|
il mio raccolto di sanguinelli
Autore |
Messaggio |
stellaalpina
Iscritto il: 25/03/2014, 0:52 Messaggi: 157
|
Wow, sanguinelli a gogò, quest'anno ho fatto il pieno! Quelli delle foto li ho raccolti il giorno di Natale. Il giorno della vigilia e di Santo Stefano, altrettanti! Che lavoro, ma che buoni!!!
Allegati:
DSCN1996rit.jpg [ 231.57 KiB | Osservato 3513 volte ]
DSCN1998rit.jpg [ 287.85 KiB | Osservato 3513 volte ]
_________________ Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato per 10 lune nei suoi mocassini. (Lakota Sioux)
|
13/01/2015, 22:17 |
|
|
|
|
stellaalpina
Iscritto il: 25/03/2014, 0:52 Messaggi: 157
|
Chiamandosi volgarmente sanguinelli (da alcuni ho sentito anche ‘sanguinosi’), pensavo che il loro nome latino fosse Lactarius sanguifluus, ma in rete ho appena trovato almeno altre 4 varietà di sanguinelli (Lactarius semisanguifluus, Lactarius salmonicolor, Lactarius vinosus, Lactarius deliciosus), di cui non riesco a cogliere le differenze dalle foto. Mi sapete chiarire le idee? Grazie!
_________________ Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato per 10 lune nei suoi mocassini. (Lakota Sioux)
|
13/01/2015, 22:18 |
|
|
contadinotoscano
Iscritto il: 18/11/2012, 20:59 Messaggi: 1138 Località: Valdarno Superiore
|
complimenti per il tuo raccolto di "pennecciole"come si dice dalle mie parti in griglia secondo me sono le migliori con trito di aglio e prezzemolo i lactari buoni sono solo quelli che hai descritto (cioè con latte che vira al rosso al verde o arancione o rosso scuro il salmonicolor è quello che vira di meno e di colore più chiaro per questo si può anche scambiare con lactari molto tossici tipo il terminosus e simili gli altri sono inconfondibili il sanguifluus e il semsanguifluus sono simili e latte rosso che al taglio diventa verde il deliciosus ha latte color carota e si distinque perchè con l'invecchiamento tende a diventare verde al centro e sul gambo spero di esserti stato di aiuto ciao
_________________ ma che film la vita grazie augusto grazie nomadi
|
13/01/2015, 23:54 |
|
|
stellaalpina
Iscritto il: 25/03/2014, 0:52 Messaggi: 157
|
Grazie contadino, si anche noi li apprezziamo molto cotti alla griglia con trito di aglio e prezzemolo; solo quelli più piccoli li abbiamo tritati con altri funghi (tipo gli steccherini, raccolti in abbondanza anche questi!) per salse da utilizzare per condire bruschette e pasta. Ovviamente non potendoli mangiare arrosto per più di tre giorni consecutivi, abbiamo provato a cuocerli su griglia e poi metterli in congelatore per conservarli più a lungo. Nei prossimi giorni vedremo come è andata questa prova. Grazie per la spiegazione, è chiara. Ed ho capito che da anni raccolgo quasi tutte queste varietà di lactari (dal taglio con liquido più rosso a quello color carota...), e pensavo che appartenessero ad una sola varietà. Ciao!
_________________ Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato per 10 lune nei suoi mocassini. (Lakota Sioux)
|
16/01/2015, 20:54 |
|
|
stellaalpina
Iscritto il: 25/03/2014, 0:52 Messaggi: 157
|
Ho una curiosità da chiederti, che mi è venuta in mente solo ora. Alcuni dei lactari che trovo (mi riferisco sempre a questa famiglia) si presentano con una forma strana, cioè senza lamelle inferiori (come se fossero amorfe, difatti sotto hanno una superficie rugosa e pulita) e sono come se fossero due o tre funghi nati insieme, di cui non si capisce il verso. Hanno il solito liquido rosso e li ho mangiati. Sono ancora viva, quindi non ti chiedo info sulla loro commestibilità ma se ne hai mai trovati e se sai perché nascano così. Mi spiace di non aver fatto foto per documentare la cosa. Magari se ne trovo degli altri la posterò.
_________________ Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato per 10 lune nei suoi mocassini. (Lakota Sioux)
|
16/01/2015, 21:09 |
|
|
Tarty81
Iscritto il: 02/10/2012, 12:16 Messaggi: 3385 Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
|
Stella occhio alla penna..con i funghi non si scherza e non si da per commestibile assaggiandoli io non vado a funghi ma alcuni amici miei si..e mi hanno riferito di non cogliere mai i funghi che non si conoscono..neanche mettendoli assieme agli altri....infatti dicono " non li conosco non li colgo" ..!!!!! anche qui da me ci sono se non sbaglio possono trovarsi anche sotto i pini e da noi se non erro vengono chiamate frie!!! Saluti
_________________ Azienda Agricola MicoVivai Produzione piante da tartufo certificate. www.micovivai.it @micovivai
|
16/01/2015, 22:23 |
|
|
stellaalpina
Iscritto il: 25/03/2014, 0:52 Messaggi: 157
|
Grazie Tarty. Il fatto che nascano insieme ai lactari (magari uno è normale e quello accanto è come quello che ho descritto qui sopra) e che hanno lo stesso segno inconfondibile del liquido color sangue, lo stesso colore esterno e consistenza non mi ci ha fatto pensare troppo e li ho raccolti in più circostanze. Vado per boschi e raccolgo funghi sin da ragazzina, forse dagli anni delle scuole medie o poco dopo e di solito sono responsabile, conosco una decina di tipi di funghi e raccolgo solo quei 10 tipi; nel dubbio non li raccolgo nemmeno per mostrarli ad altri, perché prima di tutto non ho qualcuno esperto a cui mostrarli e poi perché come hai detto anche tu non mischierei mai funghi certi commestibili con funghi incerti. Però è vero, la prudenza non è mai troppa. Si, si trovano anche sotto ai pini.
