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Perchè funghi a ciclo chiuso significa reddito sicuro...! 
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Buongiorno, sono ancora Raoul e desidero aprire una nuova argomentazione sul tipo.....perchè oggi avviare una piccola coltivazione di funghi pleurotus, cardoncelli, pioppini od altri, a ciclo chiuso, potrebbe essere una fonte sicura di reddito
economico? Quando parlo di ciclo chiuso intendo dire che bisogna prepararsi il substrato in proprio, farsi delle piccole serre,far fruttificare le ballette e vendere i funghi prodotti. Altra opzione carina....vendere le ballette agli appassionati hobbysti! Cosa ne pensate? VI spiego perchè, oggi, secondo un mio umile parere, questo tipo di piccolo impianto, sulla falsariga di quello che mi sono costruito io da solo è l'unica alternativa valida per chi vuole coltivare funghi!

Nel mio prossimo messaggio entrerò nei dettagli....di quanto sto affermando! Cordiali saluti a Marco ed a tutti gli amici
appassionati di funghi che mi leggono...Raoul.


27/09/2010, 12:36
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Buonasera, eccomi qui di nuovo come promesso per spiegare per quale motivo oggi l'unico modo di guadagnare producendo funghi, è quello di prodursi il substrato da soli con un piccolo impianto costruito in economia.
Per produrre funghi in ciclo continuo ci vogliono, a seconda di quanto si voglia o possa sfruttare il substrato, da 5 serre a 9/10 a 13/14 serre.Tutto ciò si riferisce alla coltivazione dei pleurotus o dei pioppini.Chiaramente le serre, a seconda del momento e della zona dovranno o possono essere coibentate e climatizzate.Una sola serra di questo tipo può costare dai 25000 ai 30000 euro....fate Voi quindi il calcolo di quanto possono costare 13/14 serre!

Oggi le platee, ovvero le aziende che vendono il substrato ai produttori che non attuano il ciclo chiuso, praticano un prezzo partenza di circa 13-15-17 euro a quintale. A questo prezzo si deve aggiungere il trasporto. Arriviamo così ad un prezzo del substrato che può sorpassare i 20 euro a quintale. Questo significa che, se il substrato non produce più di venti kilogrammi di funghi a quintale e per ciclo, un kilo di funghi viene a costare circa un euro! Troppo! A questa voce va aggiunta la raccolta, la cassetta, il trasporto al mercato.....ecc. Come vedete, acquistando le ballette ad autotreni e considerando i prezzi attuali medi di mercato....non c'è da stare allegri! Anche vendere tanti funghi oggi può essere un problema! C'è la grande distribuzione ma quella paga meno forse del mercato all'ingrosso....l'unico vantaggio e che da una continuità alla vendita.

Penso che ci sarà una selezione nell'ambito delle aziende produttrici di funghi....rimarranno in piedi solo quelle che si producono
da sole il substrato. Ritengo che una cosa intelligente possa essere questa:

Attrezzare un piccolo tunnel da circa 40 quintali di substrato per pastorizzazione, il che significa produrre 160 ballette da 25 kilogrammi l'una.Sono 160 quintali di substrato al mese...pari a 480 quintali in tre mesi, la durata di un ciclo normale di coltivazione. Quintali 480 per 25% di resa in funghi...equivalgono a 12000 kilogrammi di funghi prodotti durante un ciclo della durata di circa tre mesi.Ora, a seconda di come si è attrezzati con delle piccole serrette, si possono fare anche tre cicli e più
se si possono sfruttare i mesi estivi! Quindi con tre cicli si possono produrre 36000 kilogrammi di funghi.....che vanno moltiplicati per un prezzo medio di vendita che non sarà quello della grande distribuzione o del mercato all'ingrosso....perchè data l'entità della produzione la vendita va fatta attraverso canali diversi certamente più remunerativi.

