare, l'acqua si trovava a circa 10 metri e con appositi impianti veniva debitamente corretta. Nel nostro campo base qualunque semino infilavamo nel terreno, debitamente irrigato, generava una rigogliosa pianta. Sino a quando non arrivava il ghibli o le cavallette. Dopo non restava niente! Contro la natura c'è poco da fare.