bravo... è qui che ti volevo!
ai gestori conviene raccoglierlo per interesse loro.

che crea un film è una cavolata: io gestore spendo miliioni di euro per costruire un depuratore e per dell'olio rischio di non rispettare i parametri del testo unico ambientale, con le sanzioni che ci sono?????

ovviamente metto (e sono obbligato) una disoleatrice all'inizio e decido quanto olio far entrare: mi permette di accumularlo e riciclarlo allo stesso modo.

Ti faccio notare che nel paragrafo che mi hai citato ci sono tre verbi molto significativi: può, può, può.

Sai cosa dovremmo imparare a fare con in può????? esatto... si torna alla fognatura!!!

scrivi a quelli del quadrifoglio, chiedigli se gli ingegneri che pagate sono li per aspettare che tutti si raccolgono l'olio in casa o se hanno messo una disoleatrice negli impianti!!!!!!!

Se i gestori sono pubblici, come nel caso della Quadrifoglio, e ci guadagnano dal riciclo dell'olio, io sono contento, sia per i bilanci pubblici sia perchè riciclare è una buona pratica per consumare meno!

Di certo esistono impianti disoleatori anche negli scarichi di Firenze! ma io preferisco che venga eliminato alla radice il problema con la raccolta differenziata, anche perchè gli scarichi di Firenze finiscono in Arno, dal quale viene prelevata la maggior parte dell'acqua che, dopo le dovute accortezze, finisce nell'acquedotto comunale!

ciao,
Luke

Questa volta l'olio della scatoletta l'ho aggiunto all'insalata di riso
Poi mi devo attrezzare con una bottiglia da riempire man mano con gli avanzi dell'olio fritto (per fortuna friggo molto poco, preferisco quello del ristorante ) e altri.
Grazie,
Marco

spero davvero che nell'acquedotto non vi arrivi l'acqua dell'Arno!!!!

ora però marco non tenerci sulle spine... come era l'olio???

L'acquedotto di Firenze è alimentato dall'acqua dell'arno, prelevata alla periferia nord della città e depurato. Io bevo solo quella.

L'olio sapeva di tonno
Ciao,
Marco

ma forse quando il tonno in scatola si faceva in Italia dell'olio ci si poteva fidare ed io in questo senso sono una testimonianza avendo lavorato x svariato tempo in un'industria alimentare italiana leader nel settore tonno.Ora lo fanno alle azzorre, alle isole di capoverde etc
cmq al massimo sarà un olio di oliva

Io non lo magio per questo motivo! anche se il tonno in scatola lo mangerò se va bene due volte l'anno!

Luke

Io lo aggiungo al pastone o crocchette che do ai cani. Comunque non credo che l' olio di una scatoiletta buttato nell' immondizia crei chissà quali danni ambientali.
Mau

Peccato che sono passati i tempi, quando si faceva il sapone in casa. Tutti i grassi (tutti!) si raccoglievano e poi diventavano sapone.
Una volta l’ho fatto anch’io, quando non affumicavamo il lardo del maiale. Adesso c’è lo mangiamo, non lo facciamo più sapone

concordo pienamente con Luke.
è decisamente meno inquinante chiudere l'olio in una bottiglia e gettarlo
nell'indifferenziata che lasciarlo andar via nel lavandino.
Sappiamo tutti come funzionano i sistemi di depurazione in Italia
e quanto siano affidabili (pensiamo agli impianti a filtri attivi non sempre funzionanti perchè queste, soluzioni che richiedono grandi volumi applicati invece, a reti con utenti numericamente insignificanti).

Sconsiglio l'uso in cucina, tranne che non si tratti di vero extravergine d'oliva (cosa che si può intuire dal prezzo del prodotto)..
diversamente un olio di girasole, oppure un olio di oliva rettificato (questo è quello più usato) non rappresentano un vantaggio significativo in cucina e per la nostra salute!
buon lavoro a tutti!