Il prezzo del substrato, fatto in casa, può essere tale che un kilogrammo di funghi potrà costare dai 40 ai 50 centesimi di euro, quindi al riparo da ogni rischio prezzo!Ritengo umilmente, che oggi, solo così si può produrre un pò di funghi e guadagnare....il giusto!Attendo delle repliche da parte degli appassionati di funghi e dei possibili futuri funghicoltori.

Saluto cordialmente, Raoul.....a presto....nel leggerVi!


27/09/2010, 22:29
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bè secondo me il fatto di produrre il substrato è una buona idea ma ci vogliono enormi fondi per metere in piedi un attività del genere io incomincerei con la produzione di funghi,praticamente acquistando ballette già inoculate,il prezzo all ingrosso è di circa 4,50/5 euro il kg e nn è male si può arrivare intorno ai 6/6.50 euro al kg in inverno,pagando i pani 1,80/1,70 a pezzo il guadagno cè...

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28/09/2010, 1:14
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Caro Massimo, sono Raoul e ti rispondo.....così.

Il mio ciclo chiuso si riferiva alla produzione di substrato per funghi pleurotus, pioppino,coprinus comatus, hypsizigus marmoreus. Io con lo stesso impianto, ovvero un piccolo tunnel di pastorizzazione, mi produco anche un pò di ballette di eryngii, ballette da 25/30 kilogrammi ognuna.Quindi il mio substrato è un substrato pastorizzato e non sterile o semisterile come fanno le aziende che producono i pani del cardoncello! Ho un costo di produzione, a quintale di substrato, molto più contenuto perchè il mio procedimento è molto più semplice rispetto a quello utilizzato per i pani! Conosco tutta la trafila....
come penso la conosci anche te. Io non ho mai detto che acquistare i pani di cardoncello e coltivarli sia una coltivazione
antieconomica.....ma, comunque mi permetto di affermare che rimane pur sempre una coltivazione di un certo rischio, vuoi
per la batteriosi, vuoi per le muffe verdi, vuoi per le ondate di sovraproduzione che fanno arrivare i prezzi del cardoncello
a 2,5-3-3,5 euro al kilo, il che significa,in quei momenti produrre in perdita. A maggior ragione in quanto oggi il famoso kilo di funghi per panetto è un pò sempre più un miraggio. E' difficile arrivare agli 800 grammi, ed è sempre più frequente sentir parlare di 600-7oo grammi di funghi per pane.....Non so se Tu, Massimo sei d'accordo, ma io agli amici che vogliono entrare nel mondo del cardoncello consiglio sempre molta prudenza sopratutto nel numero dei pani da mettere a dimora!

Cordiali saluti da Raoul...


28/09/2010, 16:59
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per quanto riguarda le malattie sono daccordo cn te,il cardoncello è un fungo molto delicato,fin ora nn ho ankora riscontrato gravi problemi da favorire l'abbandono di questa coltivazione,poi l'importante è conoscere il mercato e districarsi in maniera disinvolta durante i periodi di boom della produzione ke per la mia zona è sempre il mese di ottobre metà novembre dove il prezzo di vendita nn supera mai i 4,50 a commerciante

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30/09/2010, 13:48
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Massimo,buonasera, sono Raoul.....io sono contento che tu sinora non abbia avuto grossi problemi con la coltivazione
del cardoncello! Probabilmente sei un bravo fungicoltore e dove fai la produzione avrai un microclima che ti aiuta.....!
sono d'accordo con te che una delle cose più importanti per un produttore di funghi, è quello di saper fare marketing, e di avere sempre a disposizione i buoni commercianti che danno una mano anche nei momenti meno felici....! Cordiali saluti da Raoul.


01/10/2010, 20:25
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raul ma tu sei un fungicoltore?

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02/10/2010, 1:42
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Massimo 2010, buonasera....come va? .....spero bene con questi benedetti cardoncelli!

