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Pasta gessata indesiderata
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Messaggio |
Mattleyy
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 25/11/2010, 18:05 Messaggi: 792
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Quindi i sapori autoctoni della zona non li danno i pascoli e quello che le bestie trovano nelle varie zone di pianura e montagne.. Quindi il sapore del latte non è dovuto a questo.. Ma quante idiozzie sto sentendo..
Se fosse come dici tu, tutti i latti sarebbero uguali, di conseguenza tutti i formaggi avrebbero lo stesso sapore.. Una bestia che pascola nel supramonte di orgosolo e nel territorio del dorgalese e ogliastrino ha un sapore uguale a una bestia che pascola nel basso campidano.. Il timo selvatico che si trova nelle campagne di sarule è come trovare la veccia o l avena delle campagne galluresi.. Lepecore di razza sarda che ci sono in romania, danno un prodotto uguale al pecorino che trovi in sardegna.. Ma senza andare in romania, i pastori sardi che ci sono in toscana ottengono un formaggio uguale al nostro?? Le pecore sono di razza sarda, la mano è di un sardo,mi spieghi perche il formaggio è diverso??
Ma ti rendi conto di quello che dici??
Ti comunico che anche dalla mammella il latte puo avere carica batterica causato da zoppie, mastiti ecc...
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04/05/2013, 8:33 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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ma tando no intelegas abberu e...ti sto dicendo che a seconda del tipo di erba che mangia una bestia a seconda dell'alimentazione il latte avrà un certo sapore e anche un certo odore...l'erba darà diversi aromi al latte...l'insilato ne da altri...l'erba secca altri ancora..le ghiande un altro...se la pecora mangia erba seminata il latte avra un gusto...se mangia fronde di mirto ne ha un altro...idem per l'alimentazione con i concentrati. poi subentrano anche i batteri...i batteri sono ubiquitari ossia si trovano dovunque anche nell'aria..negli utensili ..dappertutto...anche loro essendo tipici di quel determinato luogo influenzano il gusto e il sapore di un prodotto....però la contaminazione batterica( ripeto sia positiva che negativa) avviene per la stragrande maggioranza durante e dopo la mungitura( ripeto con animali sani) e tutte le fasi che seguono.
se non leggi i messaggi che scrivo è inutile anche continuare a parlarne...io sto dicendo proprio quello che l'erba e l alimentazione influenzano il gusto del latte ed è per questo che il formaggio viene diverso nelle diverse zone... tu invece confondi fermenti (che sono batteri) con gusti e aromi ( che in parte dipendono dai fermenti e in parte anche da cosa mangia la bestia). poi si lezzes bene...ho detto che in una bestia sana il latte è quasi sterile..."""Ti comunico che anche dalla mammella il latte puo avere carica batterica causato da zoppie, mastiti ecc...""" in una bestia malata....come quella da te descritta..non ba bisonzu e mi lu narre tue...che il latte è contaminato...
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04/05/2013, 9:06 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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immagina .di mungere 2 pecore in condizioni di totale igiene( anzi proprio in maniera di totale asetticità). una pecora è alimentata in stalla..con foraggi seminati e concentrati...l altra è una pecora che vive nel gennargentu..mangia quello che trova..qualche filo d erba..rovi..un pò di timo...legnetti...cisto...leccio..! (entrambe le pecore considerate devono essere sanissime) Probabilmente la carica microbica dei due latti( sia positiva che negativa) sarà simile..(bassissima)..però il gusto del latte sarà molto diverso..perchè l'alimentazione è estremamente differente...però in questo modo abbiamo eliminato la variabilità dovuta ai microrganismi presenti nell'ambiente...perchè si è munto in asettico..
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04/05/2013, 9:19 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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immagina .di mungere 2 pecore in condizioni di totale igiene( anzi proprio in maniera di totale asetticità). una pecora è alimentata in stalla..con foraggi seminati e concentrati...l altra è una pecora che vive nel gennargentu..mangia quello che trova..qualche filo d erba..rovi..un pò di timo...legnetti...cisto...leccio..! (entrambe le pecore considerate devono essere sanissime) Probabilmente la carica microbica dei due latti( sia positiva che negativa) sarà simile..(bassissima)..però il gusto del latte sarà molto diverso..perchè l'alimentazione è estremamente differente...però in questo modo abbiamo eliminato la variabilità dovuta ai microrganismi presenti nell'ambiente...perchè si è munto in asettico..
