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federico78
Iscritto il: 24/04/2011, 13:48 Messaggi: 72
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Ciao Raoul, grazie per la dritta. Piacere di parlare con te, ho letto molti articoli tuoi e ho visto quanta esperienza hai nel mondo dei funghi, io avrei un po di quesiti da porti; a me interessa fare qualche balletta di pioppino e vorrei cercare di fare un buon substrato che diciamo cosi faccia riuscita, a tuo parere come posso comporre un buon substrato per pioppini? grazie ancora e cordiali saluti Federico
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03/05/2011, 17:51 |
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federico78
Iscritto il: 24/04/2011, 13:48 Messaggi: 72
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Ciao a tutti, ho una domanda per quanto riguarda il substrato per pioppino; vorrei fare qualche balletta e mi chiedevo come potrei arricchire la paglia cosi che il substrato renda meglio,e magari impedisca per quanto possibile l'insorgere di altre muffe pericolose per il pioppino. qualcuno sa darmi qualche informazione? grazie a tutti
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07/05/2011, 16:51 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68677 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ho unito l'intervento a questa discussione già avviata. ciao, Marco
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07/05/2011, 17:22 |
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Raoul
Sez. Funghi
Iscritto il: 23/08/2010, 16:29 Messaggi: 824 Località: Conegliano
Formazione: Enologo
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Un cordiale saluto da Raoul.....per il discorso del substrato per il pioppino......si può arricchire la paglia trinciata o, per chi utilizza la segatura di pioppo, con varie crusche o farine......ma anche con del fieno di erba medica. In bibliografia propongono molte formulazioni, ma il problema non sono le formulazioni, che possono essere più o meno ok, quanto la temperatura di semisterilizzazione e la sua durata. A questi due aspetti segue quello dell'inoculazione del micelio, che deve essere fatta in ambiente sterile e quantomeno protetto. Il Pioppino non è così veloce ed aggressivo come un Pleurotus, per cui quanto sopra è molto importante....e bisogna seminare abbondante! Se la semisterilizzazione non uccide una buona parte della microflora presente, questa, in fase d'incubazione, può rimettersi in movimento e creare problemi di surriscaldamento al substrato. Comunque, meglio non arricchire troppo e, semmai, farlo sempre per gradi....una saluto da Raoul e Funghi-KnowOut....
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08/05/2011, 11:28 |
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federico78
Iscritto il: 24/04/2011, 13:48 Messaggi: 72
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Ciao Raoul, ti ringrazio per la risposta quindi mi consigli di iniziare con paglia e arricchire a poco a poco; per quanto riguarda la semisterilizzazione vanno bene sempre i 70°? e per quanto tempo? non ho la piu pallida idea... grazie ancora Federico
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08/05/2011, 20:06 |
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Angi
Iscritto il: 16/10/2010, 16:21 Messaggi: 130 Località: Riviera Romagnola
Formazione: Infungato
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Cita: La pastorizzazione è un procedimento a caldo, circa 70°,che uccide le muffe e i batteri dannosi e lascia in vita quelli ''benefici'' che ci aiutano a difendere il micelio durante la colonizzazione della paglia. Questi batteri ci proteggono x un periodo di tempo di soli 15-20 gioni, dopodiche se la balletta non è diventata completamente bianca di micelio, le spore di muffe e batteri malefici torneranno in vita, rovinando irrimediabilmente le ballette. Con la pastorizzazione puoi lavorare la paglia a cielo aperto, attenta però a non superare i 70° o rovini tutto e devi trattarla come se fosse sterile.
