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Coldiretti: esaurito il pesce made in Italy

22/04/2013, 14:00

Rispetto allo scorso anno la disponibilità nazionali di pesce si è esaurita con una settimana di anticipo a conferma delle crescenti difficoltà che devono affrontare i pescatori italiani che impiegano circa 13.500 imbarcazioni nella raccolta soprattutto di alici, vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, pannocchie, triglie, pesce spada e sugarelli.
"E' scattato il 'Fish dependence day' giorno in cui si è tecnicamente esaurito il pesce made in Italy e si comincia a mangiare quello importato". E' Impresa Pesca Coldiretti a lanciare l'allarme sulla "accresciuta dipendenza dall'estero per i consumi di pesce con il grado di autosufficienza dell'Italia che è sceso dal 32,8% al 30,2% negli ultimi due anni secondo il report di Ocean2012".
Rispetto allo scorso anno "la disponibilità nazionali di pesce - sottolinea Impresa Pesca Coldiretti - si è esaurita con una settimana di anticipo a conferma delle crescenti difficoltà che devono affrontare i pescatori italiani che impiegano circa 13.500 imbarcazioni nella raccolta soprattutto di alici, vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, pannocchie, triglie, pesce spada e sugarelli". La classifica delle produzioni per volume di fatturato, precisa Impresa Pesca Coldiretti, invece, "vede primeggiare il nasello, davanti ad alici, seppie, gamberi bianchi, scampi, pesce spada, gamberi rossi, vongole, pannocchie e sogliole".
ll deficit nazionale "potrebbe ulteriormente aumentare per effetto della crisi che ha determinato un riduzione dei prezzi di vendita ed un aumento dei costi di produzione che per circa la metà sono rappresentati dal gasolio mentre si fa sempre più grave la stretta creditizia delle banche- denuncia Impresa Pesca Coldiretti - La forbice tra prezzo all'origine e prezzo al consumo si e sempre più allargata: mediamente su ogni euro del prezzo al consumo agli operatori di settore sono destinati solo 25 centesimi".
Secondo elaborazioni Impresa Pesca Coldiretti su dati Ismea, "anche per effetto della crisi, il consumo domestico di prodotti ittici è diminuito complessivamente dell'1,5% nel 2012. In calo, soprattutto, gli acquisti di pesce fresco, scesi del 3% rispetto allo scorso anno ed in particolare di alici (-9,9%), calamari (-8%) e vongole". Ad aumentare le difficoltà "il fatto che due pesci su tre consumati in Italia provengono dall'estero, ma attualmente la legge sull'etichettatura prevede la sola indicazione della zona di pesca che peraltro non è prevista obbligatoriamente per il pesce servito al ristorante".
Secondo Impresa Pesca Coldiretti "solo rendendo obbligatoria l'etichettatura d'origine potrà essere garantita piena trasparenza rispetto alla situazione attuale in cui si moltiplicano i casi di pesce straniero spacciato per italiano." Basta pensare, spiega Impresa Pesca Coldiretti, "al pangasio del Mekong, venduto come cernia, fino al polpo del Vietnam spacciato per nostrano". Ma, denuncia Coldiretti, "ci sono anche l'halibut atlantico spacciato per sogliola, il dentice dalla Mauritania e le vongole turche, mentre i gamberetti sono spesso targati Cina, Argentina, Mozambico o, ancora, lo stesso Vietnam, dove peraltro e' permesso un trattamento con antibiotici che in Europa è vietato in quanto pericoloso per la salute".

FONTE MIPAAF

Re: Coldiretti: esaurito il pesce made in Italy

22/04/2013, 15:07

E' un grave problema: cresce il fabbisogno e diminuisce il pescato anno dopo anno.
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