Ricercatori del Centro ENEA di Frascati stanno lavorando a un dispositivo laser in grado di rilevare sostanze tossiche o adulterazioni negli alimenti in modo veloce e preciso.
"Attualmente - spiega la ricercatrice Adriana Puiu - non esistono in commercio strumenti con queste caratteristiche, cosicché i controlli anti-frode si basano su analisi di laboratorio complesse che richiedono tempi lunghi, strumentazioni costose e personale specializzato.”
Il nuovo strumento ottico, che si basa su una tecnologia laser a infrarossi e che è ancora in fase sperimentale, permetterebbe invece analisi rapide e senza la necessità di strumentazione di laboratorio.
Finora ha permesso di individuare la presenza di istamina nel pesce (molecola tossica che si forma quando il pescato è mal conservato o troppo vecchio) e dolcificanti non dichiarati in etichetta nei succhi di frutta.
Scrive l’AdnKronos: “Il team di ricercatori Enea guarda oltre e sta già testando strumenti portatili in cui il raggio laser possa viaggiare lungo una fibra ottica o venga addirittura sostituito da un Led. Ma non esclude di creare anche sistemi miniaturizzati e app per smartphone che permettano al consumatore di fare in pochi secondi uno screening del cibo che si sta per acquistare per sapere se è di qualità e se è stato conservato bene, rispettando ad esempio la catena del freddo come nel caso dei surgelati.”
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