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04/05/2013, 9:19 |
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Mattleyy
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 25/11/2010, 18:05 Messaggi: 792
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Sesmus nande sa matessi cosa, ses tue chi non resessisi a ti lu berrinare in conca!!! Chin custu serro, chi facat sas provasa e poi amusu a ischiri itte fiti!!! A nosa biere sanos!!
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04/05/2013, 12:28 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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a sa matessi cosa semus nande..non pariada..cmq ammos a bier si su joddu li cambia su casu..chissai siat cussu..
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04/05/2013, 12:48 |
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Usciareu
Iscritto il: 30/04/2013, 11:37 Messaggi: 86 Località: Provincia di Sassari
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cessu chi ch'intendo sas boghes dae chentina... sa chintorza mi nde ogo mi!!! a mie parede chi sezziz nende sa mattessi cosa ma non bos compredides a pare. Ieri sera "un'altro" spacciatore mi porta 40lt di latte appena munto, 30°. Colo il latte, metto 2 litri da parte per la ricotta e scaldo a 40°, aggiungo 750gr di yogurt e aspetto mezzora, abbasso la temperatura fino a 36,5° e aggiungo il caglio: presa 10 minuti, indurimento 20... ma dura, bellissima da frantumare con le mani. La ricotta mi è venuta meno grassa delle altre volte e se il grasso è rimasto tutto al formaggio ne sono felice.... vi aggiornerò quando lo assaggio sul risultato
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05/05/2013, 9:27 |
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baroreddu
Iscritto il: 06/02/2012, 17:30 Messaggi: 772 Località: provincia di sassari
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vedi usciareu,un'alta cosa da imparare:la cagliata non va "FRANTUMATA",non stai lavorando della ghiaia,ma piuttosto tagliala in due volte una prima con coltello a cubi grossi e una con qualche attrezzo che puoi farti anche in legno.Vedrai che il grasso non andrà a finire nella ricotta ma resterà nel formaggio
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05/05/2013, 12:45 |
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Mattleyy
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 25/11/2010, 18:05 Messaggi: 792
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Comprati una frusta da cucina quelle grandi per sbattere le uova, e esegui il taglio delicatamente, la cagliata la devi tagliare non strappare.. No uses su brazzu, chi s'unu formas de milli chimbichentos annos a palasa!!!
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05/05/2013, 13:41 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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si usciareu prova a seguire il consiglio di baroreddu..prova prima a tagliare a cubi..con una lama( un coltello lungo con punta arrotondate se riesci a trovarlo..per nn raschiare il fondo della caldaietta)..attendi qualche minuto e poi devi riuscire a fabricarti uno strumento per tagliare, basta un ramo ..anche di olivastro ben pulito della scorza..accorci i rami..( ora nn è tempo di tagliare la legna perche si punghe subitu..però se la tagli ad agosto poi ti dura una vita).altrimenti guarda che anche nel forum ce qualche post in cui si parla di attrezzi adatti a tagliare..qualcuno è anche facile da autocostruire....tagliando con le mani anche se stai attento ce sempre una grossa perdita di grasso e caseine..perchè praticamente stai "spappolando"..non "tagliando"...lo so che è una pratica antica...si riduce la cagliata quasi a polvere...e se nn la riduci piccola..avrai sempre una grossa disomogeneità dei grani di cagliata..che può dare problemi durante la semicottura. Cmq si con lo yogurt la cagliata migliora...perchè stai aggiungendo fermenti "buoni" che competono con i "cattivi" determinando un buon andamento della fermentazione..
e scusate ma con mettley abbiamo avuto una discussione tipica dei sardi..malos a intendere...ma dai sn discussioni costruttive penso..m ada a iscusare..
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05/05/2013, 13:48 |
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