sorbada81 ha scritto:
Ciao a tutti sono nuovo nel forum anche se vi leggo con interesse da un bel po',sono di Cagliari e mi sto in particolar modo appassionando alla lavorazione a uso familiare del latte ovino,grazie anche a voi che con passione e esperienza scrivete passo passo le vostre lavorazioni
voglio farvi in particolar modo i complimenti per la struttura del forum e per i consigli che a tutti date...siete grandi
se non vi annoio vorrei scrivervi la mia lavorazione in modo da essere corretto e magari da ricevere qualche consiglio
parto con 25 lt di latte di pecora appena munto (non pastorizzo con questa lavoarazione ottengo due forme da 2kg caduna), lo filtro e inserisco 10 ml di caglio liquido (acquistato in farmacia con titolo 1:10000) quando il latte ha raggiunto i 38° gradi, mescolo bene per qualche minuto e poi metto il coperchio e copro la pentola con una coperta, dopo 15 minuti controllo lo stato della cagliata (con un dito buco la stessa,se il dito viene fuori pulito per me e' pronta) taglio a croce e poi a quadri di 3 cm con un contello lungo,ricopro e aspetto 10 minuto prima di rompere la cagliata a mais con le mani,poi una volta che si deposita sul fondo aiuto l'amalgamento piano piano con le mani e metto un po' alla volta in fuscella distribuendola e pizziccandola (ma non troppo per evitare che si asciughi troppo) poi con varie pressature manuali effettuo o primi rivoltamenti ogni 10-15 minuti per 5-6 volte,tolta la ricotta porto il siero a una temperatura di 55°-60° e immergo le fuscelle per 5 minuti,poi altri rivoltamenti con pause piu' lunghe fino a far riposare il formaggio dentro la sua fuscella per 24 ore dalla sua lavorazione per poi passare alla sua salatura in salamoia al 20% (temperatura ambiente 15°) per 24 ore...ora dopo avervi fatto addormentare e annoiato con la mia lavorazione mi piacerebbe chiedervi se secondo voi ci sarebbe da fare qualche accorgimento o se ho sbagliato qualcosa
per il momento ho fatto 5 di queste lavorazioni...ora vorrei domandare al grande tsuna o qualche altro casaro amatoriale
se evitando di fare il taglio a croce e relativi tagli a quadri della cagliata con la sua relativa pausa per lo spurgamento del siero dovessi tagliare direttamente a mais cosa cambierebbe a livello di resa? avrei piu' formaggio o piu' ricotta?
in attesa di una risposta approffitto per salutare tutti i casari sardi
siete forti
Ciao Sorbada, benvenuto nella comunità di appassionati del mondo lattiero caseario.
Per quanto riguarda la tua lavorazione, diciamo che nell'insieme non avrei modificato grandi cose.
Forse rivedrei solamente poche cosette.
1 effettuando un taglio finale a mais, eviterei di fare il primo taglio a croce, ma farei solamente il taglio a cubi 2x2 e lascerei rassodare 20 minuti.
Effettuerei il secondo taglio, (NON CON LE MANI) ma con una lira in modo da fare un taglio delicato ed evitare di strappare la cagliata con rischio di un eccessiva perdita di grassi, invece di tagliarla delicatamente come deve esser fatto, se non hai una lira a disposizione puoi utilizzare una semplice frusta da cucina, se ne trovano a pochi € di grandi dimensioni in negozi che vendono prodotti per la ristorazione..
Quello di lasciare il formaggio sotto scotta non fa parte delle nostre tradizioni Sarde, ma ben vengano anche quelle delle altre regioni, il fatto che lo lasci solamente 5 minuti non servirà a tanto.
Potresti effettuare la pressatura nella scotta calda, lasciandola più tempo a mollo, oppure utilizzare il metodo che abbiamo utilizzato sempre in sardegna quello del disco in legno con un peso sopra, girandolo spesso e inserendolo in salamoia il giorno dopo la lavorazione.
Se volessi iniziare ad utilizzare un qualcosa di evoluto puoi costruirti una camera calda..
Il fatto che tu tagli a croce o no, non attribuirà una maggior o una peggior resa, ma la resa è dovuta come prima cosa alla qualità del latte, in certi mesi dell'anno il latte è più grasso è la resa è differente.
Poi ci sono altri fattori, quelli del taglio della cagliata, se tiri troppo la cagliata avrai una minor resa..
Ti faccio un esempio, se fai un taglio a riso, la resa sarà inferiore rispetto a un taglio a nocciola, perchè è ovvio che con un taglio più grosso avrai una maggior umidità all' interno della cagliata..di conseguenza anche il peso sarà più elevato..
Spero di essermi fatto capire..
Intanto ti consiglio di utilizzare una lira o una frusta, facendo la massima attenzione nella cura del taglio, anche spappolare la cagliata con perdita di grassi ti porterà ad avere una minor resa nel formaggio, ed avere una maggior resa e qualità nella ricotta..sta a te decidere