Ciao Raoul e ti ringrazio per l'interessamento.innanzitutto mi piacerebbe sapere che differenze di trattamento termico c'è tra un substrato per cardoncelli,o pioppini,o pleurotus, o prataioli,(ne stavi parlando nel post che riguardava le "mini cooperative")e ad esempio la differenza del trattamento se dobbiamo fare ballette da 4 kg o da 25 kg,parlando sempre di pastorizzazione e non di sterilizzazione.
Il mio concetto di pastorizzazione è quello di portare un substrato,indipendentemente dal tipo di fungo che dovra ospitare,ad una temperatura tale che parte dei batteri,chiamiamoli cattivi,vengono eliminati,ma lasciando il substrato non completamente sterile,con una parte di batteri (penso siano termofili)presenti per avviare un processo di trasformazione delle sostanze azotate rendendole assimilabili dai nostri ospiti.quundi riscaldare il substrato a c.a 70° per un tempo definito,dopo tale processo,ospitare le nostre ballette in un ambiente a temperatura di c.a 23-25° per far "avviare"il processo di trasformazione da parte dei batteri termofili,dopo di che saranno pronte per essere inoculate.
la necessita di vapore deriva dal fatto di mantenere il substrato ad un certo tenore di umidita,quindi basta che il tunnel riesca a garantire la temp di pastorizzazione,anche senza l'ausilio di vapore,penso vada bene anche acqua calda nebulizzata.se cosi fosse,oltre a tentare di alzare la temperatura dell'acqua nello scaldino da 80° a 90-100°,con il sistema precedentemente descritto,il tutto potrebbe funzionare,perche la temperatura del tunnel sarà garantita dall'acqua nebulizzata,cosi come l'umidita,il tutto unifirmato da una ventola ri ricircolo.
Riguardo la formulazione chimica del composto,ph,tenore d'azoto,formulazione,saranno calibrate in fase di compostaggio in base alle esigenze del carpoforo che dovremo trattare.il tenore di ammoniaca invece sara ridotto in fase di pastorizzazione aumentando o diminuendo i tempi di processo.
qualcosa in chimica la so(avendo due acquari...non vasche di pesci,ma ACQUARI
)anche se non sono un esperto...ho ottima manualita e propensione all'autocostruzione...lavoro in una azienda di mio zio che si occupa di lattonerie e quindi ho le attrezzature necessarie..e sono un tecnico elettronico e quindi non mi preoccupa la parte di gestione e controllo di tale struttura..
Raoul,le mie sono considerazioni fatte da "inesperto"...prendile come domande e illuminami...se ci riusciamo possiamo realizzare una struttura "unica"per diversi tipi di substrato!
ringrazio a tutti coloro saranno in grado di dare info utili!