Il mio personale suggerimento è quello di indicare chiaramente l'allergene, qualora questo non sia inserito esplicitamente nella denominazione dell'ingrediente.
Es.:
ingrediente: farina di soia
In questo caso, chiunque abbia problemi con la soia riceve l'informazione necessaria; è quindi inutile scrivere: farina di soia (contiene soia) o simili.
ingrediente: farina di frumento
Anche se può apparire improbabile, esiste comunque la possibilità che un consumatore distratto (celiaco o meno) non faccia mente locale, quindi sarebbe meglio scrivere: farina di frumento (contiene glutine) o simili (es. inserire la frase "contiene glutine" al termine dell'elenco degli ingredienti.)
ingrediente: lattosio
Vale la riflessione del punto precedente, anche perchè vi sono consumatori non intolleranti al lattosio, ma allergici alle proteine del latte (che possono comunque "inquinare" il lattosio).
In questo caso opterei per la frase, al termine dell'elenco ingredienti, "contiene derivati del latte".
Sono precauzioni forse eccessive, ma che, in azienda, chiamavamo "a prova di scemo" (e ti assicuro che in giro c'è proprio di tutto.)
Ti segnalo questo documento:
ETICHETTATURA DEGLI ALLERGENI, LINEE GUIDA DI FEDERALIMENTARE
http://www.federalimentare.it/Documenti ... 6nov09.pdf" target="_blank
Infine, se ne hai voglia, dai un'occhiata al mio articolo:
Etichettatura degli allergeni: la valutazione del rischio
lo puoi recuperare inserendo il titolo in GOOGLE.
Saluti.
alfclerici