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Allarme per le aflatossine tossiche della frutta secca 
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Roma - La decisione di raddoppiare il contenuto massimo ammissibile di aflatossine tossiche nella frutta secca in commercio nell'Unione Europea, mette a rischio la salute dei consumatori e danneggia gli agricoltori italiani impegnati a garantire produzioni di qualità.

E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento al via libera di fatto del Consiglio Ue alla proposta della Commissione di innalzare i limiti attualmente in vigore in Europa. Una decisione che apre la strada alle nocciole turche che si distinguono proprio per gli elevati livelli di contaminazione.

La Coldiretti ricorda che la Turchia è il più grande produttore mondiale di nocciole (78%), le cui importazioni hanno grossi problemi di contaminazione da aflatossine (tossine prodotte da alcuni tipi di muffe); nei primi nove mesi del 2009 ben 56 partite di nocciole provenienti dalla Turchia sono risultate contaminate in diversi stati dell'Ue.

Il consumo di nocciole e di frutta in guscio in generale è molto elevato, ricorda la Coldiretti, essendo prodotti presenti oltre che nelle creme alla nocciola, in biscotti, wafer, merendine, barrette energetiche, muesli e yogurt. L'Italia è il primo produttore comunitario di nocciole, con 1,1 milione di quintali di prodotto coltivato su 68.000 ettari, seguita dalla Spagna.

Ansa.it

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14/01/2010, 1:52
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Una bellissima notizia !!! :(
Ciao,
Marco

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14/01/2010, 18:39
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Ma stiamo scherzando??? :twisted:
Si gioca ancora con la salute.
Leggete questo interessantissimo e ben fatto "riassunto" sull'effetto delle aflatossine (micotossine) sugli animali e sull'UOMO.
http://www.venetoagricoltura.org/upload ... Cap._7.pdf" target="_blank
Studi ormai conprovati, certi e certificati.
E' una vergogna, roba da scendere in strada armati!
...ma tanto non lo facciamo, "loro" lo sanno e quindi fanno come vogliono...
Jacopo

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Vandana Shiva


15/01/2010, 13:41
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Stavo ovviamente scherzando.
E' una pessima notizia per noi consumatori.
Ciao,
Marco

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15/01/2010, 18:42
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Io rincaro la dose, una analisi costa circa 100 euro (sono largo di poco)
non credo che il contadino possa permettersele,...... come sempre la GDO ne fa tantine...


15/01/2010, 19:01
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Marco ha scritto:
Stavo ovviamente scherzando.
E' una pessima notizia per noi consumatori.
Ciao,
Marco


Avevo capito Marco, non ce l'avevo con te! ;)
Ero solo infuriato dalla notizia...
Jacopo

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Vandana Shiva


16/01/2010, 8:33
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domandina scusate la mia ignoraza ma queste aflatossine si trovano naturalmente nella frutta secca o ci vengono messe per qualche motivo?
ciao
miria


16/01/2010, 21:09
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Perché una decisione del genere visto che le aflatossine sono "sostanze indesiderabili poiché è stato dimostrato che provocano il cancro nell'uomo e negli animali"? Parola dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare che in un parere del gennaio 2007 precisa: "Le aflatossine sono prodotte da muffe che si trovano soprattutto nelle regioni a clima caldo e umido e che contaminano principalmente vari tipi di noci, arachidi, fichi e altri frutti secchi, spezie, oli vegetali greggi, chicchi di cacao e mais. Poiché le aflatossine sono considerate genotossiche e cancerogene, non è possibile stabilire un consumo privo di rischi e l'Unione europea (UE) ha emanato norme per queste tossine nel 1998, corrispondenti ai livelli più bassi ragionevolmente ottenibili".

La decisione quindi del raddoppio dei valori sembra quindi andare a totale sfavore della sicurezza alimentare dei consumatori europei ma a favore dello sviluppo degli scambi commerciali in tutto il mondo, soprattutto da quei paesi che hanno limiti alti di aflatossine nelle frutta secca, come la Turchia.

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16/01/2010, 21:34
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Grazie Eugenio, scusa la mia ignoranza ma queste aflatossine si sviluppano spontaneamente nella frutta secca?
ciao miria


17/01/2010, 13:27
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In condizioni favorevoli allo sviluppo di funghi tossigeni e muffe quali elevata temperatura e umidità, acqua stagnante, substrato ospite, danni meccanici o da insetti e stress della pianta, tali parassiti producono metaboliti secondari (le micotossine). Tali metaboliti sono detti secondari perché si sviluppano solo nelle suddette condizioni ambientali, non hanno infatti alcun ruolo nell’ accrescimento del fungo. Essi si possono formare in tutte le fasi della trasformazione del prodotto alimentare: nelle piante infette in pieno campo, durante la raccolta, durante l’immagazzinamento e stoccaggio, durante la trasformazione industriale e nelle preparazioni alimentari.

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17/01/2010, 15:32
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