FUNGHI RACCOLTI 11 novembre I galletti famiglia Cantharellaceae, genere Cantharellus cibarius, sottogenere pallens
Fungo simbionte particolare e facilmente riconoscibile per la sua colorazione e per l'imenio costituito da pieghe della carne (pliche) e non da vere e proprie lamelle. Ha dimensioni medie, 4 - 8cm, e colore giallo-vivo o giallo-aranciato con cappello spesso leggermente depresso al centro o addirittura imbutiforme, con margine lobato, sinuoso, a volte increspato. nelle immagini il sottogenere pallens così determinato in una escursione micologica con il micologo Antonio Gennari si distingue dal cibarius per il colore pallido e per dimensioni minori.
Imenio: concolore, con pliche intervenose e anastomosate, decorrenti. Gambo: sodo e pieno, rastremato verso il basso. Carne: biancastra, soda e compatta, fibrosa nel gambo, con odore di albicocca e retrogusto leggermente amarognolo.
Habitat: molto comune, cresce gregario, ma a volte, anche se raramente, cespitoso, dalla primavera all'autunno inoltrato sia sotto latifoglia che aghifoglia.
foto di Rubescens - Cantharellus pallens (9).JPG
foto di Rubescens - Cantharellus pallens (10).JPG
Commestibilità: commestibile buono ovunque apprezzato, se ne sconsiglia l’essiccamento perché diventa duro e coriaceo. In caso di conservazione in congelatore, consiglio una scottatura in acqua con bollitura per circa 1 minuto per eliminare il sapore amarognolo che il fungo esprime se viene congelato.
FUNGHI FOTOGRAFATI Non raccogliete mai questi funghi, imparate a conoscerli meglio
Famiglia: Tricholomataceae Genere : Clitocybe nebularis Non raccogliete questi funghi, non mangiate questi funghi, può sembrare invitante ma per carità non la mangiate, fungo con tossicità imprevedibili.
Si si tratta di Clitocybe nebularis, un fungo da considerare TOSSICO, anche se molti lo hanno mangiato e molti continuano a consumarlo. Si tratta di una specie che ha una tosina in parte termolabile ed in parte termostabile. La parte termolabile si può eliminare con una prolungata prebollitura, ma la tossina termostabile, non viene eliminata con la bollitura e rimane nel fungo. L'intossicazione avviene per accumulo, (più pasti ravvicinati e consecutivi, la tossina rimane nel nostro fegato a lungo e una volta raggiunto il "livello massimo" tac ! avviene l'intossicazione!). Ovviamente anche un pasto molto abbondante può creare lo stesso problema. Altro problema se il fungo viene consumato alla griglia, la probabilità di intossicazione aumenta in modo esponenziale, essendo rimasta integra nel fungo anche la tossina che sarebbe sparita con il trattamento delle prebollitura. Bandito, dalle specie commercializzabili, é ormai da considerare non commestibile QUINDI: NIET !!
Cappello: di grosse dimensioni, 5-15cm., dal colore beige-grigiastro, da glabro a subfibrillato.
Lamelle: leggermente decorrenti, da bianco sporco a crema pallido;
Clitocybe nebularis (5)_Edited.JPG
Gambo: robusto e leggermente clavato, fibrillato; Carne: bianca, immutabile; Sapore: subnullo; Odore: molto forte e sgradevole, come di sudore ascellare;
Clitocybe nebularis (6)_Edited.JPG
Clitocybe nebularis (7)_Edited.JPG
Habitat: molto comune, cresce in boschi di conifere e latifoglie. Possibile presenza in cerchi (Cerchi delle streghe);
qui dalle mie parti devono essere tutti intossicati, se ne raccolgono a carriolate. personalmente non raccolgo ma negli anni passati li ho raccolti anch'io, parliamo degli anni 70 quando si sapeva solo della tossina termolabile. si sbollentavano e poi si cucinavano.
Rubescens ha scritto: L'altro fungo bianco che si vede non posso determinarlo così come fotografato Ciao
vediamo se così si vede meglio...
Oggi sono tornata sul luogo del misfatto e ho trovato molte altre mazze di tamburo..Quelle di ieri le ho fritte secondo le tue indicazioni, ed erano SQUISITE!!!! perciò non ti dico la contentezza di averne trovate così tante!
e infine allego la foto di questi "mostri"... enormi, candidi, e soprattutto pesantissimi. Quando li ho raccolti hanno lasciato cadere una sorta di polvere candida, umida, della consistenza dello zucchero a velo; mi piacerebbe tanto che fossero commestibili, perché è "tanta roba"... questi due fanno quasi un chilo, ma non hanno un'aria rassicurante... Immagino voi li conosciate...