09/12/2013, 23:29
Raoul ha scritto:Buongiorno, Marco! Ieri ti ho inviato l'altra metà del mio racconto......la pastorizzazione e semina, ma mi sono accorto che qualcosa non ha funzionato, perchè non l'ho trovata sui messaggi! Intanto ti rispondo ...... No! non faccio le ballette per lavoro, ma per passione, e lo faccio non sempre, ma solo in determinati momenti, quando posso! Una parte delle ballette incubate le metto in coltivazione ed un'altra parte , qualche volta le vendo a qualche amico agricoltore che me le chiede. Ho avuto, recentemente, un contatto, con una delle più grandi aziende a livello nazionale, per cedere loro il Know out per fare substrato per il pioppino.Alla fine però, non per motivi economici, ma per motivi tecnici legati ai loro impianti, la cosa non è andata in porto. Sappi comunque che fare substrato per pioppino sul pastorizzato è molto difficile! Loro hanno tentato per diversi anni ,spendendo soldi anche per consulenti e non ci sono ancora riusciti! E' difficile creare nel substrato, la giusta selettività! Pensa che io lo faccio sul biologico!
Marco,scusami se mi sono dilungato, ma ora ritorno, alla mia pastorizzazione e semina!
Io, normalmente, arricchisco la paglia, nel momento in cui procedo al riempimento del tunnel di pastorizzazione. Mi sono costruito questo piccolo tunnel che in definitiva, è un cassone termico, dotato di un impianto di ricircolo forzato dell'aria e, di un grigliato particolare sul suo pavimento. Due operai, con le forche, riempiono il cassone creando al suo interno, un letto uniforme di substrato alto circa metri 1,80-1,90. Nel mio tunnel ci stanno circa 14-15 quintali di composto. Ottengo circa 55-60 ballette da 25-30 kg. l'una. Il loro peso dipende dalla struttura e dal tasso di umidità del substrato. Cerco sempre di fare un substrato piuttosto alto di umidità perchè, nel momento che va bene, questo ti da molti funghi e belli consistenti!
Marco, io penso che Tu senz'altro, avrai visitato qualche fungaia a ciclo chiuso e avrai notato come sono fatti i tunnels di pastorizzazione! La maggior parte dei produttori di substrato utilizzano, per pastorizzare, un generatore di vapore ed una centralina elettronica che gestisce tutti i parametri utili, dall'inizio alla fine. Il tecnico imposta e la centralina esegue!
Così è veramente carino pastorizzare, ma costa!
Io, Marco, mi sono però inventato un procedimento di pastorizzazione molto semplice, che non utilizza, ne vapore, ne centralina elettronica. Utilizzo solo un termometro di vetro, a bulbo lungo, col quale controllo al bisogno, la media delle temperature del substrato. La mia pastorizzazione, dura normalmente una settimana ma, delle volte anche di più. Dipende da molti fattori.La punta della temperatura può arrivare a 65-70 gradi.Cerco di ottenere SELETTIVITA', la cosa più importante per non avere dopo degli inquinamenti.
In bibliografia, Tu lo sai, consigliano molti procedimenti di pastorizzazione, ma , nessuno, ti dice: fai cosi che vai bene! Magari! Le esperienze ce le facciamo sempre sulla nostra pelle! Delle volte, potendo, l'alternativa intelligente può essere quella di chiamare un esperto che t'insegna il mestiere.
A fine pastorizzazione, dopo aver raffreddato il substrato, mi accingo alla sua semina in questo modo.
Dobbiamo essere in tre persone. Io ed un'amico, davanti al tunnel aperto, teniamo aperto con le mani un sacco di plastca provvisto di fori( da dove poi nasceranno i funghi ). Con una piccola forca, questo sacco, viene riempito piano piano di substrato, da una terza persona che sta, dapprima, davanti al tunnel e poi, dentro al tunnel. Man mano che questa terza persona riempie di composto il sacco, io distribuisco al suo interno il micelio nel modo più uniforme possibile.La balletta man mano che si riempie e semina, viene anche pressata in modo uniforme. Alla fine le ballette pressate e seminate, vengono chiuse e messe ad incubare in un locale caldo.
Caro Marco, come vedi, ho scritto un romanzo, ma credimi, sono tante le cose che vanno dette quando si prepara substrato.Ti dirò, sono enologo e quindi mi ritrovo, da un lato, con i lieviti del vino che, sono funghi anch'essi e, dall'altro, con quelli che ogni tanto deliziano il palato a tutti noi!
Mi hai chiesto se vado per funghi. Ci sono andato anni addietro, grazie ad alcuni amici, veri fungaroli, in Basilicata! Recentemente non sono più andato.Ne avrei proprio bisogno perchè sono un pò arruginito!
Ciao, Marco, a presto!......Raoul.
10/12/2013, 17:54
02/01/2014, 22:59
05/01/2014, 12:54
05/01/2014, 13:03
11/01/2014, 19:16
11/01/2014, 20:10
Raoul ha scritto:Non è così semplice.........si, la paglia probabilmente si riscalderà ma bisogna vedere quanto! Poi la temperatura deve essere sempre uniforme e quindi ci vuole un ventilatore e poi ci vuole almeno un filtro per la fase di condizionamento e quella di raffreddamento..........tutto qui..........ci vuole un pò di vapore anche se arriva in maniera artigianale, come d'altronde facevo io..............Raoul. Ci vogliono dei diagrammi prestabiliti di temperatura durante tutta la fase di pastorizzazione.........le temperature non possono essere lasciate al caso.........ecco perchè ci vuole un minimo d'impiantistica e di esperienza.........altrimenti l'alternativa al tunnel di pastorizzazione e solo l'immersione in acqua calda.........ma ci sono anche altri procedimenti solo che sono impegnativi e non molto pratici..........ed adatti sopratutto per le varietà estive, quelle veloci ad invadere..........cordiali saluti da Raoul. Nel libro che sto scrivendo saranno presenti tutti questi aspetti.......ma non è ancora pronto.............ci sto lavorando...........
22/09/2017, 12:39
24/09/2017, 11:58
pircir ha scritto:come è andata ?
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