Funghi raccolti.....2018

Amanita vaginata
La volva è bianca, membranosa, inguainante e alta sul gambo. Non ha mai un anello.
Carne: molto tenera e fragile, è di colore bianco..

continua volva

il colore interno della volva membranosa sacciforme inguainante
immagini di fungo giovane

Habitat: specie che cresce dalla primavera a tutto l’autunno un po’ ovunque, sia in boschi di latifoglie che di conifere, nelle radure e nei luoghi umidi ed erbosi, su tutti i tipi di terreno.
Amanita vaginata


Specie COMMESTIBILE DOPO PROLUNGATA COTTURA. Non va quindi cucinata alla griglia. Nella prima fase di crescita è avvolta da un velo generale bianco e il suo ovulo ha forma oblunga. E’ una Amanita senza anello (ex genere Amanitopsis). Specie simili: tutte le amanite senza anello che si distinguono soprattutto per il diverso colore del cappello per la conformazione della volva e per le decorazioni sul gambo.

PER VEDERE INTERO POST Amanita vaginata consultare pagina 8

Salve... mi sono imbattuta stamane in questi fungotti...
Mi confermate che sono due mazze di tamburo, una chiusa, e quello che nel Lazio chiamiamo "pepone"? Entrambi commestibili... spero...

Allegati

Esatto Ok - Macrolepiota procera - Mazza di tamduro senza tamburo
devi eliminare tutto il gambo e pulire le verruche che sono sul cappello mediante una di quelle pezzette verdi Scotch-Brite, con il coltello eliminina in superficie l'umbone scuro.
le puoi cucinare fritte: tagli il cappello in spicchi grossi, solitamente le lamelle sono pulite poiché il fungo non poggia a terra,
uova battute con l'aggiunta di un poco di latte ed un pizzico di sale fino e tutto ben amalgamato battuto, ripassere in pane grattugiato misto a farina 70%+30%
tegame medio cm 14-16 con olio di arachidi quantità che sia sufficente a coprire gli spicchi di cappello bello caldo caldo e friggi come sai fare.

L'altro fungo bianco che si vede non posso determinarlo così come fotografato
Ciao

FUNGHI FOTOGRAFATI
28- Ottobre
6-11- NOvembre

Ordine Lycoperdales, Famiglia Sclerodermataceae, Genere Scleroderma citrinum
Si presenta chiuso a forma di palla appiattita, globoso e ovoidale, appianato alla sommità. 1 2
E’ abbarbicato al terreno mediante una protuberanza poco pronunciata con un intricato insieme di filamenti (ife miceliari)
Caratteristiche peculiari di questa specie sono la variabilità nella forma, e nella distribuzione delle cerruche ed il consistente spessore del peridio esterno o esperidio, cose che già la differenziano rispetto agli altri Scleroderma di colore giallo-giallino.



Trascorsi 7 giorni il peridio modifica i suoi colori tendenti a ocraceo, rugoso, verrucoso assai irregolare
3.4

Scleroderma citrinum

Peridio coriaceo, gommoso-elastico, spesso fino anche a 2÷3 mm. Bianco crema o rosato. Le spore mature fuoriescono attraverso una rottura apicale del peridio. Con la sommità si apre a cratere quando completa la maturazione per poter espellere la numerosa polvere sporale.


La gleba è costituita da una massa carnosa interna produttrice di spore, dapprima biancastre, poi crema-rosata, infine nero-violacea.

A completa maturazione assume l’aspetto di una massa polverosa grigio-olivastra-nerastra 9
.



Ambiente tipico, bosco di latifoglia normalmente su terreni silicei.




si tratta di una specie TOSSICA, come tutte le specie del genere Scleroderma

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