Vi ringrazio tutti per le info Molto interessanti ma la confusione un po' è rimasta... La famigliola gialla è il Pioppino? Rubescens la Cardarella viene prodotta anche dal ulivo infatti devi saperla riconoscere...Così mi hanno detto... Fungo molto oleoso che cresce a ceppi... Di più non ti so dire.... Saluti angelo
Ti devo rispondere solo riguardo alla "famigliola gialla" (Armillaria), che non è il pioppino. Il pioppino (Cyclocybe aegerita) è quello che viene coltivato.
Per quanto riguarda gli altri, attendiamo ottobre, così fai qualche foto e facciamo chiarezza
Quì in Friuli c'é abbondanza di armillarea mellea (intesi come chiodini) sono ricercati da tutti, anche da gente senza patentino. Di persona ho questa testimonianza da dare: le considerazioni sono quelle dette prima che il fungo da crudo é tossico e serve quindi mangiarlo cotto, per eliminare le tossine. Come dicevate prima, le tossine si eliminano sia sbollentando prima tali funghi che cuocendoli. Non so se la termolabilità avvenga al raggiungimendo dei 100 gradi o magari con una temperatura consona (tipo 80 gradi). La cottura dura qualche ora e la temperatura, a mio avviso, idonea lo é. Li ho mangiati sia dopo sbollentatura preventiva che senza. Buoni in ogni caso e non sono diventati più mollicci in quanto sbollentati 10 minuti. Quella dell'amaro, da perdere, non l'ho mai sentita. Quando li prepariamo sott'olio, mia moglie li fa bollire 20 minuti nei vasetti e fa crare il vuoto. Così ha sterilizzato il vasetto che non lo era stato prima. Per la cottura di tre minuti in acqua e aceto e la sbollentatura di 10 min. pretesa da mia moglie, non é che il fungo diventi sfatto per 33 minuti di cottura complessiva. Già provato
si e citato il clytobe nebularis volgarmente chiamato nebbione o nella mia regione peven ...... dicendo che contiene tossine termolabili ..... vero, ma non è sufficiente, le tossine termolabili di cui si è a conoscenza da decenni infatti, una volta quando veniva consumato regolarmente veniva fatto previa bollitura per eliminare le tossine in oggetto, purtroppo e dico purtroppo perche era un fungo molto apprezzato nel genovesato, invece piu recentemente e stato accertato che oltre alle tossine termolabili sono presenti altre tossine a cui e stato il nome di nebulina che non sono termolabili e per cui la bollitura non serve a nulla detta tossina va in accumulo nel fisico e puo dare problemi in tempi successivi con successive consumazioni, fungo da non consumarsi. personalmente piu volte non riuscivo a spiegarmi del forte mal di testa dopo raccolte cospicue di detto fungo, basta solo l'odore per dare questo effetto.
Alverman23 ha scritto:Ti devo rispondere solo riguardo alla "famigliola gialla" (Armillaria), che non è il pioppino. Il pioppino (Cyclocybe aegerita) è quello che viene coltivato.
Per quanto riguarda gli altri, attendiamo ottobre, così fai qualche foto e facciamo chiarezza
Noto adesso l'affermazione sul pioppino.....che, oltre ad essere coltivato, esiste spontaneamente in natura. Ho dei pioppi a terra e quando vengono su, sono tanti .....proprio tanti!
Roberto71ge ha scritto:si e citato il clytobe nebularis volgarmente chiamato nebbione o nella mia regione peven ...... dicendo che contiene tossine termolabili ..... vero, ma non è sufficiente, le tossine termolabili di cui si è a conoscenza da decenni infatti, una volta quando veniva consumato regolarmente veniva fatto previa bollitura per eliminare le tossine in oggetto, purtroppo e dico purtroppo perche era un fungo molto apprezzato nel genovesato, invece piu recentemente e stato accertato che oltre alle tossine termolabili sono presenti altre tossine a cui e stato il nome di nebulina che non sono termolabili e per cui la bollitura non serve a nulla detta tossina va in accumulo nel fisico e puo dare problemi in tempi successivi con successive consumazioni, fungo da non consumarsi. personalmente piu volte non riuscivo a spiegarmi del forte mal di testa dopo raccolte cospicue di detto fungo, basta solo l'odore per dare questo effetto.
...tali tossine si accumulano nel fegato. Circa quarant'anni fa, furono presi in esame molti anziani residenti a Preggio (PG), che presentavano una colorazione della pelle decisamente gialla (tipo ittero), dopo varie ricerche venne fuori che erano grandi mangiatori del Clitocybe Nebularis, la causa della pigmentazione cutanea era proprio il suddetto fungo