Ciao a tutti ho provato a fare questo formaggio a pasta filata ovino tipico siciliano. E’ un formaggio DOP consorziato e per questo ho modificato il nome.
Ho cercato di seguire il più possibile quanto previsto nel disciplinare.
Sono partito da 4 litri di latte ovino, ho riscaldato a 38° ed ho aggiunto 2,5 gr di caglio in pasta di agnello (sciolto in 12.5 ml di acqua di bottiglia a 35°) datomi dal pastore dove compro il latte. Non è ammesso l’utilizzo di qualsiasi tipo di fermento.
Dopo già 35 minuti la cagliata è bella soda.
Nel frattempo in un pentolino ho riscaldato acqua di bottiglia a 55°.
A questo punto, con la frusta ed aggiungendo con un mestolo un po’ di acqua a 55° ho rotto la cagliata fino alla grandezza di un chicco di riso.
Dopo 5 minuti. i pezzettini della cagliata sono tutti coesi fra di loro e sono depositati sul fondo della pentola.
A questo punto prelevo la cagliata e la metto in fuscella a sgrondare a temperatura ambiente senza esercitare alcuna pressione sulla stessa.
La lascio così a temperatura ambiente (circa 20 gradi) a maturare naturalmente.
Dopo 33 ore (e un po’ esausto di questa eterna attesa)
, misuro il ph che è 5,3 e quindi decido di lavorarla. (Il disciplinare parla di ph compreso fra 4.7 e 5.5 e temperatura di acqua di filatura fra 80-90 gradi).
Taglio la cagliata a listarelle sottili e in un recipiente verso acqua a 88° ed inizio ad amalgamare e a filare.
Qui ho riscontrato dei problemi di filatura in quanto la pasta filava ma era parecchio “grumosa e secca”, era liscia ma non in modo uniforme. Infatti secondo me a causa di questo mi è venuta la superficie ruvida e non uniforme e liscia come dovrebbe essere.
Bho forse dovevo aspettare di più e far abbassare ancora il ph.
A questo punto faccio un nastro di pasta, faccio tipo una mozzarella e la adagio in un piatto di vetro premendola per fargli prendere la classica forma a disco/focaccia che deve avere. La pasta essendo molto spurgata rassoda subito (20 minuti) e a questo punto faccio la salamoia in acqua satura di sale per 40 minuti.
Asciugo la forma la metto in frigo e dopo 6 ore la pappo.
La superficie è senza crosta, l’unico neo è quelle vaiolature che potete vedere, ha un aroma caratteristico del latte fresco di pecora, molto gradevole e dolce con dei piccoli sentori acidi.
Non presenta occhiature ed è molto morbida. Sapore veramente buono.
Pesa 450 gr (forse un po’ poca come resa) ed ho cerceto anche di rispettare le dimensioni dell’originale, diametro 16 cm scalzo 3 cm.
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