23-10-2020Amanita gemmata, Amanita junquilleafungo da riconoscere..
Principali caratteri macroscopici:
Cappello: 4÷8 cm. , inizialmente emisferico-convesso, fino poi ad appianato. La cuticola vischiosa con tempo umido, è glabra, di un bel colore giallo vivace, crema giallognolo, con il bordo più chiaro e striato. Il cappello è cosparso di verruche larghe, piatte, fioccose, rade ed irregolari, residuo del velo generale.
Lamelle: bianche o biancastre, libere o sub-libere, fitte e sottili, con il filo dello stesso colore che talvolta si
presenta fioccoso; intercalate da lamellule tronche di varia lunghezza.
Sporata : la sporata in massa è di colore bianco.
Gambo: cilindrico, slanciato, leggermente rastremato in alto e bulboso napiforme al piede. Da pieno, poi midolloso-fistoloso. Di colore bianco, presenta una leggera pruina nella parte alta e
fini fioccosità irregolari alla base. Anello membranoso, fragile, fugace, bianco. Volva (il velo generale che avvolge completamente il carpoforo giovane) è bianca, morbida ed aderente al bulbo,
alla rottura è circoncisa, dissociata in un collarino fioccoso, irregolare, oltre il bordo del bulbo.
Carne: tenera e bianca, è leggermente giallina a contatto con la cuticola del cappello.
Odore e sapore: odore e sapore sono entrambi miti e gradevoli, comunque poco significativi.
Habitat: si può osservare soprattutto in primavera, ma anche in autunno, in boschi di latifoglie e conifere, con preferenza per queste ultime e per i terreni acidi.
Note:
E’ specie
SOSPETTA di TOSSICITA’, per lungo tempo ritenuta commestibile dopo prolungata cottura, può causare, se consumata poco cotta o in quantità eccessive, disturbi gastroenterici, anche se non molto gravi.
Fungo da non cogliere.Forse più conosciuta come
Amanita junquillea, ultimamente il nome prevalente è tornato Amanita gemmata. In letteratura sono descritte A. junquillea. v. amici, più tozza e con colori crema più tenui, A. junquillea v. gracilis più esile,