La sterilizzazione a 100° o ancora meglio, 121° delle pentole a pressione uccide qualsiasi forma di vita, lasciando il substrato libero di essere colonizzato solo da quello che vorremo noi. Siccome questi substrati sono altamente appetibili da tutte le spore o muffe del mondo, se vengono esposti all'aria o vi introduciamo erroneamente qualche batterio li possiamo buttare.
se usi solo paglia è più che sufficiente la pastorizzazione a 70° per 2-4 ore e potrai aggiungere micelio e confezionare le ballette usando le solite (scarse) precauzioni igieniche, perchè lignina e cellulosa sono molto resistenti alle contaminazioni. tutto cambia quando cominci ad arricchire la paglia con farine o crusche, in questo caso non è la paglia che contamina ma gli additivi proteici, l'arricchimento poi andrebbe fatto molto in anticipo, il composto andrebbe inumidito, rivoltato più volte e fatto fermentare come fanno nelle fungaie a ciclo chiuso. ci sono tecniche che non sono alla portata del coltivatore hobbysta o dilettante, occorrono tunnel costosi e ambienti x l'inocolo serviti da aria sterile. personalmente, continuerei a usare solo paglia, forse otterrei qiualche fungo in meno, senza i rischi di dover buttare micelio e rifare il lavoro. se vuoi usare additivi proteici ti dovrai attrezzare di buste professionali dotate di filtro e sterilizzare in autoclave, per l'inoculo dovrai sempre lavorare in aria sterile prodotta da una cappa a flusso laminare, che anche se autocostruita costa circa 3-400€ x un modello da 60 x 60 cm
_________________ MONDO FUNGO Coltivare funghi eduli non è mai stato così facile.
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09/05/2011, 0:23 |
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federico78
Iscritto il: 24/04/2011, 13:48 Messaggi: 72
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Ciao Angi, grazie della risposta molto esauriente ok allora proverò a fare cosi come mi dici tu, solo paglia trinciata, sterilizzata a 70 e imballettata. Un'altra domanda, supponendo che la balletta alla fine del riempimento abbia la forma di un rettangolo in 3 dimensioni, in che punti , e di che dimensioni devo fare i fori? grazie ancora Federico
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09/05/2011, 13:43 |
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Raoul
Sez. Funghi
Iscritto il: 23/08/2010, 16:29 Messaggi: 824 Località: Conegliano
Formazione: Enologo
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Quando parliamo di substrato per funghi e dei suoi possibili procedimenti di pastorizzazione, dobbiamo mettere in chiaro alcuni concetti.
Arrivare a 70 gradi e mantenere tale temperatura per un certo numero di ore, significa, in linea di massima, uccidere forme vegetative dannose di muffe, batteri ed alcune spore. Vorrei però sapere, quali sono i microrganismi benefici che rimangono in vita dopo il trattamento a caldo di 70 gradi e che aiuteranno il micelio? " questi batteri ci proteggono per 15-20 giorni dopodichè i competitori...." " con la pastorizzazione puoi lavorare a cielo aperto senza però superare i 70 gradi..." Se si usa solo paglia è più che sufficiente la pastorizzazione a 70 gradi per due-quattro ore e potrai confezionare le ballette usando le solite scarse precauzioni perchè la lignina e la cellulosa sono molto resistenti alle contaminazioni"
Quello che ci prefiggiamo quando elaboriamo un substrato per funghi, è che la sua formulazione, abbia un adeguato rapporto carbonio/ azoto, tale da dare una elevata specificità.In questo modo, il micelio invaderà velocemente il substrato.
Dobbiamo far sì che il substrato sia microbiologicamente selettivo, ovvero quanto in esso contenuto sotto forma di biomassa alla fine della pastorizzazione, dovrà permettere al micelio d'invadere, senza problemi di competizione, il substrato medesimo.
Il substrato dovrà essere ok dal punto di vista fisico-chimico....pH, struttura, tasso d'umidità.
Dovrà essere potenzialmente, fortemente produttivo.
Questo è quello che ci prefiggiamo quando dobbiamo preparare un substrato per funghi.
Segue......Raoul...Funghi knowOut.
