capisco ase,
e certamente nel tuo caso l'investimento è stato ben ripagato.
Ne approfitto per un paio di domande:
- in inverno la temperatura a 100 mt sotto terra quanto è?
- quanti metri cubi di aria a temperatura del sottosuolo si riescono a far risalire per unità oraria??
- se la temperatura è molto più calda di inverno li sotto a 100 mt di profondità a cosa serve la pompa di calore?
non si può usare solo la ventola per estrarre dal sottosuolo l'aria ed iniettarla in casa?
Scusa ci sarà sicuramanete qualche mia domanda inutile, ma dipende dal fatto che non conosco questo tipo di installazione e come funziona, se puoi riassumere un pò il funzionamento sarebbe graditissimo.
Grazie molte

estate o inverno la temperatura a 100 metri è sempre 12°.La pompa di calore per avere la massima resa toglie temperatura tramite uno scambiatore al liquido che è in circolo nel pozzo,quindi:il liquido del pozzo sale a 12 gradi,passa per la pompa ,la quale essendo gelida(sta togliendo freddo dalla casa)assorbe il calore del liquido ,che ritorna nel sotto suolo a 0°,che ridiscende,si riscalda e così via.
D'estate è anche meglio,stiamo togliendo caldo dalla casa,la pompa si scalda e il liquido del sottosuolo,che è a 12° gradi scambia e ritorna in profondità a rilasciare il calore accumulato.
Per immaginare la resa di un impianto di questo tipo ,provate a pensare se nello scambiatore del clima appeso fuori,invece di aria caldissima d'estate passasse al suo interno acqua a 12°..........
Se uno non vuole fare il pozzo e possiede del terreno può ricreare un banale giro di tubi a circa 3 metri di profondità (tipo impianto a pavimento,e con il giusto calcolo ottiene un risparmio.
Terza via che ho visto realizzare ,ma non mi sembra molto etica,parere personale,è quella di pompare acqua a 100 metri e una volta passata per la pompa di calore riimetterla in una seconda falda che da noi si trova a 50 metri che non è ad uso potabile.
Tutto l'insieme lavora bene con impianti a pavimento predisposti ,l'acqua sotto il pavimento scorre a 30°/35° quindi servono molti tubi, e un buon volano termico dato da un accumulatore adeguato.
PS. non faccio l'idraulico e nemmeno il rappresentante

Dimenticavo,il mio impianto è tarato su una casa ben coibentata di circa 250 mq.
per il resto dei calcoli non saprei, serve un termotecnico, per dire una banalità,ogni 3 litri di acqua a 12° ne ottieni 1 a 36°,
ma forse il calcolo manco si fa così

Ciao ase,
grazie alle tue spiegazioni stò cominciando a capirci qualcosa,
ma mi manca ancora un pezzo:
ok d'estate è grandioso in quanto saremo circa a 30° per esempio in casa e quindi il fluido proveniente dalla profondità essendo a 12°
ci dà un buon abbassamento di temperatura ed è tutto chiaro qui.
Mentre invece d'inverno ancora non capisco:
in casa siamo ad esempio a 10° mentre il fluido che ci sale dal basso è a 12°,
ma in inverno in casa vogliamo almeno 30° (esempio) come fà il fluido che è a 12° per diventare a 30° ??
Vuol dire che questa pompa deve mettrci di suo qualcosa, presumo funzioni poi elettricamente o con altro combustibile per scaldare? giusto?
E se è così una miglioria di solo 2° non mi sembra un granche'
Ovvero quando dico 2 gradi di miglioria, mi riferisco ai 10 nostri interni casa e ai 12 del fluido risalente dal pozzo...
Attendo delucidazioni per chiarirmi il processo, grazie molte

gli impianti geotermici sono moltovalidi ma i prezzi sono ancora proibitivi,l'idea sarebbe valida per scaldare/raffreddare grandi serre ma per piccole serre nn credo cè anke il fotovoltaico da nn sottovalutare... e nn dimenticare ke la coibentazione di un ambiente è risparmio

certo che funziona elettricamente,ma ti ricordo che il consumo viene dato a 2,2 kw e la resa a 9,6, nel mio piccolo caso.
non devi guardare la temperatura del liquido che circola nel pozzo, ma la differenza di temperatura da prima a dopo il passaggio dentro la pompa di calore,d'inverno sale a 12° e ritorna a 0° ma si può arrivare anche a -2° quindi la differenza è almeno 12°
tutta temperatura che recuperi e che fa rendimento,
massimo2010 a ragione,questi impianti necessitano di case ben coibentate,di centraline e sonde in tutte le camere,ma non si può neppure pensare di ammortizzare il costo di una casa in 5 anni,e se si considera che con un solo impianto si ottiene caldo d'inverno e fresco in estate riducendo di 2/3 il costo bolletta,ma questi pensieri ritornano periodicamente solo con il petrolio a 200 dollari al barile,invece sarebbe utile risparmiare anche quando c'è la crisi come ora.
Analizzando bene i materiali ci si rende che sono cari,ma ti rispondono che costano così per via delle sperimentazione, ma cavoli, è una pompa di calore ,non un UFO
poi non ne farei un problema di dimensione,esistono anche impianti molto piccoli,come il mio,e a differenza del fotovoltaico,la temperatura del sottosuolo è sempre quella,con il sole o senza,di giorno e di notte estate ed inverno.
Il mio intervento vuole essere solo uno stimolo a valutare tecnologie alternative,che sicuramente hanno impatti ben diversi dal trentino alla sicilia

ciao ragazzi,
qualcuno di voi ha sentito informazioni o meglio, provato di persona:
la coltivazione del cardoncello senza il terriccio di copertura?
ovviamente all'interno di locali al chiuso intendo, serre climatizzate e coibentate.
Volete dirmi quali potrebbero essere i problemi sorti, ed i pro e contro di tale coltivazione senza terriccio.
Grazie a tutti

lascia stare....

risposta molto chiara Massimo
e la apprezzo anche per la schiettezza,
però sono un curioso di natura e mi farebbe piacere capire il motivo un pò più nel dettaglio
e se tu hai provato personalmente che problemi hai avuto,
grazie molte

sinceramente io nn ho mai provato, o meglio tanto tempo fa feci un esperimento diciamo ma nulla da cui prender in considerazione,cmq per poter coltivare senza terricci hai bisogn di un umidità altissima affimkè il substrato nn sekki, le problematike si hanno anke senza terriccio, una nota ditta delle mie parti(grossa direi) ha provato sta cosa ma i funghi son venuti male quindi ci sono tutti i presupposti per 'lasciar stare'