@Alessio

Con questo però si vive sempre nel dubbio e nell'incertezza quando acquistiamo dei soggetti. Anche se hanno il fenotipo esatto per quella determinata razza.
Non lo so se quando parli di Istituti Agrari ti riferisci sempre alla gallina modenese o ad altre razze. Perché di allevamenti tenuti da delle scuole non ce ne sono molti in giro.

Forse, scioccamente, ho pensato di indirizzarmi su questo perché pensavo di avere un pochino di sicurezza in più rispetto magari ai soggetti che vendono nei mercati o dai contandini. Non lo so forse dovrei anche io rivedere questa mia convinzione.

Era giusto per non incappare proprio in "porcherie".

Io avevo un ' idea : prendere un gallo e 4 galline , prendere le 3 migliori figlie e reintrodurle nel gruppo ,poi eliminare il gallo e prenderne un'altro ecc...

Quindi c'è solo quel modo per selezionare la robusta lionata?

Ognuno è libero di fare quello che vuole, puoi seguire il metodo di selezione che preferisci.

Io allevo la Modenese. Di dove sei?

@Giovanni.

Non penso che il punto sia la libertà o meno di scegliere il tipo di selezione che più gli piace.
Ci mancherebbe altro.
Il fatto è che nel "topic" che ho aperto, oltre ad essere state postate due metodiche differenti. Una di questa afferma la scarsa funzionialità dell'altra. Rimane più che altro un fatto di chiarezza.
è stato scritto che la razza modenese non ha "bisogno" di tali metodi quindi in teoria è possibile anche non farli, risparmiando tempo e spazio e risorse.
Non lo so, ho chiesto apposta per cercare di capire il percorso migliore da fare per un tale progetto. Anche se rimaniamo comunque in un contesto modesto di un privato. Il "classico" pollaio di un contadino "medio".


@Nicola A: Vivo a San giovanni in persiceto (prov Bologna).

Lasciando stare la Robusta Lionata che alleverò in seguito .Attualmente devo selezionare l ' australorp ,da 30 galline e 4 galli ho lasciato come riproduttori 1 gallo e 7 galline , ora come dovrei procedere ?

Non siamo vicinissimi, però posso dirti che ad Anzola c'è un altro allevatore che ha un bel gruppo di Modenesi.

Nella foto ci sono due giovani galline nate dalle sue uova:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=131207940383164&set=a.120974208073204.1073741836.120252478145377&type=1&theater

QUOTO!
bisogna portare avanti una popolazione, facendo una selezione lenta ma stabile.
un po' come si fa anche coi semi del mais da polenta......

ciao, mi permetto di portare la mia esperienza anche visto il fatto che sono stato citato per il lavoro che faccio con le polverara - e vi ringrazio per l'apprezzamento.

tenete validi TUTTI i consigli di Alessio. sono la base di ogni buon lavoro di selezione. Io sono partito molti anni fa da un gruppo sparuto di esemplari, tutti legati da complessi livelli di consanguineità, e derivanti da un allevatore che aveva tenuto la razza - con alcuni rinsangui, dal 1956 al 2007.
per la precisione, sono partito da un unico gallo, e tutte le polverara che ora ho hanno quindi qualche goccia del suo sangue nelle vene.
io, avendo individuato 2 o 3 femmine con legami di consanguineità relativamente bassi, ho deciso di lavorare su linee di sangue femminili: tutte le femmine nate da una certa linea di sangue femminile, a prescindere dai padri, vengono allevate assieme. visto che purtroppo non posso permettermi di tenere un numero elevato di galli, ogni anno tengo da due a tre galli per ciascuna linea di sangue femminile, e li uso a turno su femmine di ALTRE linee femminili.
per capire meglio il discorso, se ho la famiglia verde, quella gialla e quella rosa, le femmine che nascono ogni anno in ciascuna famiglia vi rimangono, i maschi vengono usati su altre famiglie (es maschio rosa su femmine verdi, maschio verde su femmine gialle e così via).
lavorando in linebreeding e con questa gestione della consanguineità mi è stato possibile evidenziare sia i pregi (orecchioni candidi, cresta a cornetti, taglia) che i difetti (presenza in alcuni capi del gene della cresta a pisello, guscio non candido dell'uovo) del mio ceppo. lavorando semplicemente facendo selezione ho ottenuto buoni risultati come appunto le femmine portate ai campionati quest'anno, che appartenevano alle linee pure e non a quelle incrociate e che avevano alle spalle solo tanta selezione.
per ovviare alle linee di sangue di partenza, molto ridotte, e ai difetti di alcune di esse, ho deciso di affrontare a parte una serie di linee di incroci per sostituzione. questi vanno valutati attentamente, ma in pratica si tratta di ottenere dei buoni f1, scegliere i capi migliori e riaccoppiarli con la polverara, selezionare gli animali che iniziano a portare nuovamente i caratteri desiderati in omozigosi, e via via selezionare questi animali fino ad ottenere da un lato la selezione morfologica (ovverosia, ricostruire forma, portamento, caratteristiche di razza, eccetera) dall'altro aumentando la percentuale di sangue polverara nei soggetti generazione dopo generazione. io considero un animale tornato alla purezza di razza quando è morfologicamente un buon polverara E ha almeno 6-8 generazioni di incrocio di sostituzione alle spalle. fino a quel momento, ogni capo non corrispondente a questa descrizione viene ceduto come incrocio di cui specifico la percentuale di sangue polverara e le caratteristiche genetiche su cui lavorare.
resta di fondamentale importanza usare il maggior numero di maschi possibile e soprattutto gestire al meglio i riproduttori anziani: animali di 4, 5 e più anni possono essere incredibilmente utili nel fare selezione.
ciao!