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09/05/2011, 17:00 |
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Raoul
Sez. Funghi
Iscritto il: 23/08/2010, 16:29 Messaggi: 824 Località: Conegliano
Formazione: Enologo
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Certo utilizzare la sola paglia per inoculare il pioppino ci può stare, però è un substrato molto povero, con un rapporto carbonio/azoto molto largo, non idoneo per una veloce invasione da parte del micelio.
Inoltre non è vero che la cellulosa sia resistente alle contaminazioni.....magari lofosse! I pacchetti enzimatici di cui sono forniti i vari trichoderma lo dimostrano, purtroppo, molto spesso, anche presso le grosse aziende che si preparano il substrato da molti anni. Dopo un trattamento termico a 70 gradi per alcune ore, da che cosa ci viene data la selettività che ci deve proteggere? Dal fatto che abbiamo solo eliminato alcune forme di vita dannose? Non è sufficiente!
L'inquinamento da trichoderma appare già dopo 12-13 giorni dalla semina e, delle volte, anche prima quando non c'è un bricciolo di selettività nel substrato. Quando seminiamo all'aria aperta, per quanto protetta, subiamo già un inquinamento....a questo punto può succedere di tutto,dipende solo dall'ambiente, dalla fortuna, e non certamente dalla tecnica che abbiamo utilizzato, così facendo.
Operando un trattamento termico a 70 gradi e seminando abbondante all'aria aperta, si può pensare di utilizzare solo dei pleurotus estivi, nemmeno quelli invernali, ben più esigenti in fatto di selettivtà del substrato. Se è già difficile per un pleurotus....figuriamoci per un Pioppino! L'Agrocybe cammina bene su di un substrato ricco e sterile, dove abbiamo una sicura riproducibilità microbiologica. E' difficile farlo su di un substrato pastorizzato, che non sia altamente selettivo......direi che è quasi impossibile, anche con semine di 7-9 litri di micelio per quintale di substrato! Quello che affermo non vuole essere un peccato di presunzione, ma è soltanto una constatazione. In Italia, solo due o tre aziende stanno producendo, bene o male, del substrato pastorizzato, per fare il pioppino....le altre non ci riescono, nonostante i mezzi a loro disposizione.Creare un susbtrato per il Pioppino, altamente selettivo, sul pastorizzato, sembra sia veramente difficile!
Con quanto precede, desidero dire a Federico che se vuole farsi veramente qualche balletta per il Pioppino, è meglio che si orienti verso una semisterilizzazione a 90-100 gradi per 10-12 ore di sacchetti dotati di filtro spugnetta, termoresistenti, riempiti con del substrato arricchito.Dovrà poi inoculare in ambiente protetto, possibilmente sterile, o almeno davanti ad un Bunsen acceso, da laboratorio.
Penso che solo così si potrà levare lo sfizio del Pioppino. Pastorizzare solo paglia, a 70 gradi, e seminare all'aperto, mi sembra un pò, poco convincente!
Cordiali saluti da Raoul e Funghi knowOut.
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09/05/2011, 17:37 |
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federico78
Iscritto il: 24/04/2011, 13:48 Messaggi: 72
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Ciao Raoul, grazie per la risposta...beh pensavo fosse un po piu semplice fare ballette per pioppino, ma ora che ci penso ho visto dieversi pezzi di legno di pioppo invasi da altre specie di funghi. Per esempio ho in giardino qualche pezzo di legno di pioppo che in stagione producono qualche etto di pioppini; ma ho notato che alcuni di questi pezzi di legno sono invasi da altre 2 specie di funghi che nemmeno conosco; una prima specie è molto consistente, dura e legnosa senza gambo e a forma di "lingua", la seconda invece sono funghi in famiglie, piccoli di colore scuro, esili e vuoti all'interno. Hai qualche dritta su un trattamento che posso fare perche non si rovinino compretamente questi pezzi di legno contaminati? e che non contaminino anche gli altri pezzi che ancora non mostrano lo stesso "inquinamento"? GRAZIE ancora Federico
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09/05/2011, 23:06 |
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