Mi sembra ovvio che se accoppi gli esemplari
più piccoli di una certa razza, vuol dire che stai cominciando a selezionare animali di taglia piccola. Infatti quasi certamente (se le condizioni ambientali sono identiche) questi animali hanno in se il gene (o i geni) della taglia ridotta. Si tratta però di probabilità: devi avere la fortuna di trovare galline con i geni desiderati (a volte si hanno delle mutazioni casuali, ma questo è un altro discorso)
Può darsi, anzi è matematico che, continuando la selezione, una volta trovati gli esemplari di taglia ridotta, ogni tanto saltino fuori esemplari di taglia normale, dipende dal “gioco” (combinazione) dei geni, se sono Dominanti o recessivi, se il carattere ricercato dipende da uno solo o da più geni ecc ecc
Gli esemplari non desiderati vanno scartati.
Alla fine della selezione avrai individui di taglia ridotta geneticamente puri.
Per ridurre semplicemente la taglia vale lo stesso principio, anzi in questo caso la selezione diventa più semplice o, perlomeno, più breve.
Però ripeto, questa tecnica di selezione (senza incroci fra varie razze) è sicuramente più semplice, ma quasi certamente più lunga ed aleatoria di quella basata sull’accoppiamento (incrocio) con razze già di per se di taglia ridotta.
Si tratta però sempre di un lavoro lungo e meticoloso.
Poi ci sono delle complicazioni “fisiche”. Per esempio l’accoppiamento diretto di un gallo di una razza nana (per esempio Americanella) con una gallina di taglia normale è impossibile per ragioni fisiche: con tutta la buona volontà, il galletto proprio non ci arriva