_________________ Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato per 10 lune nei suoi mocassini. (Lakota Sioux)
|
16/01/2015, 22:43 |
|
|
contadinotoscano
Iscritto il: 18/11/2012, 20:59 Messaggi: 1138 Località: Valdarno Superiore
|
stellaalpina ha scritto: Ho una curiosità da chiederti, che mi è venuta in mente solo ora. Alcuni dei lactari che trovo (mi riferisco sempre a questa famiglia) si presentano con una forma strana, cioè senza lamelle inferiori (come se fossero amorfe, difatti sotto hanno una superficie rugosa e pulita) e sono come se fossero due o tre funghi nati insieme, di cui non si capisce il verso. Hanno il solito liquido rosso e li ho mangiati. Sono ancora viva, quindi non ti chiedo info sulla loro commestibilità ma se ne hai mai trovati e se sai perché nascano così. Mi spiace di non aver fatto foto per documentare la cosa. Magari se ne trovo degli altri la posterò. quello che hai scritto mi ha veramente incuriosito che ho fatto subito una ricerca non avendo mai fatto caso a questo lactario è un lactarius semisanguifluus attaccato da un "pirenomicete"LA PECKIELLA o HYPOMYCES DEFORMANS che si trova nell'imenio del fungo e impedisce la crescita normale delle lamelle a volte inesistenti o rozze nervature bianche per la presenza del parassita il fungo in reazione a questo attacco è più carnoso e massiccio tagliandolo si ha chiara la presenza del lattice color carota che fà accettare il fungo come parte del gruppo DELICIOSUS e pertanto commestibile l' hypomyceus può attaccare anche lactari con lattice bianco da non prendere mai un HYPOMYCES AUREUM può attaccare anche alcuni boletus gialli trasformandoli in masse informi e marcescenti. concludendo il fungo è commestibile come tutti i lactari a latte rosso L'HYPOMYCES è INNOCUO vorrei postare una foto ma al momento non riesco a prenderla dal libro NOTA: questa non è farina del mio sacco ma tratta dal volume primo I FUNGHI DAL VERO di BRUNO CETTO ti ringrazio della domanda che mi ha fatto conoscere un particolare finora a me sconosciuto ciao
_________________ ma che film la vita grazie augusto grazie nomadi
|
16/01/2015, 23:14 |
|
|
stellaalpina
Iscritto il: 25/03/2014, 0:52 Messaggi: 157
|
Grazie contadino! Si, è proprio lui la causa di tutto, l'HYPOMYCES DEFORMANS! L'ho cercato con Google Immagini ed ho visto foto del fungo con le lamelle amorfe che di tanto in tanto mi capita di trovare. Mi viene da aggiungere, ma solo per la mia "esperienza" e senza alcuna certezza, che questo "parassita" sia più legato alla zona e alla pianta sotto cui nasce il fungo (e quindi habitat, umidità, esposizione, presenza di piante particolari), più che al fungo stesso, perché nel bosco dove vado li trovo così solo in una certa parte del bosco. Magari sbaglio, ma tutto serve per imparare. Grazie ancora. Ne ho imparata un'altra, è davvero interessante questo scambio di info e nozioni tecniche.
_________________ Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato per 10 lune nei suoi mocassini. (Lakota Sioux)
|
17/01/2015, 19:47 |
|
|
stellaalpina
Iscritto il: 25/03/2014, 0:52 Messaggi: 157
|
Contadino, vista la tua disponibilità, ti porgo l'ultima domanda e poi non ti chiedo più di fare i compiti a casa! Questa penso che per te sia semplicissima, ma io sto col dubbio da tanti anni. Ti chiedo il nome dell'arbusto sotto cui nascono questi lactari. Si parla di macchia mediterranea, quindi nei dintorni si trovano pini, querce, corbezzoli, ginepri, ma loro nascono sotto un arbusto in particolare. E se ci hai mai fatto caso ne prendono anche il caratteristico odore (molto forte). E' un sempreverde, viene anche una bella chiazza arbustiva, non solo strisciante, ma certe volte anche abbastanza alta. Io sin da ragazzina lo chiamo "legno stregone" e non so spiegarne il motivo, forse da vecchi racconti di papà o da storie, usanze antiche che ho sentito, boh. Ho appena cercato in rete i vari arbusti sempreverdi e credo di aver individuato il lentisco, mi confermi se è lui? Ciao ciao!
_________________ Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato per 10 lune nei suoi mocassini. (Lakota Sioux)
|
17/01/2015, 20:26 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|