Ti rispondo così.....sono entrato nel mondo affascinante dei funghi quasi quarant'anni fa. Parlo degli anni 70 quando lavoravo
nella più grande azienda d'Italia che produceva substrato incubato per champignons e pleurotus. A quell'epoca producevamo
qualcosa come 280000 quintali di substrato incubato in otto mesi. Da ogni tunnel di pastorizzazione uscivano circa 3500 quintali di composto, pari a 12-13 autotreni di ballette......questa è stata la mia prima scuola ed allora avevo circa trent'anni.
Come vedi è passato un pò di anni....ma io mi sono costruito attraverso questo tipo di aziende. Preparavo substrato e gestivo il laboratorio di analisi...era molto appassionante. I tempi sono cambiati ed oggi si parla di indoor compost per i champignons! Una tecnica di preparazione diversa a cui si è arrivati per un discorso d'impatto ambientale.

Da allora, sono passati tanti anni....nel corso dei quali mi sono divertito lo stesso, però utilizzando sempre impianti pilota da me costruiti in economia, a fare substrato e ricerca cercando di arrivare a fare delle cose un pò innovative.....diverse da quello che fanno gli atri.....però tutto questo sopratutto per passione......Ora faccio ancora qualcosa, ma sopratutto ricerca
ed innovazione.....ho molti amici che fanno coltivazione di cardoncello ed è per questo che conosco molto bene le problematiche.....i pro ed i contro....mi sono divertito anche a fare panetti di cardoncello con alcuni amici alcuni anni addietro
ma solo per passione non come lavoro....conosco anche personalmente quasi tutti i produttori di pani di cardoncello.... buonasera Massimo..... a presto e spero che ti vada sempre tutto liscio.....Raoul.


02/10/2010, 20:22
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grazie raul io sono giovanissimo 24 anni e faccio questo mestiere da tre anni fin ora è andato tutto bene forse perkè sono molto scrupoloso :D o solo fortunato ti ringrazio per gli auguri ti ti auguro di divertirti con i tuoi esperimenti...ahhh dimenticavo siccome sono ignorante in coltura di champignon sapresti dirmi se potrei fare un substrato casereccioe con cosa di preciso anke se sò qualkosa sommariamente grazie.

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03/10/2010, 17:52
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Massimo buonasera.....mi chiedi del prataiolo....bene....ti dico in parole semplici che per fare il substrato per i champignon si utilizza oggi, universalmente, paglia e pollina con altri addittivi come il gesso....va bene anche il letame di cavallo però sempre arricchito perchè da solo non basta....mi riferisco al tenore di azoto sulla sostanza secca. Si può fare....perchè no....anche in economia e in modo artigianale, però poi devi avere a disposizione un piccolo tunnel di pastorizzazione entro il quale il substrato dovrà sottostare al procedimento termico che induce selettività ed elimina le forme vegetative di vita di eventuali competitori. Tanti anni fa ho fatto anche coltivazione di champignon, ma ti dico la verità è abbastanza impegnativo per le strutture in cui va coltivato ed anche come tecnica di coltivazione.....sinceramente non mi piace....preferisco altri funghi!

Però non significa che tu non puoi provare...queste sono le sfide carine....il substrato può fermentare all'aperto e poi però, quando è pronto, va entrato in quel benedetto tunnel di pastorizzazione...che può essere costruito in economia!

In bibliografia trovi istruzioni sul substrato per i prataioli....non è difficile...ed anche sul come pastorizzare....sono diagrammi
abbastanza standart....però sei tu che ti devi fare l'esperienza....penso che non sia difficile. E' più impegnativa la fase di coltivazione....perchè purtroppo anche qui ci sono malattie da tenere sotto controllo....penso che tu avrai letto....mi fa piacere che tu sia scrupoloso, perchè questo è uno dei presupposti importanti per un giovane fungicoltore! Buonasera
Massimo....a presto....Raoul.


03/10/2010, 21:30
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